Il sentimento d'amore, forse i più romantici lo sapranno, è una grande misteriosa tempesta nata dalla chimica del nostro corpo e inevitabilmente connessa alla nostra testa e interiorità. I nostri due innamorati, di chimica ne sanno parecchio, data la loro media di voti liceale, e di psiche ne sanno altrettanto ma nonostante ciò, il loro sentimento restava un completo mistero per entrambi; come se non si capacitassero che fosse successo proprio a loro, di sentirsi talmente al sicuro con un'altra persona, da sentire di appartenerle. Nella famiglia di lei, l'aspirante playmaker degli ASA Miami, è rimasto sempre il benvenuto nonostante l'iniziale difficoltà nascosta di Alejandro, chiara solo a sua moglie Sinuhe, a vedere i due sotto un'ottica diversa da quella di semplici amici. Laurin prese a frequentare più spesso villa Cabello negli ultimi giorni d'Agosto poichè spesso Camila lo invitava per vedere un film o per il pranzo, ma la maggior parte dei pomeriggi il ragazzo raggiungeva la villa con dei programmi ben precisi per poi ritrovarsi ad aiutare la sua ragazza a riordinare la stanza, sempre estremamente in disordine. Laurin non riesce proprio a stare fermo davanti al caos, perciò finiva per perdere un'ora prima di iniziare un film sul letto con la sua ragazza. A furia di veder girare per la stanza, lui, con la sua roba tra le mani lei si scocciava e prendeva ad aiutarlo. Anche oggi il bel ragazzone dai tratti gentili è arrivato in villa con dei dolcetti, salutando il suo ex coach e Sinu, offrendo loro la guantierina, per poi salire in camera di Camila, trovandola scocciata e innervosita, ai piedi del letto a sentire la musica mentre tamburella con un piede a terra, un po' per tenere il ritmo un po' per sfogare la sua stizza.
"Ma mi spieghi come fai? L'abbiamo riordinata ieri!", dice il ragazzo guardandosi attorno stranito, notando un caos indiscutibile. Quasi lo faceva sorridere il modo in cui la sua ragazza non riesce proprio a mantenere l'ordine.
"Ehhhhh, ma che ne so, è come se ci fosse una maledizione!", si difende lei togliendosi le cuffiette, che ha sempre considerato la sua capacità di non saper mantenere ordine, un tratto snervante del suo carattere. Lui nega, paziente e indica l'armadio.
"Ma dai, guarda qui... Ieri sera non siamo nemmeno usciti, perchè mai avresti dovuto mettere sotto sopra l'armadio?", lei guarda l'anta dell'armadio aperta e una pila di circa dieci vestiti gettati alla rinfusa, con le rispettive grucce lasciate per terra, davanti al grande armadio di legno chiaro. Camila sbuffa, innervosita e lancia telefono e cuffiette sul letto, per poi buttarcisi su. Dopo tre secondi immobile, si gira di scatto mettendosi di lato e dando le spalle a Laurin, innervosita dallo sguardo insistente e troppo dolce del suo ragazzo, che si scontrava troppo con la rabbia che aveva lei dentro. Il ragazzo capisce che qualcosa non va, sul suo viso si forma un sorriso calmo e la raggiunge sul letto.
"Hey... Dammi un bacio, non mi saluti oggi?", era ormai abituato ad essere subito salutato con un bel bacio, a stampo se in presenza dei suoi genitori, perciò questa mancanza gli è saltata subito agli occhi.
"No, niente bacio oggi.", la sua voce esce imbronciata, con un tono da bimba. Laurin la trova la ragazza più tenera della Terra quando fa così.
"No? E come mai?", sorride lui stendendosi accanto e baciandole la testa, facendo toccare il suo petto contro la schiena di lei.
"Non mi va.", dice con la voce paffuta di una bimba arrabbiata. Lui ride nel suo orecchio, facendo scivolare la mano sul suo ventre, mentre si avvicina con tutto il corpo a quello di lei, che ancora di spalle viene avvolta da lui, "Che fai, la bambina adesso? Qualcosa ti ha fatto arrabbiare...", constata lui e Camila non risponde, ancora con le sopracciglia crucciate in modo esagerato.
"Te la sei presa perchè ti ho detto che sei disordinata?", prova a trovare spiegazioni lui, al comportamento imbronciato di lei. Laurin sapeva già che la causa del suo umore non era lui, perchè Camila non è tipa da imbronciarsi e tenerti il muso se hai fatto qualcosa che non dovevi. Lei ti salta addosso e ti squarcia a mani e a parole. Perciò qualcosa o qualcuno al di fuori di lui, l'aveva fatta incazzare.
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La figlia del coach || Camren Fanfiction
FanfictionNelle giovani squadre dei licei americani, che siano di basket o di baseball, vige una regola non scritta, una regola infrangibile. Nata così tanti anni fa, da diventare tradizione tramandata fino alle nuove generazioni di giovani atleti. Agli occhi...