thirty-eight

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Si stacca dalle mie labbra, leccandosi il suo labbro inferiore mentre non distoglie lo sguardo dai miei occhi.

«Quindi non hai fatto sesso con questo tizio vero?» dice dolcemente.

Non capirò mai i suoi sbalzi d'umore, è peggio di una donna in meno pausa!

«No, e anche se lo avessi fatto di certo non lo direi a te!»

«Tanto lo verrei a scoprire lo stesso» sbotta sorridendo soddisfatto.

«Ah si? E come? Sentiamo...»

«Riconosco quando questi non sono fatti da me» dice mentre passa la sua mano fredda su una parte del mio collo.

Solo ora realizzo del succhiotto che mi aveva fatto.

«Non mi importa, questi non significano niente!» sbotto.

«E invece significano molto...questo è il mio marchio, sei condannato a me Jungkook, finché morte non ci separi. Hai giocato col diavolo, vendendomi il tuo corpo e la tua anima» dice sorridendomi dolcemente.

«Tzé, io non ti ho dato proprio nulla, e mai te la darò!» dico.

«Sono stufo di questi discorsi da coppia novellina, adios» dice Jimin poco prima di uscire, salutandoci con un gesto di mano.

Grazie Jimin!

«La convinzione fotte mio caro...»

«Appunto!» dico.

Inizia ad accarezzarmi una guancia, facendomi sentire al settimo cielo.

«Jungkook io...»

Viene interrotto dalla persona che vedo ferma nello stipite della porta a braccia conserte ed un sorriso complice. Spalanco gli occhi e sobbalzo.

Taehyung si accorge che mi sono leggermente irrigidito e volta lo sguardo verso le sue spalle.

«E questo chi è?» domanda irritato.

«Ciao, io sono Jin, tu dovresti essere Taehyung vero? Piacere» dice avvicinandosi a lui per stringergli la mano.

Inizio ad avere paura. Taehyung si volta velocemente verso di me, uccidendomi con il suo sguardo pieno di rabbia.

Appena Jin vede che non gli stringe la mano la ritrae fissandomi infine.

«C-che ci fai qui?» domando terrorizzato.

Ho paura che Taehyung possa scoppiare e fare una cazzata da un momento all'altro. Dico io, Jimin dove cazzo è andato? Perché non c'è mai quando serve?

«Ho saputo che ti hanno portato qui dopo che sei uscito da casa mia, mi sono preoccupato.»

Noto Taehyung diventare ancora più arrabbiato, iniziando ad assumere un'espressione che mi mette terrore, dico sul serio, mi fa venire i brividi.

«Forse è meglio che vai, ti chiamerò più tardi» dico impaurito.

Taehyung mi lancia un altro sguardo arrabbiato. Dio, che cazzo devo fare?

«Non sei uno che parla molto vero?» domanda Jin a Taehyung.

Lui si volta verso di Jin con un sorriso a parer mio malefico.

«Preferisco i fatti che le parole, non so se intendi...» dice maliziosamente.

«Jungkook me l'ha detto, hai una vita sessuale molto attiva» risponde sorridendo.

Le mie guance assumono un colore rosso...che imbarazzo cazzo!

«E tu? C'è l'hai attiva?» chiede Taehyung.

«Diciamo di sì...» risponde ridacchiando.

«Con il mio Jungkook?» domanda alzando un sopracciglio, diventando di punto in bianco troppo serio.

 «Che cosa?» si gira verso di me.

Io lo guardo con un'espressione agitata, iniziando a ridere nervosamente.

«Non hai impegni?» domando a Jin, cambiando discorso.

«No, ho finito con l'altro cliente poco prima di venire qui.»

«Ah! Prima ti lamenti che non vuoi aggiungerti tra "i miei clienti", mentre ora scopro che ti aggiungi tra i clienti di questo?» mi domanda arrabbiato, alzando il tono.

«Smettila di trattarmi come un'oggetto da una botta e via. Quante cazzo di volte te lo devo dire Taehyung? Non lo capisci o non lo vuoi capire? Io non farò mai sesso con te, perché so che mi abbandonerai il giorno dopo, dimenticandoti di me!» sbotto.

Una lacrima involuta bagna la mia guancia sinistra. Vedo entrare di corsa Jimin e Namjoon.

«Tu proprio non lo capisci che se continui a trattarmi così non farai altro che farmi sentire uno schifo! Ci sono momenti in cui penso che forse merito di soffrire, perché magari ho fatto qualcosa di sbagliato in passato. Però cazzo io non voglio deprimermi di nuovo, non voglio avere un altro momento della mia vita dove mi faccio del male psicologicamente da solo, voglio essere libero, un ragazzo normale... voglio solo essere felice, è chiedere troppo?» dico.

Abbasso la testa mentre le lacrime cadono a pioggia sulle lenzuola, bagnandole. 

«Non lo toccare!» sento dire da Taehyung.

Poi delle calde braccia mi circondano il corpo, facendomi sentire al sicuro. Appoggio la testa chiudendo gli occhi sul suo petto, iniziando a far uscire ancora più lacrime salate dai miei occhi. Il suo profumo è molto confortante, mi ricorda molto quello di mio padre, forse è per questo che mi sento bene quando lo annuso.

«Io ti voglio rendere felice Jungkook, so che hai avuto un passato da dimenticare, e io ti prometto che ti farò avere un futuro da ricordare, facendoti dimenticare tutte le brutte cose che ti sono successe in passato» ammette accarezzandomi le braccia.

Tiro su con il naso....aspettate! Sa del mio passato? Come? Quando? Perché?

Mi stacco bruscamente dal suo petto fissandolo mentre lui mi guarda confuso.

«Che cosa sai del mio passato?» 

Noto che si è come paralizzato. Mi volto verso Jimin e Namjoon che sono leggermente agitati.

«Gli avete seriamente detto quello che mi è successo? Siete pazzi cazzo? Vi ho sempre detto di non dirlo a nessuno!» gli urlo arrabbiato.

«Lui non è nessuno Jungkook, ti puoi fidare di lui» dice Jimin.

«Non dire cazzate Jimin! Io non mi potrò mai fidare di uno come lui!» sbotto arrabbiato.

Sento un singhiozzo, così volto lo sguardo verso Taehyung, vedendolo piangere. Poco dopo corre fuori dalla stanza, facendomi sentire uno schifo, di nuovo.

Still you||Vkook||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora