Draco's pov
Passai tutto il resto della giornata a leggere libri su libri.
Dovevo trovare un rimedio alla ferita di Storm, e in fretta.
Conoscevo quelle persone, conoscevo i nostri nemici molto meglio di Storm.
Aspettavano solo questo, un nostro piccolo errore che ci porterà al patibolo se non riusciamo a trovare una via di uscita.
Scappare è stato stupido ma non potevamo essere i servi di Lord Voldemort. Avevo ucciso per la prima volta. Un lupo mannaro certo che stava cercando di uccidere me e la mia ragazza ma i sensi di colpa attanagliavano il mio petto in modo anormale.
Era una persona, un mago
Respirai in modo nervoso. Non avevo mai usato un Avada Kedavra, mi sentivo sporco e in torto marcio.
La mia anima macchiata, anche se sapevo che prima o poi sarebbe successo comunque.
Mi dispiaceva solo e mi faceva incazzate averlo ucciso per una stupidata da bambina di Storm.
Certo sicuro nelle ore precedenti e nelle lune piene precedenti aveva sicuramente ucciso qualcuno, avevo vendicato la famiglia di qualcuno in fondo.
Ma a quale prezzo.
Ci avrebbero rintracciati e in poche ore sarebbero arrivati lì... se non con pochi secondi se fossero riusciti a creare una passaporta fino a qui.
Ansia, risentimento, paura.
Non riuscivo più a leggere le parole che mi trovavo davanti.
Scaraventai tutti i libri che avevo di fronte a terra gridando.
Storm dalla cucina accorse per vedere cosa stessi facendo e con in espressione scioccata in viso mi guardo.
Io ricambiai il suo sguardo. Riuscivo a sentire il veleno scorrere nelle mie vene.
Le puntai un dito contro e sussurrando dissi
"Storm se morirai per questa cazzata, non te lo perdonerò"
Lei fece un mezzo sorriso e fece per avvicinarsi a me.
Si fermò immediatamente quando mi vide indietreggiare e alzare la mano verso di lei.
Tornò sui suoi passi e salì le scale.
Presi le mie sigarette e mi passai una mano nervosamente tra i capelli rovinati nel percorso verso la terrazza.
Stavo lì.
Guardavo il paesaggio, fumavo, pensavo.
Come sarebbe stato bello vivere lì, senza l'ansia e senza la paura di morire o ancora peggio... dover uccidere per conto dei Mangiamorte persone innocenti.
Tornai dentro e mi rimisi sui libri.
Non spensi la sigaretta, me ne fregai e così finii due pacchetti interi prima di trovare l'incantesimo giusto.Salii le scale e entrai in camera nostra.
"Nostra" che strano dirlo per me...
Storm era distesa sul letto intenta a leggere un libro.
Scoprii più tardi essere di pozioni, probabilmente stava cercando anche lei a rimediare al suo casino.
La feci distendere a forza senza dire una parola.
Lei sembrò infastidita da questo mio atteggiamento.
Non mi importava, era lei che ci stava mettendo in ancora più casini di quanto già noi non fossimo.
Puntai la mia bacchetta sulla sua gamba e pronunciai l'incantesimo.
Ci fu un secondo di silenzio assoluto dopo il fulmine giallo che fuoriuscì dalla mia bacchetta, un attimo di quiete prima che Storm iniziasse a gridare dal dolore e la sua gamba iniziasse a vibrare e fare un rumore di ossa spezzate e rimesse a posto.
Mi fiondai su di lei, le tenni la testa e le dissi di stare tranquilla.
Le strinsi la mano e lasciai che stritolasse la mia.
Ero preoccupato, ma avevo letto delle conseguenze dell'uso di quell'incantesimo.
Durò circa dieci minuti poi tutto d'un tratto Storm smise di gridare e si guardò la gamba spaventata e curiosa di sapere se ne era valsa la pena.
Cercai di farla mettere in piedi e... aveva funzionato. Camminava come prima e non aveva alcun dolore.
La abbracciai e le diedi un grande bacio.
"Scusa" dissi sorridendo
"Vai al diavolo Malfoy" disse lei ridendo per poi baciarmi.Ci sbrigammo a fare le valigie e prendere tutto.
Cinque minuti da quando la sua gamba si era messa a posto eravamo già fuori dalla villa.
Chiudemmo la porta dietro di noi e eravamo già sulla scopa pronti per partire ovunque il cuore ci portasse.
Non avevamo molto denaro, la mia famiglia non aveva altre proprietà non conosciute esattamente come la famiglia di Storm. Avremmo viaggiato e continuato a spostarci, ma non avevamo veramente idea di come avremmo fatto a permetterci un tetto sulla testa.
I miei pensieri e quelli di Storm vennero interrotti da un rumore di passi tra gli alberi.
In mezzo secondo scesi dalla scopa e afferrai la bacchetta.
La puntai da dove il rumore veniva.Il cuore batteva all'impazzata.
Storm.
Storm pensavo.
La sua pelle sfregiata da quel simbolo di magia nera.
La crudeltà che sarebbe costretta a sopportare.Mi rifiutai di avvicinarmi e andare a vedere chi era. Lo sapevamo bene chi era.
Il mio tatuaggio bruciava esattamente come quello di Storm immaginavo.
"Storm, sali sulla scopa e scappa" sussurrai
"No"
"Che cosa vuol dire no?!"
"No, io combatto con te"
"Non c'è nulla da combattere, saranno in decine e noi siamo solo due ragazzini... forza scappiamo forza veloce"
Feci per salire sulla scopa nuovamente e controllare che Storm fosse salita sulla sua che sentii gridare dalla foresta
"CRUCIO!"
Non ci fu nessun fulmine.
Nessuna luce.
Niente preavviso di quello che mi stava per capitare.
Iniziai a sentire espandersi dalla mia schiena un dolore insopportabile.
Caddi a terra e iniziai a dimenarmi a terra.
Milioni di coltelli bollenti mi stavano infilzando la carne senza mai fermarsi.
Gridavo. Non sentivo più nulla, solo il dolore.
L'ultima cosa che riuscii a percepire prima di svenire fu la voce di Storm che gridava il mio nome, piangendo.
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DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco Malfoy
FanfictionSei una ragazza babbana, capelli neri e lunghi e occhi azzurri come il ghiaccio. Un giorno uno strano avvenimento stravolgerà la tua vita. 《E tutto questo solo per una stramaledettissima lettera》