32- Idiozia

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[dieci giorni dopo]

"Dieci giorni in cui non lo vedo, dievi giorni di cui non ne so niente. Potrebbe essere morto, potrebbero essere tutti morti. Solo Nam mi parla." Dico sbattento i piedi per tutto il percorso. Vista la mia crisi mentale Suga ha badato bene dall'ospitarmi in casa e mi ha portato in un piccolo bosco con parco adibito, lo ha chiamato "percorso vita". Ho accettato e adesso stiamo attraversando un sentiero creato da anni e anni di escursionisti e piogge.

"Hai provato a chiamarli? Messaggi?" Spalanco gli occhi isterico, iniziando a dare calci ad un sasso ben piantato a terra. Per chi mi ha passato?

"Li ho tempestati di chiamate, ma nè Taehyung né Jimin rispondono. Nemmeno Nam ne sa nulla. Io ho bisogno di sapere" Ridacchia alle mie parole e cerco di trattenermi dal lanciarlo giú dal sentiero.

"Non so come aiutarti in questi casi, visto che non ne so niente di demoni, nè del soprannaturale. L'unica cosa che puoi fare è aspettare" Già, sperando siano tutti vivi. Dall'ultima volta che ho visto Jimin sono passati dieci giorni. È tornato a casa mia per aggiornarmi sull'attacco delle amazzoni e da li in poi, non una parola, non un messaggio. Silenzio assoluto.

"Comunicheremo con voi attraverso un telefono" peccato che quel telefono lo abbiano Alexius e Dominic, i quali, non possiamo raggiungere. L'ansia mi sta artigliando il petto da giorni, quel piccolo bastardo puó essere imploso o morto schiacciato da qualche parte. Ho bisogno di vederlo e parlargli, soprattutto devo capire come sta andando la guerra. Comincio a mangiarmi le unghie, ormai consumate.

"Smettila non ti fa bene preoccuparti così" Cerca di togliermi le mani di bocca, ma ,io , essendo piú forte di lui non mi lascio smuovere.

"Vaffanculo, comunque questo Jimin ha fatto breccia come un fulmine a ciel sereno, eh." Continua a strattonarmi il braccio, ma appena si accorge che il gesto è inutile si arrende. Riprendo a camminare.

"Può darsi." Non ho intenzione  di dargli ragione e farmi scoprire.

"Comunque sia abbiamo in mente un piano. Nam si sta allenando con il teletrasporto, se loro non vengono da noi, noi andremo da loro...si, so che è pericoloso, ma non posso essere buttato nella merda per poi essere ignorato. Mi hanno fatto allenare due settimane a son di cazzotti per sparire? Qualcosa non torna." Tutto è pronto, Nam sta a cinque ore da me, andró da lui in macchina e da lì proveremo a teletrasportaci in Russia. Preso dall'angoscia ho iniziato a guardare i telegiornali, e molto spesso mandavano in onda servizi riguardo strane scomparse e incidenti, avvistamenti di tigri giganti e fantasmi. Qualcosa di quel casino mi sussurra che la guerra fra le due parti sta perversando da vari giorni, a nostra insaputa. So anche che puó essere un opportunità per scappare e allontanarsi da tutto, ma come posso lasciarli indietro ? Nonostante li conosca da poco ho sviluppato uno strano rapporto. Sono sicuro che Jimin o Taehyung non mi avrebbero mai lasciato nei casini.

"Non penso sia il caso Hoseok, da quel che mi racconti sembrate inesperti, vi mettereste solo nei guai." Parla preoccupato.

"Non lo è, ma capisci che devo sapere. E se li hanno catturati, li lascio nella merda?"

"E se sono morti? Vuoi mettere in gioco anche la tua vita e quella del tuo amico?" Interrompe la camminata e mi guarda, mentre il suo tono di voce si fa serio. Ho messo in conto anche quella probabilità, ma non voglio ascoltarla. Sinceramente non voglio crederci. Non può essere possibile. Scaccio quel pensiero dalla mente iniziando a negare con la testa.

"No, non sono morti,me lo sento. Suga,oh santo dio." Il caos nella mia testa mi sta torturando, perchè non riesco a fuggire da tutto ciò? invece di buttarmi in tremendi pensieri altrettanto stupidi?

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