CAPITOLO 21 《ERRORE》

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Draco's povs
Mi svegliai, ancora un po intontito e elettrizzato dalla sera prima.
Avevamo dormito, solo dormito ed era proprio quella la cosa speciale.
Non mi mossi, sapevo che se l'avessi fatto Storm si sarebbe svegliata mentre io volevo lasciarla dormire ancora un po.
Stavo guardando un muro quando mi ricordai di Lucia.
La sera prima avremmo dovuto cenare tutti assieme ma io e Storm ce ne eravamo del tutto dimenticati.
Allungai il collo cercando di sbirciare oltre la porta mezza aperta e con mio stupore intravidi Lucia seduta sul divano del salotto intenta a leggere un libro.
Mi alzai cercando di non far rumore.
Storm si girò semplicemente dall'altra parte del letto e grughi.
Sorrisi leggermente quardandando il suo viso... ma poi tornai alla realtà.
É sbagliato, non posso.
Sospirai... so cosa state pensando: ha paura delle sue emozioni, ha paura di essere ferito eccetera eccetera.
La verità é che non ho paura delle mie emozioni; il punto é che sono Draco Lucius Malfoy nessun sentimento, nessuna sofferenza.
Continuavo a ripetermelo.
Uscii dalla stanza e appena Lucia mi vide si alzò in piedi infilando un segnalibro di Storm dentro al libro che stava leggendo.
Mi fece un sorriso a 32 denti che io non ricambiai.
"Ciao, come..."
"Come sei entrata?" la interruppi io freddamente
Lei vacillò non aspettandosi questo comportamento.
"Sono entrata ieri sera da una finestra aperta al primo piano... lo facevo sempre quando di notte io e Storm uscivamo a divertirci con i ragazzi"
Rabbrividii ma non lo feci notare
"Sei impazzita per caso? Non puoi entrare in questa casa senza avvisare e per lo più da una finestra! Vattene! Adesso!"
Dissi indicando la porta
Lei sorrise in modo malizioso
"Andiamo Dracuccio" disse avvicinandosi e appoggiando una mano sul mio petto, mano che io presi per un polso al volo e strinsi forte.
Rabbrividii di nuovo al nomignolo che mi aveva dato la ragazza.
"NON entrare mai più qua dentro senza il permesso di Storm sono stato chiaro?!"
Lei annuì, tutto d'un tratto impaurita.
Le lasciai il polso e lei disse
"Però era bello vero? Storm non ti degnava di uno sguardo... solo noi due, avremmo potuto fare sfaville" concluse lei prima di uscire dalla porta.
Sospirai passandomi una mano tra i capelli già disordinati.
Quella Lucia non mi convinceva.

Storm si svegliò abbastanza tardi quella mattina.
Io ero sul divano, cercando di distrarmi leggendo un libro di pozioni quando la vidi uscire dalla camera.
Aveva addosso una mia maglietta grigia che le faceva da vestito con dei calzoni alti fino a sopra le ginocchia.
Sbadigliò mettendosi una mano davanti alla bocca e si sistemò la coda di cavallo ormai sciolta quasi del tutto.
La guardai freddamente, lei sorrise debolmente ma dopo aver visto la mia espressione di ghiaccio si fece più rigida.
"Buongiorno" disse lei
"Buongiorno" dissi io continuando a leggere il libro che avevo davanti cercando di ignorarla
Lei mi guardò storto poi disse
"Hai qualcosa da dire?"
"Perché dovrei?" Dissi io con un ghigno in faccia
"Perché ti conosco, sei Draco Lucius Malfoy... e sei uno stronzo" disse praticamente con disprezzo
Me l'aveva visto fare milioni di volte, usare una ragazza per poi buttarla via come spazzatura.
Era abituata e probabilmente aveva capito che avevo intenzione di farlo anche con lei.
Milioni di parole mi vennero in mente ma dissi soltanto:
"Non mi parlare in questo modo"
Lei fece una risatina nervosa
"É solo questo ciò che sai dire?! Sei uno stronzo... ma ci sono abituata e lo capisco, sei un Malfoy dopotutto no? Sei fatto così" detto questo andò in cucina a far colazione.
"Seguila" mi dissi... ma non lo feci.
Continuai a leggere il mio libro cercando di non pensare a quanto desiderassi di andare da Storm e baciarla e dirle che era tutto uno scherzo... ma non lo era.
Era sbagliato, e io non mi potevo permettere errori.
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Storm's povs
Io e Draco eravamo comodamente sdraiati su due lettini a prendere il sole davanti alla piscina quando sentii dei passi avvicinarsi.
Tra me e lui era tutto come prima, niente emozioni, niente errori; era strano per me. Finalmente avevo capito cosa volevo, ma ciò che volevo era sbagliato.
Alzai lo sguardo e vidi Lucia che stava camminando sul ponticello che dalla spiaggia portava alla nostra piscina.
Chiusi il libro che stavo leggendo e la salutai con un sorriso.
Draco sembrò meno entusiasta di vederla rispetto a me.
"Hey, Lucia! Sei venuta a trovarci"
"Già, mi mancava villa Black... durante l'anno questa casa é così vuota e inabitata"
"Eh lo so ma noi veniamo solo questo mese durante le vacanze estive"
"Già lo so lo so" disse vedendomi ad abbracciare.
Draco si irrigidì appena la ragazza si avvicinò a me.
Lo fulminai con lo sguardo, cosa voleva ora?

Passammo tutta la giornata assieme, ma Draco pareva silenzioso e nervoso. Non capivo il suo comportamento... più tardi gli avrei parlato.
Eravamo in spiaggia quando Lucia propose di uscire con dei suoi amici quella sera.
"Ma certo sarebbe fantastico!" dissi io convinta, ero molto curiosa di conoscere gli amici di Lucia.
Draco non sembrava altrettanto contento infatti rispose solo con un leggero cenno della testa.
La ragazza tornò a casa per prepararsi e avvisare gli amici.
Ci saremmo visti in spiaggia e avremmo fatto una specie di falò.
Appena Lucia era fuori dalla nostra visuale Draco disse:
"Sei sicura di voler conoscere i suoi amici?"
Io risposi senza capire il motivo della domanda e guardandolo male
"Certo... sono molto curiosa, ma cos'hai Draco? Appena c'è Lucia nei paraggi ti irrigidisci"
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, cosa che faceva quando era nervoso o quando cercava di fare il duro ma non rispose.
Io feci l'ennesima risatina nervosa
"Quella ragazza ieri era seduta su di te mio caro... e tu ci godevi alla grande e ora?! Non la segni nemmeno di uno sguardo?!" dissi nervosa
"Tanto tu tratti tutte in questo modo giusto? Pansy, la Greengrass... me." respirai rumorosamente iniziando a scladarmi
"Ieri sera mi baci e mi fai intendere che sono importante per te per poi trattarmi come tratti tutte?! IO NON SONO una di quelle tante che usi, non lo sono e non lo sarò mai sono stata chiara?"
"Chiarissima" disse lui in modo freddo guardandomi negli occhi
"Allora?" dissi nervosa
"Allora cosa?" chiese lui con non-chalance
"Non hai risposto alla mia domanda"
"Ti sei risposta da sola" disse lui
"Voglio sentirlo dire da te" dissi io sfidandolo
Lui fece un ghigno
"Cazzo Storm non mi importa nulla di quella lì"
"E cosa cercavi di fare allora?! La usavi per i tuoi sporchi giochetti per poi trattarla come tratti tutte?''
"No" rispose lui freddo
"E ALLORA COSA STAVI CERCANDO DI FARE?!" urlai io arrabbiata.
"CERCAVO DI FAR INGELOSIRE TE STORM! Ecco l'ho detto sei contenta?! Cercavo di far ingelosire te" disse marcando bene l'ultima frase.
Lo guardai.
Certamente non mi aspettavo una risposta del genere.
Se io dovevo essere una delle tante, perché attirare così tanto l'attenzione del giovane Malfoy?
Lo guardai. Lui mi guardò.
Poi fu questione di attimi.
Ci fiondammo l'uno verso l'altra e azzerammo lo spazio che c'era tra le nostre labbra.
Lo baciai senza importarmi dell'aria che mi mancava.
Lo baciai come se potesse scappare da un momento all'altro.
Lo baciai come se ogni volta fosse la prima.
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Lucia aveva portato moltissimi amici quella sera, tutti quanti maghi.
Molti erano ragazzi, c'erano soltanto due ragazze: Beatrice e Sofia.
Beatrice era molto simile a Lucia: stava fumando una sigaretta, aveva i pantaloncini a mò di mutanda e un trucco spessissimo.
Beatrice pareva più normale, aveva dei pantaloncini fino a metà coscia neri con una canotta grigia.
Portava gli occhiali ma nonostante ciò era comunque una bella ragazza.
Poi c'erano altri 5 ragazzi: Marco, Lorenzo, Davide, Matteo e Dario.
Quest'ultimo sembrava un bravo ragazzo, finché non vidi la sigaretta che aveva in mano.
Erano poco più grandi di noi ma comunque parevano ventenni.
Lucia appena ci vide in lontananza ci salutò con un braccio.
Conoscemmo tutti e iniziammo a parlare animatmente del più e del meno.

Il più carino di tutti era Davide: capelli neri e occhi marroni.
Aveva dei lineamenti perfetti e un fisico altrettanto divino.
Indossava una maglietta con il collo a V nera e dei Jeans grigio scuro.
Gli altri erano carini sì, ma mai come Davide.
Anche lui, come tutti i presenti, era purosangue.
Mi stupii di quante famiglie di maghi italiane fossero purosangue.
Parevano tutti simpatici e carini finché non iniziammo a giocare a "Fai o Dici".
Esso é uguale ad un gioco babbano chiamato "obbligo o verità"
Lucia si dovette buttare in mare, Dario dovette mangiare della sabbia, Matteo dovette baciare con la lingua Beatrice e molte altre cose ancora.
Draco dovette bere un intera bottiglia di Vodka, ma era abituato al whiskey incendiario ed in confronto la Vodka era acqua fresca.
Andava tutto alla grande finché non fu il mio turno.
Lucia mi guardò con un ghigno stampato in faccia e disse
"Fai o dici?"
"Faccio" risposi io prontamente.

DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora