《Taehyung sei riuscito a convincere Jungkook?》
Jimin si avvicinò a Taehyung in modo veloce e nervoso, il che fece ridere l'altro.
《Forse sono riuscito a convincerlo ma lascia comunque fare a me. Tu pensa alla festa, e Jimin anche se riuscissi a convincerlo non esagerare, okay? Cerchiamo di non sopraffarlo troppo.》
Sospirò Taehyung sentendosi quasi in colpa a preparare una festa all'insaputa di Jungkook, il piccolo non aveva voglia di festeggiare figuriamoci di essere contornato da persone, festoni e cibo a sorpresa.
Jimin comunque alzò gli occhi al cielo e sbuffò.《Non dirmi cosa devo fare, è il mio migliore amico, so cosa è meglio per lui. Tu sei arrivato solo un mese fa.》
Tuttavia Jimin aveva ragione, lui era entrato nella vita di Jungkook da poco meno di un mese e di certo non poteva dire di conoscerlo alla perfezione. Però Taehyung aveva anche imparato che dovevano star attenti a lasciar fare le cose a Jimin perché a volte, troppo preso dalla perfezione, strafaceva su tutto e di certo non voleva che si allargasse troppo.
《Lo so Jimin, ma ti ricordo che tu sei un vero e proprio perfezionista. Un po' troppo in realtà, voglio solo che Jungkook non si spaventi. Dobbiamo far in modo che si possa fidare così che veda che non è nulla di troppo strano festeggiare il giorno preferito della madre, non che anniversario della sua morte..》
Mugulò e si lasciò cadere a sedere sulla sedia sconsolato dalle sue stesse parole, Jimin lo seguì a ruota e sospirò.
《Suona malissimo detta così..》
Sussurrò Jimin e Taehyung scrollò le spalle consapevole.
《Già..》
《Hey che succede?》
I due ragazzi sussultarono e rimbalzarono in piedi spaventati, Jungkook si fermò di scatto e rimase perplesso dal loro comportamento.
《Ma che vi prende? È da stamattina che mi evitate e ora sembra che abbiate visto un fantasma.》
Il più piccolo incrociò le braccia al petto e guardò i due Hyung con un sopracciglio alzato.
《E ho anche paura di sapere perché siete entrambi a casa mia senza avermi avvisato. Non approfittate del fatto che ho fatto una copia delle chiavi a Jimin per entrare come vi pare e piace, è pur sempre casa mia!》
Sbuffò Jungkook quando i due ancora non avevano accennato a rispondere.
《M-Ma Namjoon Hyung ci aveva detto che eri uscito..》
Fu Jimin a parlare per primo ignorando tutte le altre cose che aveva detto Jungkook e in cambio ricevette un'occhiataccia dal piccolo.
《Uscito? A fare cosa? E da quando avrei altri amici al di fuori di voi?》
Alzò un sopracciglio e scosse il capo, dopodiché si avvicinò al frigo. Tanto aveva capito già tutto.
《No, solo che..》
Jimin non sapeva come continuare così chiese aiuto con lo sguardo a Taehyung che nel frattempo era rimasto in silenzio ad osservare Jungkook e la sua bellezza. Quella cazzo di t-shirt lasciava intravedere ogni stra ben di dio, dannazione. Taehyung doveva concentrarsi ma con Jungkook vestito in quel modo tutto ciò che riusciva a fare era sbavare.
《Emh.. pensavamo che eri andato al negozio o da qualche parte. E comunque non ti stiamo evitando è solo che ..》
Il piccolo iniziò a ridere e si appoggiò al bancone mentre si portava alle labbra il bicchiere di coca-cola che si era versato dopo aver preso la bottiglia dal frigo.
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Bello da far male//Vkook. {Completata}
Fanfiction▪︎Storia a tematica gay, qualsiasi fatto o detto risalente a persone o gruppi reali sono frutto di fantasia adolescenziale. ●ATTENZIONE: Saranno presenti possibili scene di sesso e violenza, e un linguaggio scurrile.● _《Don't...