CAPITOLO 32 •fuochi d'artificio•

410 19 5
                                    

Draco's pov
Lessi una citazione di Bradbury Ray.
"Non pensare. Pensare è nemico della creatività. Ti rende troppo consapevole di te stesso., e questo è male. Non puoi sforzarti di fare le cose, devi farle e basta"
Pensai a Storm e a quello che c'era tra noi da ormai tanto tempo.
Non avessi pensato, io e lei saremmo già insieme ma purtroppo pensare faceva parte della mia natura.
C'erano troppi effetti collaterali e poi... cosa avrebbero pensato i miei genitori?
Onestamente non me ne importava più di tanto ma sapevo che se avessero scoperto di qualcosa che andasse fuori dall'amicizia mi avrebbero fatto milioni di storie e mi avrebbero obbligato a lasciar perdere.
Perché creare tanti problemi?
Dovevo solo far stare muta la parte di me che la voleva, la voleva con tanto ardore da pensare di andarsene e portarsela con se.
Non si poteva fare e lo sapevo, ma era bello immaginare.
Mi preparai e scesi per andare a seguire la prima lezione della giornata.
Buttai i libri scazzato sul banco, facendomi guardare storto da una sfigatina corvonero a cui feci un sorriso maligno e la salutai con un movimento veloce delle dita.
I miei amici risero della ennesima presa di posizione che facevo.
Giocherellavo con una penna quando vidi entrare nella stanza Storm accompagnata da Lucy.
Le sorrisi e lei fece la stessa cosa a me.
Scrissi su un pezzo di carta semplici parole
" oggi, 12:00, lago nero, ti aspetto"
e glielo feci passare.
La vidi aprirlo confusa guardando il ragazzino che glielo aveva dato in mano.
Il ragazzo mi indicò e allora lei sorrise aprendo il biglietto. Si girò verso di me e annuì.

Uscii dalla mia stanza con tuta grigia e felpa nera. In tasca le mie sigarette, l'accedino e la mia bacchetta.
Camminai piano, l'aria era calda accompagnata da un filo di vento.
Feci che accendere una sigaretta. Guardai in alto. Gli alberi si muovevano lentamente e il cielo era così scuro che si vedevano le stelle.
Arrivai al lago e vidi Storm seduta sul pontile.
Mi avvicinai e lei, sentendo i miei passi si girò.
"Ciao" disse sorridendo, come persa in quella visione bellissima
"Ei" mi sedetti vicino a lei
"Fumi di già?"
"Quando posso non essere visto da nessuno ne approfitto"
"Ma ci sono io"
"Tu non conti" dissi ridacchiando e continuando a fumare
"Ho il privilegio di vederti fumare?"
"Si"
Buttai la sigaretta finita tra degli arbusti. Storm mi guardò un po' male.
"Cosa c'è?"
"Potrebbero prendere fuoco..."
Mi misi a ridere, la strinsi più vicino a me.
"Vedi dove l'ho buttata?"
"Si"
"È esattamente dove comincia l'acqua, quindi non prenderà fuoco tranquilla" sorrisi divertito
"Beh hai comunque inquinato" disse convinta per non far cadere le sue convinzioni
"Mettessero dei cestini io non le butterei per terra non credi?"
Alzò gli occhi al cielo e io sorrisi divertito dalla mia piccola vittoria.
La strinsi a me, come se ne avessi un bisogno immediato.
"Perché mi hai fatta venire qua sta sera?"
"Volevo passare un po' di tempo con te... non dovevo?"
"No no... è bello essere qui"
Ci fu un attimo di silenzio e poi continuò
"Ma perché proprio qui"
"Mi piace e poi guarda che cielo c'è"
"Si bello, ma mi aspettavo qualcosa di plateale come che ne so... dei fuochi d'artificio??"
La feci girare verso di me e la guardai negli occhi, feci un mezzo sorrisetto
"Siamo noi due i fuochi d'artificio Stom"
Eravamo vicini, pericolosamente vicini.
Volevo baciarla, era da troppo che non lo facevo.
Volevo sentire il suo respiro legato al mio e il suo cuore battere forte.
Sentirmi vivo finalmente dopo tanta morte.
Così lo feci. La baciai con bisogno.
Le accarezzavo i capelli e il viso mentre le nostre lingue si intrecciavano in un ballo a scatti veloce e a scatti lento.
Dopo qualche minuto ci staccammo e Storm da un espressione pacata e serena passo a un espressione confusa e seccata.
Si alzò in piedi ma subito io feci lo stesso e la presi da un braccio per non farla scappare.
"Cosa succede?"
"Io..."
non proseguì, allora io cercai di incalzarla guardandola in modo curioso e lei sospirò
"Non va bene questa situazione Draco, dobbiamo parlarne seriamente."
"Di cosa?"
"Di questo; di noi."
"Cosa dobbiamo dire"
"Voglio sapere che cosa faremo, perché questa situazione di amicizia però qualcosa di più mi sta facendo impazzire"
Si passo una mano sul viso, frustrata e così le passai le dita tra i capelli
"Storm"
"Si"
"Io non ho mai provato nulla di simile con nessun altra. E te lo giuro, so che mi conosci come il ragazzo che se le vuole solo portare a letto ma con te non è così. Io voglio conoscerti, voglio stare tutto il giorno con te a parlare di cazzate e a ridere e poi parlare invece di cose serie e che ci riguardano dal profondo."
Mi fermai un attimo.
I suoi occhi si inchiodarono ai miei e così continuai...
"Vorrei stare con te Storm, stare con te veramente ma è sbagliato"
"Perché?"
"Perché siamo entrambi re e regina dei serpeverde e se ci lasciassimo o litigassimo potremmo fare dei casini con le nostre decisioni"
"Non è una ragione valida"
"Oh dai lo sai come siamo fatti, litigheremmo per qualsiasi cosa"
Non ribadì
"E poi.."
"E poi?"
"So che i miei genitori mi hanno promesso a una famiglia di maghi da quando sono nato... quindi all'età di 17 anni dovrò sposarmi con un qualcuno che nemmeno conosco"
Storm mi guardò e rimase zitta
"Lo so che è orribile ma è così, quindi la nostra storia non avrebbe senso... perché non potrebbe durare quanto io vorrei che invece facesse"
"È... Iio non"
Non riuscì a dire altro
La baciai di nuovo e poi di nuovo e di nuovo
"Non ci voglio pensare ora Storm, siamo così perfetti così come siamo adesso. Nascosti, non dobbiamo dare conto a nessuno e..."
"E tu non vuoi rompere l'idea di Draco Malfoy che non ha bisogno di una donna e non ce l'avrà mai"
Mi interruppe con queste parole orribili che mi fecero ritrarre
"Credi d'avvero che tu sia meno importante di quelle stronzate"
"Non lo so... dimmelo tu"
Mi riavvicinai di nuovo, in modo minaccio
"Vuoi dare un nome a quello che siamo? Bene! Stiamo assieme ok? Sei contenta ora?"
"No"
"E perché no?"
"Perché so che non è ciò che vuoi e non mi hai nemmeno chiesto come sto io"
Quella affermazione mi spiazzò.
"E allora dimmelo, ma io so esattamente cosa provi"
"Ah si sentiamo" disse anche lei un po' infastidita e con le braccia conserte ma ancora vicina al mio viso
"Tu hai paura, hai paura che tra noi non funzioni e di rimanere ferita perché in fondo in fondo non ti fidi di me e non mi conosci bene.
Ti senti in colpa perché sei ancora innamorata di Cedric, e ti senti ancora in qualche modo vincolata a lui ma allo stesso tempo tutte le volte che mi baci e che mi desideri pensi di fare un torto sia a Cedric che a me perché ancora sei innamorata di un uomo che oramai non c'e più"
Storm mi guardava negli occhi e li capii che avevo azzeccato
"A te non importa dei serpeverde o di cosa penseranno la gente e i nostri genitori, tu pensi a cosa penserebbe Cedric se ti potesse vedere"
Ci fu un attimo di silenzio
"E lo capisco Storm"
La baciai in fronte e feci per andarmene quando lei mi fermo da un braccio e disse
"Facciamo un bagno"
Si tolse lentamente i vestiti cosa che mi fece accendere subito come un fiammifero.
La seguii e assieme ci buttammo nell'acqua ghiacciata del lago.
Salimmo in superficie e ci avvicinammo l'una all'altra.
La presi per la vita e lei d'istinto legò le sue gambe ai miei fianchi.
Le toccai i capelli bagnati e la guardai. Di nuovo non riuscii a trattenermi e la baciai, la baciai con tanta foga e passione.
Non avendo più fiato ci staccammo l'una dall'altro ma rimanemmo abbracciati.
"Guarda quanto sono belle le stelle" disse con aria innocente guardando il cielo
"Bellissimo" confermai io
Le guardai il collo e notai la catenina che le avevo regalato impigliata nella spallina del reggiseno.
La tirai fuori e sorrisi.
"La tieni sempre con te?"
"Si" rispose con aria innocente.
La luna illuminava la sua pelle bianca e le sue labbra erano rosse dal freddo e dalla foga su cui mi ci ero buttato.
La ribaciai, ma sta volta piano e dolcemente.
"Attenta Storm Black, che io ti porterò a letto un giorno quando avrai compiuto 16 anni e non scapperai mai più da me"
"Non voglio essere una delle tante Draco"
"Non lo sei Storm, e non lo sarai mai"
La baciai ancora e mi venne un idea a cui non pensai due volte.
"Verrai al ballo con me Storm?"

DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora