38- Responsabile

58 10 0
                                        

Guardo Hoseok sulla spalla di Nam, sono sempre i soliti idioti. Ieri sera i ricordi sono tornati, non so se siano tutti, però ricordo chi sono, le persone con cui ho avuto che fare e mio padre. Ovviamente quell'essere deve perseguitarmi anche durante un amnesia. Ricordo ciò che ha fatto, cos'ho fatto. Vale anche per il tradimento, infatti non so come guardare Jungkook e Taehyung in faccia. Li ho mandati in un bel casino, so che mio padre non ci va leggero con i traditori, è un miracolo che siano ancora vivi. Eppure ho fatto quel gesto cosí meschino senza rendermene conto, ero un'altra persona, o almeno credo. Vorrei scusarmi con loro, ma ciò sarebbe una prova che la memoria è tornata e ancora non me la sento di espormi. Ciò che mi sta accadendo va oltre ogni immaginazione. I morti non tornano a vivere eppure il mio cuore batte. Ho speso tutta la mattinata ad ascoltarlo, a sentire il rumore che fa, a crogiolarmi nella malinconia della mia giovinezza. Praticamente ho investito 100 anni della mia vita ad accettarmi mentre adesso sto tornando ad essere quello che ero, o almeno penso, visto che nessuno sa cosa mi stia accadendo e fin dove muterò. Però è un emozione, tornare a sentire certi stimoli, la fame, il bisogno di andare i bagno. Non penso nemmeno di essere piú adatto ad essere vivo.

"Mettimi giú" Hoseok si dimena sulla spalla di Nam e mi riporta alla realtà.

"No, ormai sei mio puttanella" Gli risponde il ragazzone, a quanto pare ha usato un termine molto pericoloso perchè fa imbestialire il suo Alfa, che diventa rosso in viso e gli da diversi pugni sulla schiena.

"Non sono la tua puttanella" Si tira in avanti e cade a terra con un tonfo sordo. Quella caduta non deve avergli fatto bene, sento dolore per lui.

"Finitela, abbiamo informazioni molto importanti di cui parlarvi" Taehyung aiuta Hoseok ad alzarsi. Il castano squadra nam con una cattiveria invero simile, devo appuntarmi da qualche parte di non chiamarlo mai "puttanella".

"Scusami, so che sei la puttanella di Jimin" Oh. Nam gli fa la linguaccia e scappa. Io automaticamente arrossisco e vado a sedermi al tavolo, nascondendo la mia reazione a tutti. Ma che cazzo si vanno a dire quei due? Ripenso alle cose che ho fatto con Hoseok e non posso non immaginarmelo da passivello che fa la zoccoletta, magari mentre curva la schiena in modo sensuale mentre... Oddio, oh no, no, jimin? La scena purchè strana non è proprio male,anzi. I due mutaforma iniziano a rincorrersi, sfilandomi davanti. Passa Nam con Hoseok al seguito, quest'ultimo scansa agilmente il tavolo e prende la testa del piú alto fra le mani. La tira giú con cattiveria e inizia a strofinarci le nocche, l'altro lo lascia fare emettendo dei lamenti di dolore. Sorrido al loro comportamento cercando di non pensare alle mie fantasie, che potrebbero causare reazioni abbastanza inutili al momento.

Oltre ogni immaginazione, Hoseok è riuscito a far breccia anche nel me smemorato. Devo convenire che piace molto anche al mio subconscio per potermene dimenticare. Poi con i baci di ieri sera, come si fa a resistergli? Vorrei essere romantico e dire che sia stato lui ha darmi la spinta a ricordare, con quel bacio, invece è stato Taehyung nel chiedermi dove fosse il reggimento freddo. Nella mia convalescenza mi sono unito alle linee fredde, combattendo con loro; la ferita sulla spalla è il risultato del mio primo scontro da rincotto. Ero troppo debole per combattere e mi hanno fatto ritirare, mettendomi con il nuovo generale e ad aiutare con strategie, fogli e scartoffie. Finchè non sono diventato troppo debole pure per quello. Incapaci di capire cosa mi stesse accadendo, mi hanno schioccato nel tendone, in una specie di quarantena. L'unica cosa positiva è che avevo sotto mano le cartine e le ho memorizzate meglio di quanto pensassi. Tornando utile ai due demoni.

"Fate come vi pare" Taehyung lascia i due e va verso la cartina appesa al muro. Il biondo mi guarda e abbasso lo sguardo, conscio della mia anima sporca. Non so come facciano ad essere cosí carini e tranquilli con me, non mi merito una cicca del loro comportamento. Qualcosa acciotola accanto a me e sento la presenza calza di Hoseok alla mia destra. Mi volto a guardarlo. È rosso in viso e sbuffa. Continuerò a ripeterlo, è buffo. Si accorge del mio sguardo e socchiude gli occhi stizzito. Io lo guardo interdetto. Cosa vuole da me ora? Dietro di lui sbuca Nam con un grosso sorrisone, gli mette le mani sulle spalle e le strizza. O le massaggia, non saprei. Hoseok sbuffa di nuovo e lo lascia fare.

INFECTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora