17- Spiegazioni

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Seguiamo il branco fino al rifugio. L'accampamento è composto da una dozzina di capanne, tirate su con legno e teli. Ad aspettarci ci sono altre persone, osservano me e nam con curiosità. Alcuni tengono degli abiti in mano e appena vedo uomini e ragazze nudi andargli incontro, capisco che sono il loro parenti, con i loro vestiti. Anche l'alfa e il Culligan tornano umani. Il primo diventa un ragazzo mulatto, bruno, con un fisico robusto, mentre il secondo è un uomo sulla quarantina, biondo e con una barba ispida. Ha l'occhio destro chiuso da una cicatrice che gli passa da parte a parte, la stessa identica cosa di quando era lupo. Si mette un paio di bermuda e incrocia le braccia. È poco piú basso dell'altro ragazzo, ma piú tozzo.

"Tornate umani, per favore" Ci invita il capobranco, che successivamente abbraccia una donna, immagino sia la compagna. Ci guardano e sorridono. Sinceramente mi vergogno a spogliarmi davanti a decine di occhi curiosi. Nam torna normale e si copre. Che coraggio. Mi guarda e lo raggiungo. Avvampo per l'imbarazzo, almeno io ho i vestiti, Nam no.

"Emh, avete qualcosa per lui" chiedo grattandomi la testa. Fulmino Nam con lo sguardo, se restava con gli altri tutto ciò non sarebbe successo, oltretutto ha qualche rimasuglio di quella poltiglia addosso. Spero non ci facciano domande a riguardo. Un ragazzino corre versi di noi e gli passa un paio di calzoncini, lui lo ringrazia e li indossa. Sono piccoli, ma se li farà bastare.

"Bene, io sono Dominic lui è Amir" L'omaccione barbuto ci porge la mano, entrambi la stringiamo.

"Io sono Hoseok, lui e Namjoon" Chiniamo il capo.

"Signori, stasera abbiamo dei forestieri -riferisce amir al branco- Vediamo di dargli un caldo saluto" Bambini sbucano dalle capanne curiosi, seguiti da membri più anziani. Non capisco chi sia umano o no, gli odori sono tutti confusi. Conto una ventina di persone ad occhio.

"Se non ti dispiace ci penso io ai ragazzi" Dice Dominic che ci fa segno si seguirlo. Ci guida fino ad una capanna lontana, distante dal resto del gruppo. Rispetto alle altre è piccola ed arredata con lo stretto necessario, non mi sembra il tipo da perdersi in fronzoli.

"Entrate pure" Mi siedo per terra e così pure nam.

"Fammi vedere" Indica la borsa. Tiro fuori il coltello e glielo porgo. Nella borsa c'è solo il mio, visto che solo io sarei dovuto entrare in questo casino. Poi ripenso che i coltelli sono identici, userò quella come scusa. Inizia a rigirarsi la scatola fra le dita. Clicca qualcosa e ne tira fuori una capsula. Che cazzo? Spalanco la bocca, mentre sul suo volto compare un ghigno.

"Di chi è questo?"

"Mio"

"Tieni. Questa e la spada di Victor. Il suo secondo dono per te. Fatti spiegare dai tuoi amici come si usa." Mi lancia quella sottospecie di capsula. La prendo fra le mani, è fredda e pesante, anche questa come i coltelli ha le solite incisioni delicate. Dono? Immagino che il primo sia la trasformazione, ma come può chiamarlo dono, se ciò ha arrecato solo problemi.

"E la tua?" Chiede rivolgendosi a Namjoon.

"Abbiamo portato solo questa, ci sembravano identiche" Bravo ragazzo, cosí si fa. Dominic sbuffa e Namjoon si tende.

"Immagino tu sia il nuovo alfa" Indica me. Faccio di si con la testa, un pò incerto.

"Sei troppo magro, metti su un pò di carne o il signorino quà accanto ti metterà i piedi in testa. Dal vostro odore si capisce che siete dei neonati. Quanto tempo avete?"

"Io una settimana, lui circa 4 giorni" Ora capisco perchè ci chiamano in quel modo, sembra stia chiedendo l'età di un bebè. Lui annuisce.

"Belli freschi, mio fratello l'ha pensata bella. Chi vi gestisce?" Chiede e entrambi ci geliamo sul posto. Provo a parlare, ma lui mi anticipa.

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