Twenty-eight

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Dopo alcuni minuti sento la porta dell'entrata aprirsi e poi chiudersi, così esco dal bagno, notando che Taehyung se n'è andato. Sospiro e vado in cucina, trovando la tavola sparecchiata e le ciotole lavate...

Preso dalla noia vado a prendere il mio cellulare e inserisco le cuffiette, mettendo play ad una canzone a caso. Vedo la chat su messenger di Hyung Love aperta, quando io pensavo di averla chiusa. Faccio per chiudere ma per sbaglio clicco sulla sua foto, aprendo la chat. Leggo gli ultimi due messaggi sentendomi il mondo crollare addosso...non lui, tra tutte le persone perché proprio lui deve ritornare? Mi siedo sul divano, accoccolandomici mentre le parole e la melodia di Nothing Like Us, Justin Bieber, mi fa rilassare.

Varie lacrime iniziano ad entrare in scena, facendomi sentire ancora più male. I miei singhiozzi fanno eco per tutto il soggiorno, sentendoli pure con la musica a tutto volume...dopo un po' controllo l'ora, notando che sono ormai lei due e mezza del mattino...quando sei in un mondo tutto tuo il tempo vola senza rendertene conto...

Tolgo le cuffiette e sobbalzo quando sento una porta sbattere dall'appartamento di Taehyung. Poco dopo sento dei strani lamenti, così, invece di sopportare un'altra nottata dove i gemiti e le urla di lui e del suo cliente mi disturbano, rimetto le cuffiette fissando perso il muro che divide il mio appartamento da quello suo. 

Mi domando perché si ostina tanto ad avere me se di certo uomini che gli danno il sì facile non gli mancano... perché deve rovinare tutto...perché l'ho lasciato entrare nella mia vita? 

Sbuffo, ultimamente ho più domande che affermazioni, e questo non è di certo un buon segno, non voglio ridurmi uno schifo per colpa di una persona insignificante. Senza curarmi dell'ora chiamo l'unica persona che in passato è riuscito a rispondermi a molte domande della quale io stesso non riuscivo a trovare una risposta da solo.

Vado in rubrica, tolgo le cuffie e clicco "chiama" iniziando a sentire gli squilli, mentre il rumore da casa di Kim non cessa, facendomi innervosire.

-Pronto?- sentire la sua voce dopo molto tempo, mi riempie il cuore di calore.

-Salve dottor Kim Seok-Jin, sono Jeon Jungkook- dico timidamente.

-Jungkook, da quanto tempo!- dice felice nel sentirmi.

-Molto- dico.

-A cosa devo questa chiamata, e soprattutto a quest'ora? No che la cosa mi dispiaccia- dice ridacchiando.

-Ho solamente bis...-

Mi interrompo quando i rumore da casa di Taehyung aumentano. Mi alzo infastidito e tiro tre o quattro pungi al muro, facendogli capire che la deve smettere.

-Cos'è tutto questo rumore?.- domanda il dottor Kim.

-Ho solo un vicino con una vita sessuale molto attiva- dico scocciato.

-Anche tu hai una vita sessuale attiva?-

-Magari...comunque non la ho chiamata per questo.-

-Dammi del tu e io sarò a tua disposizione Jungkook- lo sento ridacchiare.

-D'accordo...avrei bisogno di parlare con te come ai vecchi tempi- dico timidamente.

-Vieni da me, sai già dove abito, ti aspetto.-

Non mi da il tempo di rispondere che mi chiude il telefono. Prendo il mazzo di chiavi da sopra il tavolo ed esco dal mio appartamento, chiudendo a chiave la porta.

«Smettila di fare tutto questo rumore cazzo!» 

Mi blocco sentendo la voce di Taehyung che parla con qualcuno, mentre quest'ultimo esce dalla sua porta barcollando.

«Ho solamente voglia di divertirmi...» si giustifica l'altro.

Tolgo la chiave dalla serratura e i due si girano dalla mia parte, facendomi sentire ancora più a disagio.

«Magari con lui!» sento dire l'uomo evidentemente ubriaco mentre si avvicina a me con un sorriso malizioso.

Volto il viso per fissare la scena.

«Guai a te se lo tocchi!» dice Taehyung bloccandolo dal polso.

Il suo tono è così freddo e serio che mi mette terrore.

«Se vuoi possiamo fare una cosa a tre, non ho problemi» insiste fissandomi.

«Sparisci!» gli urla ancora più arrabbiato di prima.

Vedo che sta per aprire bocca.

«Se ci tieni a tornare a casa senza qualche osso rotto vattene, altrimenti non risponderò delle mie azioni!» dice minacciandolo.

Perché mi difende così? Non siamo neanche amici !

«I-Io devo a-andare» dico balbettando.

Corro giù per le scale ed esco dall'edificio, iniziando a camminare verso la casa del dottor Kim. A quest'ora le strade sono solo illuminate dai lampioni, poche macchine passano, e quasi deserto potrei dire...arrivato di fronte alla casa di Kim Seok-Jin mi fermo e dopo un po' suono il campanello, facendo un lungo sospiro.

«Chi è?» sento dire dal citofono.

«Sono Jeon Jungkook.»

Sento il portone aprirsi, così entro e lo richiudo, arrivando di fronte alla sua porta d'entrata, dove mi apre con un sorriso accogliente.

«Prego entra.»

Entro e un profumo di biscotti appena sfornati si impossessa delle mie narici.

«Ho appena fatto dei biscotti, ne vuoi uno?» domanda sorridendomi.

«D'accordo grazie» dico ricambiando il sorriso

«Accomodati pure sul divano.»

 Annuisco e mi siedo sul divano, iniziando a guardarmi intorno. Rispetto all'ultima volta che sono venuto qui non è cambiato molto, magari solo le pareti che da bianche ora sono color argento e i mobili spostati di posizione.

Poco dopo lo vedo arrivare con in mano un vassoio pieno di biscotti al cioccolato, e lo posa sul tavolino di fronte a me, mentre lui si siede sulla poltrona davanti a me.

«Allora Jungkook, dimmi pure» dice incrociando le gambe e le braccia, portandosi quest'ultime al petto, mentre mi fissa.

«Ultimamente ho così tante domande alla quale non so rispondermi, noto il mio carattere suscettibile, molto sulla difensiva. Tratto male le persone che mi circondano senza ragione...ci sono stati giorni in cui non dormivo, giorni in cui non mangiavo...» dico per poi abbassare la testa.

«Stai prendendo qualche farmaco?»

«No! Non li prendo da quando ci siamo visti l'ultima volta, due anni fa.»

«Forse dovresti ricominciare, magari con una dose più piccola.»

«Non voglio! Quei tranquillanti non mi fanno dormire, ed io ho bisogno di dormire! Se non fosse stato per Taehyung non avrei dormito ieri mattina» ammetto sulla difensiva.

«Taehyung? Chi è? Un nuovo amico?»

Di colpo le mie guance assumono un colorito sul rosso, senza una spiegazione logica.

«E' il mio vicino dalla vita sessuale molto attiva.»

«Quindi ieri mattina ti sei divertito con lui?» dice sorridendo.

«No! Mai e poi mai! E' solo che un cane è entrato nel mio appartamento dandomi un morso sul fianco» dico alzando la maglietta per fargli vedere il grande cerotto «e lui, essendo che ha lavorato in ospedale, mi ha curato la ferita, rimanendo al mio fianco finché non mi addormentavo.»

«Ti va di parlarne?» domanda.

«Di cosa?» dico confuso.

«Di questo Taehyung.»

«Non c'è nulla da dire» mi affretto a dire.

«I tuoi occhi e il tuo viso dicono molto di più, sono curioso di sapere come mai questa persona ti rende così imbarazzato» dice sorridendomi divertito.





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