"Hoseok,avevi piani per oggi? Perchè da adesso iniziano le lezioni." Rompe il silenzio Jimin. Siamo uno sul divano e uno seduto al tavolo. Lui è intento a scrivere sul suo taccuino,mentre io sono alle prese con me stesso e la mia testa. Comunque sia è domenica,ho l'intera giornata libera. Faccio di no con la testa,anche se non mi piace il modo in cui l'ha detto. Lo ha detto come se io non avessi scelta."Quando sei pronto andiamo"
"Io sono già pronto" Vado a prendere le chiavi della macchina.
"Tranquillo,non serve l'auto" Elaboro le sue parole e la curiosità si accende nuovamente.
"E come andiamo?" Le poso.
"Teletrasporto" Esordisce come se mi avesse detto l'ora.
La mia faccia diventa un incrocio fra lo strabiliato e non dovrei essere sorpreso. Mi sfugge una risata. Lui prende la giacca e si avvicina."Pronto?" Mette una mano sulla mia spalla e una sugli occhi.
"Perchè mi copri gli occhi?"
"Non fare domande e trattieni il respiro" Si limita a dire.
Al alquanto confuso faccio come vuole. Rimaniamo in quella posizione per 15 secondi e continuo a trattenere il respiro. All'improvviso inizio a sentire rumori strani:un uccellino che trilla,l'acqua che scorre e il frusciare delle foglie. Abbiamo cambiato location,non capisco perchè mi stia tenendo la mano sugli occhi. Mi scosto e lo guardo interrogativo. Lui sghignazza. Mi sta prendendo per i fondelli? Voglio mandarlo a quel paese,ma vengo distratto dall'ambiente circostante. Come potevo aspettarmi siamo in un bosco. Un altro mondo,completamente diverso dai boschi del mio paese Appena riprendo a respirare una miriade di odori mi riempiono le narici,fatico ad identificarli tutti.Annuso affondo e la fragranza della foresta mi accoglie. L'odore fresco dei Pini e degli abeti,accompagnati dall'odore più dolce del manto erboso.
"Siamo in Svizzera,la temperatura è calata in confronto a casa tua,ma non la senti perchè il tuo corpo si adatta all'ambiente. Però attento,ciò ha dei limiti" Si è allontanato per mettersi a sedere su un ceppo di legno.
"Bene,oggi cercherai di trasformarti spontaneamente. Quando sarai trasformato ci saranno due possibilita,o avrai il controllo o non lo avrai per niente. Ipotiziamo di trovarci nella seconda eventualità: lasciati andare e tranquillizzati,perchè uno non puoi uccidere nessuno,siamo lontani anni luce dal primo centro abitato. Ci siamo solo noi e il popolo della foresta". La parola "uccidere" mi colpisce come un mattone,la cosa non passa inosservata ai suoi occhi.
"Adesso spogliati, impara a farci l'abitudine,perchè ti vedrò molto spesso nudo,forse anche piú di tua mamma. Se ti stai chiedendo il perchè , guarda ciò che indossi e immaginati tre volte e mezzo piú grosso...ecco,non penso tu voglia far esplodere i tuoi vestiti" Il suo sguardo cambia,anche il modo di parlare. Pare uno di quegli insegnanti che parlano a raffica perchè presi dalla propria lezione. Comunque sia ho capito il perchè,ma non voglio denudarmi. In poche persone mi hanno visto nudo e tali devono rimanere. Cerco di controbattere,ma non faccio in tempo ad aprire bocca che interviene.
"No Hoseok,non mi giro,abituati" Se non fosse cosí serio penserei che fosse un maniaco. A malavoglia inizio a spogliarmi. Avverto la differenza di temperatura e rabbrividisco,ma passa dopo poco. Tolgo anche le mutande e con una mossa furtiva mi volto. Non si volta lui,lo farò io.
"Non voglio vedere le tue belle chiappette,ma la tua faccia" Esclama lamentandosi. Io avvampo. Spero solo che non noti il tatuaggio a forma di fiore sulla chiappa sinistra.
"Oh,bel fiorellino" Eh,per l'appunto.
"Fatti i cazzi tuoi,ok?" A quel punto mi arrendo e mi volto,coprendo i gioielli di famiglia. L'imbarazzo sale ai livelli storici,ma se devo scegliere,preferisco l'imbarazzo all' uccidere persone.

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INFECTION
FanfictionNella vita di tutti giorni, Hoseok compra un coltello per la sua adorata collezione, tutto bene finchè non si distrae per un secondo e si taglia accidentalmente. In quel momento il suo sangue viene infettato e contro ogni suo volere diventerà qualcu...