03- Davvero?

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Quanto cazzo è scomodo questo letto. Non trovo poso, sopratutto non trovo una posizione comoda. Fa anche un certo freschino e le coperte sono sparite. E che diamine. Allungo un braccio alla ricerca dei lenzuoli, ma non trovo niente. Grugnisco e mettendomi a sedere, apro un occhio. Ancora assonnato, mi rendendo conto di essere sul divano...nudo.

"Ma cos?" Non ricordo di essermi addormentato lì, sopratutto completamente nudo. Sbadiglio e mi guardo intorno per capire meglio. Dei miei vestiti non c'è traccia. È mattina? Non ho nemmeno il telefono per controllare, ma dalla luce che entra dalla finestra sembra proprio giorno. Volto lo sguardo e mi congelo. C'è una persona sulla poltrona, piú precisamente un ragazzo, avrà  più o meno la mia età. Ha degli strani capelli grigi e indossa un giaccone di pelle nera, un pò consunta sulle maniche. Sta dormendo a bocca aperta. Trattengo un urlo. Chi cazzo è? E perchè sono nudo? I peggio pensieri mi inondano la mente.
Lo fisso intensamente, come se dubitassi dei miei stessi sensi. Il panico cresce e cerco di ricordarmi cosa ho fatto la scorsa serata, ma niente. Ricordo solo del piatto, la scopa e la bottiglia di Whiskey, dopo sono presenti solo ricordi incasinati e offuscati. Ho bevuto così tanto? Vengo preso da un conato improvviso, lo stomaco comincia a bruciarmi in modo assurdo. Un'altro conato mi fa capire che devo andare al bagno. Salto in piedi e corro al piano di sopra, sperando di non rimettere per terra. Mi fiondo sul water, un ultimo conato e inizio a vomitare. Buongiorno mondo,di bene in meglio. Rimango lí finchè non sono sicuro di aver rimesso tutto. Ho tirato fuori roba nera come la pece.

"Che cazzo?" Nel frattempo qualcuno sale le scale, molto probabilmente è il ragazzo, non posso affrontarlo in questa maniera. Vado verso la porta e la chiudo a chiave. Che mossa geniale, chiudersi in bagno con uno sconosciuto in casa. Bussa.

"Hey, tutto bene?" La sua voce è calma e gentile, ma qualcosa continua a sussurarmi "non fidarti".

"No, si può sapere chi sei? E perché sei in casa mia?" Sforzo la mente a ricordare, forse lo ho già visto, ma dove?

"Come te lo spiego? Sono il tuo tutor" Tutor? Aggrotto la fronte.

"Tutor?" La mia voce diventa stridula, mentre tornano a farmi compagnia i pensieri di prima. Non avrò mica fatto sesso con quel ragazzo? Mi ha drogato? Non sono gay né tanto meno mi drogo. Oddio, forse solo una volta con Suga mi sono fatto una canna, ma non mi sono svegliato nudo nel salotto di casa mia con uno sconosciuto.

"Apri, così ti spiego meglio, non ti farò del male"

"E chi mi dice che non stai sparando una cazzata?"

"Mi chiamo Park Jimin. Sono il tuo tutor, il mio scopo e aiutarti, non farti del male." La sua voce si sta facendo scocciata.

"Come pensi possa fidarmi sapendo solo il tuo nome?" Non so cosa abbia in mente, ma sapere come si chiama non lo rende più affidabile.

"Potresti farmi il piacere di uscire? " Ignora completamente le mie parole.

"Mi hai drogato?" Quella roba nera e i dolori allo stomaco potevano essere causati da della droga.

"Ma che diamine, no"

"Perchè sono nudo?"

"Apri" Perche ignora le mie domande?

"No"

"Non voglio farti nulla"

"Esco solo se mi porti dei vestiti " Dico arrendendomi, non ha senso tutto questo. La situazione va affrontata in modo migliore e magari anche con qualche vestito in piú. Per l'ansia mi sta tornando la nausea. Devo avere paura di quel ragazzo? Forse sto esagerando, al massimo posso stenderlo con un pugno e scappare. Da quello che ho potuto vedere non è molto grosso.

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