CAPITOLO 24 《CENA IN ''FAMIGLIA''》

518 26 3
                                    

Storm's povs
Appena Draco si smaterializzo fuori dalla stanza tirai un sospiro. Non so bene se di sollievo o di malinconia.
In quel mese mi ero abituata ad avercelo attorno, lui e la sua stronzaggine, lui e la sua perversione, lui e il suo labbro inferiore tra i suoi denti e i suoi occhi a fissarmi.
Probabilmente un po mi sarebbe mancato.
Scesi al piano inferiore e chiamai un elfo domestico per avvisare del mio ritorno a casa.
Salutai mia madre con un cenno del capo, mio padre era nel suo studio e non potevo disturbarlo.
"Non avrai molto tempo per te stessa oggi figliola, sta sera c'è una cena importante al Malfoy Manor... almeno non ti mancherà il tuo amico a lungo"
Osservo' la mia espressione fredda e distaccata per un attimo poi continuo'
"Vai alla spa al piano inferiore, gli elfi ti metteranno a posto e poi scegli un vestito... partiamo alle sei"
Alzai gli occhi al cielo sperando di non dare troppo dell'occhio e uscii dalla stanza.
Feci un respiro profondo e mi tirai in dietro i capelli, gli occhi iniziarono a pizzicare ma no... nessuna lacrima
Siamo ghiaccio e il ghiaccio non può permettersi di sciogliersi
Iniziai a respirare in modo affannoso... troppi ricordi

INIZIO FLASHBACK
Avevo circa sette anni, fuori pioveva ed ero nella mia camera da letto al piano superiore.
Era sera e mia madre entro' nella stanza in modo brusco.
La guardai esterefatta
"Madre..." riuscii a sussurrare
Mi si piazzò davanti e mi prese da un braccio, io provai a liberarmi... senza ottenere alcun risultato.
Prese in mano la sua bacchetta, nera come la pece a forza di scagliare Cruciatus alla gente... non escluse sua figlia, il sangue del suo sangue da questo trattamento.
Caddi a terra e i miei occhi intravedevano solo la luce, il resto... nero totale.
"BASTA BASTA MADRE... MA..."
Svenni lì, per terra ai piedi di mia madre... non pensai più a nulla, riuscii solo a sentire un calcio sulle costole che mi fece sanguinare parecchio e le sue parole
"Mi fai ribrezzo"
FINE FLASHBACK

Riaprii gli occhi.
Mi ero accasciata a terra, non riuscivo più a vedere nulla.
I miei poteri, a volte, mi giocavano brutti scherzi quando non controllavo le mie emozioni.
Mi alzai in piedi cercando di riprendermi e chiamai un elfo domestico come aveva detto mia madre, successivamente scesi al piano inferiore.

Dopo almeno due ore buone di preparazione da parte dei miei elfi domestici e qualche insulto da parte mia nei loro confronti perché la temperatura dell acqua era troppo calda, riuscii a tornare in camera mia per cercare un vestito adatto.
Il mio armadio era enorme, grosso come un intera aula ad Hogwarts.
Avevo vestiti di tutti i colori, forme e taglio possibili e immaginabili. Optai per un colore neutro e mi recai verso l'ala del mio armadio con i vestiti corti tra il verde palude e il nero.
Già, il mio armadio era ordinato per colore e lunghezza.
Dopo un paio di prove outfit mi misi un vestito nero, con il busto pieno di diamanti verdi e la gonna lunga fino a sopra al ginocchio. Elegante ma anche appariscente, come me.
Mi misi a posto il trucco che gli elfi avevano già abbozzato.
In verità per loro il lavoro era finito ma mia madre disse loro di evitare alcun tipo di rossetto scuro... mi misi un rossetto praticamente nero.
Mi guardai da capo a piedi per un secondo e una domanda mi balzo' alla testa:
"Chissà cosa penserà Draco di me..."

Draco's povs
Erano circa le sei e gli inviati iniziarono ad entrare al Manor.
Mia madre stava alla porta, accogliendo in modo caloroso tutti gli invitati in casa. Mio padre non si era ancora fatto vivo.
Mia madre mi chiamava ripetutamente per avvisarmi dell'arrivo dei miei amici. Io la ignoravo completamente.
Blaise e io eravamo in camera mia a prepararci per la cena.
Mi ero messo il mio solito smoking nero e bianco classico e le mie scarpe nere lucide.
Finii di legarmi il nodo della cravatta e guardai Blaise.
Entrambi sapevamo che la cena sarebbe stata tutto tranne che piacevole, ma ci sarebbe stata Storm e ciò mi dava una ragione per presentarmi.
Scesi di sotto accompagnato da Blaise e la vidi.
Stavo scendendo ancora le scale e sarei inciampato e caduto se non mi fossi retto al muro.
Capelli sciolti lungo le spalle, un vestito nero elegante ma anche appariscente... come lei.
Le sue spalle erano coperte da un giacchetto nero che si stava togliendo proprio in quel momento. Non riuscii a non pensare a quanto avrei voluto toglierle io quella giacca... e magari non solo la giacca.
Lei mi vide arrivare e sorrise.
E cazzo che bel sorriso
Mi avvicinai a lei e la salutai con due baci sulle guance.
Misi una mano sui suoi fianchi e la scortai fino al salotto dove tutti parlavano del più e del meno, aspettando che la cena fosse servita.
"Allora, tornato bene a casa?" mi chiese.
"Si, diciamo di sì"
"Certo... 'bene' é relativo"
E mi sorrise di nuovo.
Ogni tanto penso che sia lei quella che sa leggere nella mente e non io.
Gli elfi iniziarono a servire la cena a tavola e tutti si accomodarono nei rispettivi posti etichettati con dei cartellini fluttuanti con su scritto il nome dell invitato a cui apparteneva quel determinato posto a sedere.
I genitori erano tutti seduti verso il lato più destro del tavolo mentre i ragazzi tutti sul lato sinistro.
Non sapevo come mia madre avesse messo i posti così diedi un occhiata al tavolo per vedere vicino a chi mi aveva posizionato.
'Astoria greengrass' e 'storm Black'
Sarebbe andata a finire male, molto male.

Mi sedetti tra le due ragazze, ignorando spudoratamente Astoria e spostando la sedia a Storm per fare in modo che avesse abbastanza spazio per sedersi.
Gli elfi iniziarono a servire in tavola le varie portate intanto tutti parlavamo animatamente.
Blaise era seduto di fronte a me e ciò mi rassicurò parecchio.
La Lightwood, Parkinson, Blaise, le sorelle Greengrass, Tiger e Goyle... i miei tirapiedi fin dal primo anno, erano tutti presenti alla cena.
Non so come ma iniziammo a raccontarci delle vacanze:
"Allooooora dove avete passato le vacanze?" chiese Pansy con la sua solita voce da gallina
"So che tu sei andata per un mese alla villa al mare della tua famiglia, Storm" disse Astoria con un tono sfacciato guardando proprio quest'ultima.
"Già proprio così, la mia villa di famiglia é letteralmente enorme e mi sono divertita un sacco con i miei amici" rispose di tono Storm passando il polpastrello dell'indice sul bordo del bicchiere di vino con aria strafottente
"Ha-ha-ha immagino che amici avrai laggiu, pfff saranno tutte palme i tuoi presunti 'amici'"
Si mette male.
Storm si girò verso la ragazza e la guardo negli occhi sfidandola
"Non che siano affari tuoi cara, ma si dà il caso che i miei 'amici' facciano parte delle più potenti e ricche famiglie purosangue di maghi italiane... ma non ho avuto il tempo di preoccuparmi di loro, avevo da fare con il mio ospite d'onore Malfoy" disse appoggiandomi una mano sul braccio e parlando in modo civettuolo.
Ghignai soddisfatto per il risultato che Storm aveva ottenuto su Astoria... ma anche su tutto il gruppo di amici.
Tutti ci guardavano stupiti e Astoria era arrossita come un pomodoro e si era fatta improvvisamente silenziosa.
E grande la mia Storm
"Non pensavo steste assieme" disse Goyle
"Non stiamo assieme, infatti" disse Storm
"Per ora" dicemmo entrambi in coro.
Sorridemmo entrambi. Ovviamente sapevo che Storm stava dicendo queste cose solo per dare fastidio ad Astoria, quella ragazza dopo che me la sono scopata pensa che abbia una qualche sorta di potere seduttivo su di me.
Storm fa finta che tra noi ci sia qualcosa di serio solo per vincere sulla Greengrass, vero?

DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora