Esco dalla doccia e prendo l'accappatoio. Ciò che è successo poco fa mi ha confuso, vedere Jimin interpretare la parte del cattivo, con un dito in culo, mi ha dato i brividi. Sa recitare cosí bene che quasi ci son cascato, come quei tonti. Da quando abbiamo saputo del mio creatore e dei bellissimi retroscena, abbiamo cercato piú informazioni possibili ed è saltato fuori che i pensieri di Jimin e Taehyung non sono poi così sbagliati. I freddi stanno cercando di sottomettere noi,i caldi, eliminandoci e in parte ci stanno riuscendo. Come ha detto Jimin si stanno muovendo come serpenti, silenziosi ma letali. Io sono completamente nuovo di questi mondo, quindi non riesco a carpire il problema fino in fondo. Devo avere paura? Be dovrei, mi sembra di avere sulla testa una taglia, ma riesco solo a provare frustrazione. A quanto pare non ci sono differenze fra gli umani e gli abitanti del mondo soprannaturale, tutti sempre in guerra per decidere chi sia il migliore, finchè alla fine non ci si uccide a vicenda.
Mi asciugo velocemente e mi vesto, adesso voglio sapere chi è il padre di Jimin, visto che ne hanno parlato come se fosse dio sceso in terra. Vado verso il salotto, Jimin non è in casa
Seguo il suo odore e lo trovo steso a sul prato a guardare il cielo. Vado a sedermi accanto a lui."Questa è la mia mossa, non puoi rubarmela" Ogni volta alla fine degli allenamenti mi sdraio in questa posizione per la stanchezza.
"E chi dice che non posso?" Sussurra. La sua faccia è stanca, ma non è una stanchezza fisica. A questo punto mi pesa chiedergli di suo padre, ma lui, come se mi leggesse nel pensiero...
"Mio padre è capo della casata. È il piú grande figlio di puttana che io abbia mai incontrato, circondato da altri e tanti figli di puttana" Ottimo, la descrizione mi ha fatto capire perfettamente.
"Capisco, vedo che lo adori"
"Con tutto il cuore" Arriccia il labbro con disprezzo, è la prima volta che lo vedo fare quella smorfia.
"Che ha fatto per meritarsi quel nomignolo?"
"Beh, oltre a far fuori umani e chiunque gli si pari davanti, beh niente. Lui è nato come me, ma penso che non abbia mai avuto un cuore." Torna a sputare le parole in modo acido. Lo osservo rimanendo senza parole, non so come replicare per dargli un pò di conforto. Nei giorni precedenti abbiamo parlato e avuto conversazioni molto profonde, cercando di conoscerci un pò. Sto conoscendo sempre di piú il vero Jimin, o almeno credo.
"Il bello è che vuole che io e mio fratello prendiamo il suo posto"
Ruota la testa con uno scatto. Ok, cambiamo discorso. Stendo gambe e braccia, il cielo sopra di noi sta cambiando colore e passa da un blu celeste ad un rosa smorzato. Il tramonto sta iniziando."Ti ci vedo a fare il cattivo, ad offendere tutti dandogli del fiorellino oppure a rinchiudere le persone nelle tue segrete a fargli bere the stantio per tutta la vita. Forse potresti fare una collaborazione con Cali. Quel gatto è un arma di distruzione di massa." Tiro fuori il mio senso dell'umorismo per cercare di rallegrarlo un pò, non conoscendo la situazione con suo padre non so come intervenire. Come dice Suga, se non sai cosa fare buttala sul comico. È un consiglio scrauso, ma a volte funziona.
"Ah, non mi hai mai visto arrabbiato. Se voglio posso pestarti i fiori dell'aiuola oppure romperti il vaso delle rose, ma devo essere veramente arrabbiato. Calì non è niente in confronto a me."Fortunatamente scherza con me e scoppiamo a ridere.
"Sinceramente ho paura di vederti arrabbiato, sei cosí buono e paziente. Le persone piú calme sono sempre le piú cattive d'arrabbiate. Quella sera ne ho avuto un assaggio" Confesso. Ho visto poche persone tranquille arrabbiarsi e mi sono bastate. Jimin e il mio la cio contro l'albero soprattutto. Nel mentre il cielo sopra di noi muta nuovamente colore, ora sta facendo la sua comparsa il rosso e l'arancione, rendendo l'atmosfera più tranquilla e familiare. Nel giardino si sentono solo i nostri respiri e i fischiettii degli uccelli, pronti a coricarsi nel nido. Del passaggio di quei bastardi è rimasto solo un ricordo.

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INFECTION
FanfictionNella vita di tutti giorni, Hoseok compra un coltello per la sua adorata collezione, tutto bene finchè non si distrae per un secondo e si taglia accidentalmente. In quel momento il suo sangue viene infettato e contro ogni suo volere diventerà qualcu...