21- Inevitabile compagnia

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[una settimana dopo]

"Strano, stasera non ti sei rotto nulla" Sento qualcosa di freddo sfiorarmi il petto, mi rigiro infastidito e l'erba mi solletica il corpo. Mi sono di nuovo addormentato a terra? Apro pigramente gli occhi e intravedo la figura scura di Jimin, contornata dal cielo stellato. Si, sono per terra. Negli ultimi giorni sono cosí stanco da addormentarmi ovunque, Dominic non si risparmia durante gli allenamenti e il lavoro mi massacra. Qualcuno calpesta il terreno sopra di me e qualcun'altro russa. Quasi sicuramente è Taehyung che raccatta Namjoon, anche lui addormentato. Le mamme sono venute a prendere i figli.

"Buonasera" Saluto Jimin con voce roca. Stasera non ha assistito all'allenamento per via di una missione di spionaggio. Un gruppo di freddi, sospetto, si aggira in una foresta, molto vicini ad una colonia di guerrieri. I due demoni li stanni pedinando, per ricavare piú informazioni possibili e sventare un possibile attacco.

"Buonasera anche a te, bella principessa" Mi canzona come sempre, offrendomi la mano. Mi solleva e mi da una pacca sulla spalla. Sono ancora sudato fradicio e puzzo come una capra, non invidio il naso di Jimin.

"Porto Nam a casa e poi ci troviamo al solito punto" Si accorda Taehyung prima di sparire e non darmi il tempo di salutarlo.

"Andiamo, non abbiamo molto tempo" Raccatto le mie cose e Jimin teletrasporta entrambi nel salotto di casa mia, sono cosí felice di tornare a casa, una doccia e il letto pulito mi aspettano. Dormo al solo pensiero.

"Già vai?" Domando al demone che mi lascia il braccio, pronto a smaterializzarsi di nuovo. Il ragazzo annuisce e si avvicina per stamparmi un piccolo bacio sulla guancia. Non faccio in tempo a replicare, che mi ritrovo a fissare l'aria davanti a me.

"Buonanotte anche a te" Negli ultimi giorni l'ho visto raramente, la questione dei freddi gli sta rubando molto tempo. Volevo parlargli un pò, come facevamo dopo ogni allenamento, ma vedendo gli ultimi eventi dovrò aspettare. Faccio un profondo respiro sconfortato, avviandomi verso la doccia. Sotto il caldo getto dell'acqua mi lavo di fretta e furia, successivamente salto nel letto.

Il giorno dopo la sveglia nuova suona e io vorrei sotterrarmi. Il sonno arretrato sembra non volermi abbandonare, gli allenamenti notturni diventano sempre piú pesanti e la stanchezza si fa sentire. Quanto avrei darei per dormire un ora in piú? Ignoro come faccia Namjoon a studiare, allenarsi e ad andare all'università. Mi tiro due schiaffetti, sforzandomi di scendere dal letto. Lentamente mi vesto e scendo per fare colazione. Dalla luce che entra dalla finestra pare una bella giornata: la luce filtra gialla e accesa. Approdato in cucina faccio colazione. Faccio tutto con calma, forse anche pigrizia, il mio cervello tarda a connettersi col mondo. Fatto tutto mi accingo ad uscire, ma appena vado verso la porta, un brivido mi attraversa la schiena, un brutto presentimento si fa strada dentro di me. Hoseok, lascia la scaramanzia al suo posto. Apro la porta e mi ritrovo i demoni della scorsa volta ad osservarmi con un ghigno beffardo. La mascella mi cede e rimango a bocca aperta. Ah, cazzo.

"Buongiorno Hoseok, hai visto che bella giornata oggi?" Parla indicando il cielo celeste, cosí sereno che sembra prendersi beffa di quel momento. L'altro, il piú basso, si avvicina e il panico mi assale. Che caspita vogliono?

"A cosa devo questa visita?" Ingoio a vuoto, la mia paura è percepibile da un chilometro di distanza.

"Sentito Derek, come è educato il cane? Jimin ha fatto un buon lavoro con te, peccato che vada buttato" Il ragazzo castano, con un movimento fulmineo si mette dietro di me e mi piega i bracci all'indietro. Sono tentato di attaccarlo, ma ribellarmi perggiorerebbe le cose. Jimin sa di questa cosa? Sento del metallo freddo cingermi i polsi, mi hanno bloccato con le manette.

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