Taehyung ci raggiunge, la sua faccia e sconquassata, mi domando cosa abbia passato.
"Mi dispiace signore, non sono riuscito a portare a termine l'attacco" Avanza a testa bassa, i suoi capelli hanno perso il colore dorato, diventando di un bianco ingiallito, segno che si è ferito in battaglia. Ha portato il piano a termine ci è riuscito, l'esercito si è decimato.
"Signor Kim, lei mi ha deluso, la facevo un ottimo stratega. Dimmi dunque perchè il primo esercito è stato sconfitto?" Mio padre se ne sta seduto dietro la sua grande scrivania con sguardo altezzoso. Il padre di Taehyung era un ottimo stratega, purtroppo è morto in un imboscata notturna. Tutti davamo per scontato che il figlio avesse imparato da lui ed è effettivamente cosí, Taehyung elabora strategie perfette in pochi minuti.
"Le amazzoni non erano sole, c'è stata un incursione, sono arrivati i rinforzi e i miei uomini non erano abbastanza per respingerli." Alle prime parole la voce gli trema, ma poi riprende a parlare sostenuto. Il ragazzo non sta bene.
"Sei ferito?" Domando, attirando l'attenzione di mio padre. Taehyung si scuote come se avessi fatto esplodere una bomba, ma si riprende subito.
"Non è questo l'importante figliolo, non possiamo perdere altri uomini hai capito? Ti d'ho l'ultima opportunità. Porta in alto il nome di tuo padre o farai la sua stessa fine." Smanetta per zittirmi e si alza per andare verso la sua dispensa, apre il frigorifero nascosto e ne tira fuori una sacca di sangue. La apre, riempiendo tre bicchieri. Li lascia lì e mi ordina di servirli. Corrugo la fronte confuso e servo Taehyung, che inizia a tremare davanti ai miei occhi. La reazione del biondo inizia a preoccuparmi, adesso sta bevendo dal bicchiere con la mano tremante, mi guarda e io gliene servo altro.
"Tutto bene?" Nessuno risposta, beve ancora, ma il suo corpo non reagisce. Provo a versargli un'altro bicchiere, mio padre mi ferma.
"Torna a sedere Jimin. Adesso parliamo chiaramente, il prossimo attacco è un colpo grosso sappiamo dove si annidano. Questa volta voglio fare il botto." Tira fuori una mappa, io inizio a sorseggiare il sangue nel mio bicchiere, facendo finta di nulla. Prima o poi sarebbe venuto a sapere della resistenza, ma adesso è troppo presto. Finisco il bicchiere e mi alzo ad osservare la cartina, arriva anche Taehyung traballante, faccio finta di prendere una delle pedine di mio padre e cerco di dargli sostegno con il mio corpo. Appena si riprende poggia le mani sul tavolo, spalancando gli occhi per vedere meglio davanti a se, non capisco cosa gli stia prendendo.
"Quà e quà. Sono tre grandi gruppi. Uno in pianura, due sulle montagne. Attaccheremo fa tre giorni. Fammi trovare tutto pronto. Hai i miei uomini, le mie armi e la mia fiducia. Elabora un piano e attacca" Esplode in una risata inquietante, iniziando a fissarmi come se dovessi essere felice di tutto ciò. Abbozzo un falso sorriso. Tanto arriverà il momento in cui lo ridurrò in poltiglia, prima o poi cheterò quella bocca.
"Armature signore, ho bisogno di armature" Sussurra Taehyung raddrizzandosi.
"Cosa scusa?" Ha sentito bene, ma per lui le armature sono un tabú.
"Armature di qualsiasi tipo. Per parare gli attacchi nel miglior modo possibile."
"Non se ne parla, non siamo deboli come loro. Non dobbiamo coprire nessun punto vitale. Fatti bastare gli scudi." Il ragazzo prova a ribattere, apre la bocca ma non parla. Trema e basta.
"Penso abbia ragione, potremo coprirci meglio. Guariamo in fretta, ma non guarire affatto ci farebbe guadagnare tempo" Faccio un tentativo, d'altronde è vero. Le armature non parano qualsiasi attacco, ma sono utili a parare i piú brutali.
"No, niente armature, adesso vai." Ordina a Taehyung di uscire, lui muove un passo all'indietro incerto, vedo il suo ginocchio cedere e lo afferro al volo.

STAI LEGGENDO
INFECTION
FanfictionNella vita di tutti giorni, Hoseok compra un coltello per la sua adorata collezione, tutto bene finchè non si distrae per un secondo e si taglia accidentalmente. In quel momento il suo sangue viene infettato e contro ogni suo volere diventerà qualcu...