Draco's pov
Era notte fonda. Come sempre non riuscivo a dormire, l'ansia e la paura mi uccidevano lentamente. Tutte le volte la stessa storia.
Cercavamo di dormire, per terra su delle vecchie assi di legno ammuffito. Le luci della mattina ci riuscivano a svegliare da una minuscola fessura nella parete che doveva essere una sottospecie di finestra. L'unico contatto con il mondo di fuori che avevamo.
Ci concedevano una doccia alla settimana e tutto ciò che avevamo a disposizione era un cesso nel bel mezzo della cella.
Un elfo domestico ci portava un pezzo di pane a testa e una brocca d'acqua.
Tutti i giorni la stessa cosa, giusto per avere le forze di stare svegli.
Avevamo perso il tempo dei giorni, potevano essere passati anni come un paio di mesi.
O mesi che a noi parevano anni.
Passavo le giornate a pensare a un modo per uscire, ma non avevamo nulla. Ne forze, né risorse.
In più ricordavo bene le piantine delle segrete che mio padre studiava nel suo ufficio.
Sistemi di sicurezza astuti e letali ideati non che meno dal signore oscuro.
Chissà chi altro c'era stato in quella stessa cella anni e anni prima.
Forse i genitori di quel ragazzino, Neville Paciok, quel grifondoro che al primo anno prendevo tanto in giro.
Mi piaceva pensare a queste cose.
Io in giro per la scuola, a bullizzare ragazzini come Paciok assieme a Blaise, Tiger e goyle.
Far vedere che ero potente solo perché mio padre aveva molti soldi. Beh mi guardavo in quel momento... mio padre mi teneva in una cella a morire.
Magari anche Malocchio un giorno o l'altro era finito in queste segrete.
Ricordavo da piccolo, tutte le settimane delle grida diverse.
Le ascoltavo per ricordarmi di non fare incazzare mio padre, le imparavo a memoria... non so come.
Se ora sentissi di nuovo quelle grida saprei dire il giorno in cui per la prima volta le ho sentite, e anche l'ultima.
Dovevo trovare una soluzione, per me e per Storm. Non meritavamo questo, non era stata colpa nostra.
Nel bel mezzo di questi pensieri il solito elfo domestico mi portò la sigaretta giornaliera che mi riusciva a recuperare. Per pietà o che so io. Probabilmente sospettava sarebbe stato il mio ultimo desiderio e lo voleva realizzare.
Lo ringraziai come sempre. Probabilmente lo avrebbero ucciso sul momento se lo avessero scoperto. E per cosa? Per aver dato una sigaretta ad un mezzo sconosciuto.Come tutte le cose, alla fine, anche i valori positivi ti uccidono.
Al rumore di qualcuno di sopra il piccolo elfo si smaterializzò. Quanto avrei voluto poterlo fare anche io.
Il mio cuore iniziò a battere forte. Non svegliai Storm, si era addormentata da massimo un paio di ore e non avevo intenzione di svegliarla. Pregai, pregai non so chi lassù che non arrivasse qualche mangiamorte a portarci via.
A ucciderci finalmente.
Non volevo finisse tutto così ma vista la situazione la mia mente cercava di elaborare le peggio teorie.
I miei battiti aumentarono ancora di più quando capii che colui che faceva rumore stava scendendo a passi lenti i gradini di fronte alla cella.
Intravidi delle scarpe, lucide da donna. Una gonna nera, delle mani pallide con le unghie lunghe e curate, una camicia.
Mamma.
Mi scagliai al cancello. Infilai le mani tra le sbarre e cercai lo sguardo di mia madre.
"Madre" dissi con un filo di voce
"Sta dormendo?" Disse lei riferendosi a Storm
"Si"
"Vieni con me" prese delle grosse chiavi e fece per aprire il cancello
"E lei?"
"La rivedrai, molto presto. Non ti sto liberando mio piccolo Draco, se lo facessi ucciderebbero te, me e Storm. Non voglio questo"
Mi avvicinai a lei.
"Perché, madre... cosa sta accadendo nel mondo. Quanto siamo stati lì sotto?"
"Vogliono darti un compito Draco, è la tua occasione per mettere a posto le cose. Oramai ci sei dentro, non puoi toglierti il marchio oscuro."
Sentivo il mio cuore sanguinare a ogni parola
"...poi solo cercare di migliorare la situazione sia per te che per Storm stando dalla sua parte e tornando al mondo come un sostenitore di Tu sai chi" continuò
"Voldemort madre, ha un nome, usalo cazzo" non sapevo se fossi incazzato, disperato o solo preoccupato.
Pensai un attimo. Riflettei.
Prigione qua giù oppure una prigione lassù.
"Farò quello che vuole che io faccia"
Risposi duro.
Nei miei occhi: ghiaccio più totale.
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DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco Malfoy
FanfictionSei una ragazza babbana, capelli neri e lunghi e occhi azzurri come il ghiaccio. Un giorno uno strano avvenimento stravolgerà la tua vita. 《E tutto questo solo per una stramaledettissima lettera》