«Jungkook...» cerca di parlare Namjoon.
«Stai zitto, pensavo di potermi fidare di voi due, invece non è così» dico con malinconia.
«Non l'abbiamo fatto con cattiveria» si giustifica Jimin.
«Non avevate il diritto di dirgli un cazzo del mio passato ok? Sapete benissimo quanto sia stato brutto, e sapere che adesso anche Taehyung ne è a conoscenza...io...» sospiro rumorosamente.
«Junkook, ti da più fastidio che siano stati i ragazzi a dirglielo, oppure il fatto che Taehyung sappi qualcosa di te che non volevi che sapesse, per evitare che stesse male per te?» domanda Jin.
Lo fisso.«Non lo so, non volevo che lo sapesse punto!»
«È la prima volta che lo vedo piangere» ammette Namjoon.
Sento qualcosa frantumarsi dentro di me.
«Pensi davvero che lui non ha sentimenti? È un essere umano anche lui, sentirsi dire tutte quelle cattiverie con rabbia è stato troppo anche per noi»
Fisso la porta della stanza. Mi tolgo in velocità le calde lenzuola, venendo accolto dal freddo che mi procura dei brividi.«Che intenzioni hai?» domanda Jimin.
«Devo trovarlo e parlargli» dico mettendo i piedi fuori dal letto, rimanendo seduto sul bordo.
«Non sei nelle migliori condizioni» continua.
«Non me ne frega!»
Prendo coraggio e con una leggera spinta mi alzo, sorreggendomi con le mani sul materasso.
Appena il mio peso va sulle gambe il dolore alla ferita aumenta di poco, facendomi strizzare gli occhi.«Jungkook, dico sul serio è troppo rischioso, vuoi seriamente rischiare così tanto? Ti hanno già fatto una trasfusione di sangue ieri, ne vuoi fare un'altra?» dice Jimin.
Lo ignoro e cammino trascinando i piedi fino alla porta, seguito dal palo del flebo.«Dite agli infermieri che torno presto» dico poco prima di uscire, usando il carrellino come bastone d'appoggio mentre cammino.
Non è molto affollato, medici e infermieri che corrono da una stanza all'altra, persone che tossiscono rumorosamente, bambini che piangono...mi faccio spazio tra di loro e cerco con lo sguardo Taehyung. Appena volto lo sguardo fuori dall'edificio lo vedo appoggiato su un muretto vicino, mentre fuma una sigaretta con lo sguardo perso e triste.
Faccio un lungo sospiro e inizio a trascinarmi alla porta d'uscita scorrevole. Appena esco vedo che alza lo sguardo, incrociando il mio. Il freddo di fuori mi fa venire i brividi di freddo, portandomi a stringermi tra i miei vestiti caldi. Spalanca gli occhi e lancia la sigaretta lontano, affrettandosi a venire da me.«Che diamine ci fai alzato? Sei pazzo? Vuoi ammalarti di più?» sbotta, cercando di nascondere la preoccupazione.
Lo fisso senza dire niente. Si accorge che sto tremando, così in velocità si toglie il suo caldo giaccone e lo appoggia alle mie spalle, lasciando che il suo calore mi riscaldi.«Grazie» dico.
Mi fissa.
Passano minuti di puro imbarazzo, così decido di rompere il ghiaccio.«Scusa per prima, è solo che non volevo che lo sapessi» inizio il discorso.
«Tranquillo, se per farti felice ti devo stare lontano allora lo farò» ammette sorridendo forzatamente.
Lo guardo storto.«No!Non voglio che mi abbandoni» mi affretto a dire.
«Se non ti fidi di me come puoi starmi vicino? Odio ammetterlo ma quando mi dici farsi come quelle di prima io soffro, anch'io ho un cuore Jungkook, ed è quasi al limite, sento che tra poco si frantumerà in mille pezzi» ammette.
Mi sento male. Mi avvicino di più a lui.«Non volevo che lo scoprissi perché odio che le persone a cui tengo sappiano questo mio passato orribile, non voglio farli preoccupare.»
«Quindi tu ci tieni a me?» risponde sorridendo sinceramente.
«Sì» dico abbassando lo sguardo quando sento le guance andare a fuoco.
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Still you||Vkook||
Fanfiction[STORIA COMPLETA] [IN REVISIONE] «Ti voglio dentro di me... dentro il mio cuore.» SPIN OF: I CHOOSE YOU