Still you||Vkook||

thirty-six

PROV'S JUNGKOOK
Sento un rumore fastidioso farsi eco nella mia testa, facendomi innervosire. Apro gli occhi abituandomi ai raggi di sole che illuminano la stanza. Appena mi sono abituato mi giro alla mia sinistra, vedendo Taehyung seduto su una sedia con la testa appoggiata tra le sue braccia situate sul letto, mentre dorme come un angelo.
Mi guardo intorno per capire dove sono. Realizzo solo ora dell'accaduto, del dolore allucinante che ho provato...mi sento stringere la mano, cosi abbasso lo sguardo su di essa notando che è abbracciata da quella di Taehyung.

«Jungkook!»
Appena mi sento chiamare distolgo lo sguardo dal volto angelico di Taehyung e vedo Jimin avvicinarsi a me con un bicchiere che dall'ondata di profumo capisco che è caffè.

«Parla piano, sta ancora dormendo» sussurro controllando che il ragazzo seduto accanto a me non si sia svegliato per il volume troppo alto di Jimin.
Annuisce e si mette dietro Taehyung.

«Come stai? Ci hai fatto prendere un gran bel colpo» ammette triste.

«Sto bene, ammetto che il dolore si sente ancora, ma è meno rispetto a prima» confesso.

«Ti ricordi qualcosa?»

«È un ricordo sfuocato...sono tornato a casa e c'eravate voi due e Namjoon, poi il dolore ha iniziato ad essere troppo insopportabile, dopodiché non ricordo molto.»

«Taehyung continuava a darsi la colpa» confessa.
D'istinto fisso il ragazzo nominato.

«Perché dovrebbe?»

«Continuava a dire che non ti ha disinfettato bene la ferita e che era colpa sua se ti era successo tutto questo, i medici gli hanno detto che invece ha fatto un buon lavoro ma lui è cocciuto...»
Sorrido ampiamente.

«Madonna se è cocciuto...» ammetto ridacchiando.
Vedo che si lamenta, per poi muoversi e alzare il volto. Non smetto di fissarlo sorridendo, mentre piano piano apre gli occhi, sobbalzando quando i suoi occhi incontrano i miei.

«Jungkook!» dice sorpreso con la voce impastata dal sonno.

«Menomale che dovevi stare sveglio tutta la notte» lo prende in giro Jimin.
Taehyung si gira lanciandogli uno sguardo infuocato, tornando poi a fissare me.

«Come stai?» domanda accarezzandomi la mano.

«Sto bene, e smettila di incolparti!» sbotto alzando un sopracciglio serio.
Lancia un'altra occhiataccia a Jimin.

«Jimin, giuro che ti spacco le gambe!» dice arrabbiato.

«Mi servono!»

Ridacchio. Appena mi sente ridere Taehyung volta lo sguardo su di me e mi sorride.

«Avevo paura di non sentirti più ridere» ammette serio.
Perdo un battito.

«Non morirò, devo prima vincere la nostra scommessa» ammetto.

«Quella si può anche fottere, non provarci nemmeno, capito!» dice serio.
Annuisco divertito.

«Abbiamo una domanda da farti» dice Jimin.

«Dimmi.»

«Dove sei stato tutta la nottata? Con le analisi del sangue hanno scoperto che hai preso un antidolorifico, chi te lo ha dato?» domanda serio Jimin.
Non voglio dirgli che sono stata da Jin, altrimenti lo farei preoccupare di più.

«Un amico» dico vago.
Taehyung mi guarda arrabbiato.

«Quale amico!» sbotta.
E per caso geloso?