CAPITOLO 34 •melodie•

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Draco'a pov
La serata era stata bellissima. Io e Storm avevamo ballato fino allo svenimento, riso tanto, parlato; ci eravamo divertiti molto.
Gli esami erano finiti e di li a pochi giorni saremmo tornati a "casa". Non avevo idea di che cosa mi aspettasse per l'estate.
Io e Storm stavamo ufficialmente assieme e la voce nel giro di poche ore aveva fatto il giro di tutta la scuola. Non mi importava nulla.
Ero felice con lei.
Facemmo le valigie. Era stato un anno d'avvento difficile, per Storm soprattutto. Sapevo che era ancora innamorata di Cedric, la cosa non mi dava fastidio... sapevo che una parte del suo cuore sarebbe sempre appartenuta a lui, e lo capivo.
Misi via le ultime valigie e salutai la mia stanza.
Mi diressi al binario dove vidi Storm. Mi avvicinai e la baciai prima che potesse accorgersi della mia presenza. La sentii sorridere sulle mie labbra e ricambiare il bacio.
"Ciao" disse con un sorrisone
"Ciao" risposi io
"Ti stavo giusto cercando"
"Ah si?" La presi per la vita e la portai più vicino a me
"Si" appoggio le sue mani sul mio petto e mi guardò negli occhi
"...volevo invitarti al mare in italia con me, come l'anno scorso, solo questa voglia ti voglio lì con me hahha"
Sorrisi felice della sua proposta, i miei sarebbero solo stati felici di non avermi tra i piedi a casa.
Erano sempre più sospetti quei due.
Uscivano e non tornavano prima del giorno dopo senza dire dove fossero. Mi chiudevano in camera e dal mio letto sentivo il rumore di gente che entrava e usciva dal nostro salotto.
Sospettavo. E facevo bene.
"Si ovvio che vengo con te"
Le diedi un altro bacio e salii sul treno cercando una carrozza vuota dove potermi mettere con Blaise e i miei amici.
Al prossimo anno Hogwarts.

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Odore di salsedine, vento caldo, un fuoco acceso e la luna alta in cielo.
I giorni erano tutti uguali, ma erano uno più speciale dell'altro.
Passavamo tutto il tempo assieme, senza preoccupazioni e senza dover trovare un pretesto per baciarci.
Avevamo già fatto cose a letto, ma rispettavo la sua decisione di aspettare i 16 anni quindi non insistetti.
Mi andava benissimo così. Avevo già tutto quello che volevo.
Lucia l'avevamo incontrata un paio di volte ma non oso nemmeno avvicinarsi a me.
Apprezzai la cosa.
Stare lì con Storm, soli, era la cosa più bella che potessi mai chiedere.

Storm's pov
Era una mattina come le altre al mare. Aprii gli occhi svegliata da un suono piacevole proveniente dalla sala della musica che avevamo al secondo piano. Guardai nel letto di fianco a me e Draco non c'era.
Feci le scale seguendo da dove provenisse il suono. Riconobbi la melodia: Ludovico Einaudi, nuvole bianche. Draco la ascoltava spesso.
Vidi la porta della stanza della musica semi aperta. Sbirciai dentro e vidi Draco al pianoforte suonare.
Stetti li senza farmi sentire, ascoltando il suo talento che non mi aveva mai rivelato.
Era veramente bravissimo. Le sue dita si appoggiavano sui tasti in modo deciso e efficace.
Sembrava coinvolto, come se in quel momento esistesse solo lui e il suo pianoforte. Nient'altro.
Aspettai li la fine della canzone. Ero come ipnotizzata e non osavo muovermi per paura di far accorgere Draco della mia presenza e di conseguenza farlo smettere.
Quando tolse le sue dita dai tasti per la fine della canzone fece un lungo respiro. Chiuse il pianoforte.
"So che sei lì, dai vieni qua" disse senza nemmeno girarsi a guardarmi.
Entrai titubante e mi sedetti al pianoforte di fianco a lui.
"Mi piace tantissimo, sei veramente bravo" dissi
"Grazie" disse in modo un po' malinconico mettendomi un braccio sulle spalle e avvicinandomi a lui
"Perché non mi hai mai detto che suonavi?"
"Non me l'hai mai chiesto"
Solita risposta alla Malfoy.
"Da quanto lo fai?"
"Da sempre"
"Hai imparato da piccolo?"
"Si, molto piccolo"
"I tuoi ti hanno pagato un insegnante?"
"No era mio padre che mi faceva lezioni"
"Oh, quindi avrai un bel ricordo"
"Non proprio"
"Ah..." dissi con un filo di voce non osando spiaccicare altra parola.
Sapevo che se con Draco superavi un limite del passato iniziava a diventare nervoso e io non volevo questo.
Continuò a raccontarmi di sua spontanea volontà, con il viso serio e la voce sottile
"Lui mi insegnava a suonare solo per farmi imparare lezioni sul modo di essere dei Malfoy..."
stessi in silenzio e aspettai che continuasse
"... avevo quattro anni e tutte le volte che sbagliavo mi dava le bacchettate sulle mani per farmi imparare il dolore e la punizione agli errori..."
iniziai a sentire un nodo in gola
"... se non avevo voglia di suonare mi picchiava, mi lasciava li in quella stanza minuscola a suonare per ore finché le mie dita non facevano tanto male da sentirle in fiamme... mi faceva ripetere per giornate intere le stesse melodie che ancora riecheggiano nella mia mente quando sono solo. Però poi sono diventato bravo e suonare mi piace. Basta che non suono quelle determinare melodie."
Ero in lacrime ma cercavo di non farmi vedere da lui.
Mi abbracciò ancora più forte
"Draco..."
dissi piano, con la voce roca e cercando di trattenere i singhiozzi
"... mi dispiace tanto"
E lo abbracciai ancora più forte.
Ora capivo tante cose.
"Non ti preoccupare Storm, mio padre mi ha reso quello che sono ora... e lo odio per questo, mi fa sempre sentire come se non fossi abbastanza e come se non lo fossi mai stato, non è mai soddisfatto di me"
Alzai i miei occhi lucidi e li incastrai nei suoi che erano di ghiaccio.
Gli sfiorai il viso piano con le dita
"Io so che tu sei abbastanza Draco"

DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora