Storm's pov
Aprii gli occhi. Strano per una volta ero riuscita a dormire qualche ora filata senza svegliarmi nel bel mezzo della notte, infreddolita e confusa.
Mi girai sulla schiena e guardai quel soffitto di legno marcio.
Pensai ai miei genitori e al fatto che molto probabilmente sapevano che mi trovavo in questa situazione. Ma stavano zitti, per paura.
La loro figlia, la loro unica figlia imprigionata, e loro fermi a guardare da uno spalto di marmo bianco.
Mi guardai attorno. Non vidi Draco.
Mi alzai di scatto. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
"Draco!" Dissi ad alta voce.
Girai per tutta la cella, nonostante non ci fossero molti posti per nascondersi.
"Draco!!" Alzai ancora la voce.
Il mio cervello iniziò a processare il fatto che il mio Draco non fosse più li.
Nella mia testa... il peggio.
Mi fiondai alle sbarre e iniziai a tirare calci e pugni.
Provai a usare questa rabbia per cercare di uscire di lì. Tutta la tristezza accumulata in questi mesi.
Ma quel luogo era stregato e mi indeboliva.
Ero magra e senza forze. Non sarei mai riuscita a uscire di lì da sola per cercare draco.
Iniziai a gridare sperando che qualcuno, qualche elfo domestico mi dicesse cosa aveva visto. Dove fosse Draco. Mi importava solo di questo in quel momento.
Mi buttai a terra con le lacrime che mi scendevano sulle guance.
Stetti li così per non so quanto tempo finché non sentii dei passi.
Mi alzai di scatto.
La paura iniziò a invadermi. E se lo avessero veramente ucciso e ora fossero venuti a prendere me?
Narcissa. Vidi Narcissa di fronte a me oltre le sbarre.
Smisi di colpo di piangere. Draco era vivo, lo capivo dal suo sguardo.
"Dove è" dissi
"Non te lo posso dire, sono venuta qui solo per dirti che è in salute e che non gli accadrà nulla di male se segue ciò che il signore oscuro gli ha ordinato"
"Imbecille." Dissi senza preoccuparmi di sembrare sgarbata
"...lui morirebbe piuttosto di fare qualcosa per voldemort" a sentirmi dire il suo nome Narcissa tremò per un attimo. Lavorava per lui eppure il suo nome gli faceva paura.
"Hai ragione ragazzina" disse con un sorrisetto che non seppi come interpretare
"...lui morirebbe, ma sicuro non lascerebbe morire te. Rinuncerebbe alla sua anima per lasciarti vivere. Nobile non è così? Il mio Draco" nella sua voce individuai un pizzico di malinconia.
Ma quella donna non era dalla nostra parte. Era anche lei che ha obbligato Draco a farsi marchiare lasciando fare al marito ciò che voleva del loro figlio solo per paura. Paura di essere rinnegata e trattata da spazzatura. Si, perché nelle famiglie di purosangue funzionava ancora come nel medioevo.
Detto questo si giro e se ne andò senza altre spiegazioni.
Di lì a fin quando non rividi il suo viso e i suoi occhi l'ansia fu parte di me. Mi uccise completamente.Draco's pov
Andai diretto alla stazione di King's cross. Non sapevo dove altro andare se non nella mia vera casa.
I prefetti potevano andare e tornare da Hogwarts quando volevano praticamente. Salii sul treno e aspettai partisse.
Pensai a lei. Per tutto il tempo pensai a lei. Speravo che Narcissa le avesse detto che ero ancora vivo, non riuscivo a pensare quanto avesse sofferto se non mi avesse visto e nessuno le avesse più dato notizie di me.
Mi sedetti in uno scompartimento e chiusi la porta a chiave.
Aprii la busta con le istruzioni di Voldemort. La cera lacca nera con il simbolo del marchio non faceva presagire nulla di buono.
La scrittura era bella, lineare. Inchiostro nero su carta molto antica.
Lessi attentamente ciò che il signore oscuro aveva da dirmi.
L'armadio svanitore.
La guerra di Hogwarts.
La morte di Potter.
Questo era il suo piano.
Silente.
Avrei dovuto uccidere silente.
Questo mi spiazzò. Come avrei potuto guardarlo negli occhi e togliergli la vita. Colui che portava avanti la mia casa, Hogwarts. Sarebbe ben presto stata distrutta da quei mostri, per colpa mia. Io avrei dovuto prendere parte a tutto questo.
Per un attimo pensai di fare il doppio gioco. Di andare da Silente e dirgli tutto quanto, ma sapevo che Voldemort aveva tantissimo potere. Non potevo rischiare mi leggesse nel pensiero. La posta in gioco era troppo alta.
La mia posta in gioco era la persona a cui tenevo di più al mondo.
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DON'T LEAVE ME ALONE~ immagina Draco Malfoy
FanficSei una ragazza babbana, capelli neri e lunghi e occhi azzurri come il ghiaccio. Un giorno uno strano avvenimento stravolgerà la tua vita. 《E tutto questo solo per una stramaledettissima lettera》