Dopo quasi sessanta capitoli insieme, cari lettori, avrete ben capito che tipo di coppia siano, i due innamorati, di certo una coppia perfetta insieme e disfunzionale se separata, e potrei anche raccontarvi lunghi episodi di vita di coppia tra i nostri adorati Laurin e Camila, che hanno visto come protagonista la loro nuova villetta nella periferia di Miami, ma così non farò.
Non vi racconterò di quanto bello fosse per Laurin, tornare a casa dagli allenamenti pomeridiani dopo un'intera giornata al college, aprendo il garage sentendo quel rumore metallico e parcheggiare la sua moto, entrare in cucina e trovare Camila in short e magliettina, intenta a studiare da qualche volumone, con la penna intrappolata tra i denti, i capelli disordinati e le cosce scoperte che lasciano risaltare il suo tono di pelle mulatto.
Non vi racconterò di quanto piacesse a Camila, tornare a casa per le tre del pomeriggio, accendere lo stereo e sistemare un po' casa, prima di rimettersi a studiare dopo la mattinata all'Università, mettendosi i pantaloncini più comodi e corti che avesse, pensando già a quando avrebbe sentito, dal giardino, quel suono metallico del garage, e avrebbe sentito lo sguardo del suo ragazzo bruciare improvvisamente sulle sue gambe.
Non vi racconterò di quante volte, lui cominciava a cucinare, dopo essersi fatto una doccia veloce nel tardo pomeriggio, nella stessa cucina dove lei continuava a studiare, cercando di distrarla di tanto in tanto con qualche bacio sul collo che voleva trasformarsi in altro. Quante volte, la risata di lei è stato un gesto per tenere a bada gli ormoni del suo ragazzo, e quante volte ancora piegava la testa di lato, per lasciarsi baciare sul collo sempre di più, lasciandosi afferrare poi dai fianchi, e finire per farlo contro il tavolo dove dopo mezz'ora avrebbero mangiato.
Non vi racconterò di quante notti passarono nel letto a vedersi qualche serie tv, e quante volte Laurin crollava sfatto. Del resto lui studiava in mattinata e nel pomeriggio si allenava anche, mentre Camila aveva un ritmo molto più calmo. Lui veniva coccolato fino a che Camila avesse forze, prima di addormentarsi. C'erano sere, invece, in cui Laurin sembrava non averne mai abbastanza, e seduceva la cubana dal primo istante in cui metteva piede in casa, fino alle due di notte, e prima di addormentarsi, entrambi avevano raggiunto almeno 5 orgasmi.
Ciò che mi preme raccontarvi, adesso, è di quanto stiano influendo gli studi della giovane cubana sulla sua vita di tutti i giorni, specialmente su quella di coppia. Durante il primo anno di studi, la ragazza studiò senza se e senza ma, portando avanti ogni esame con risultati brillanti, durante il suo secondo anno allargò la sua cerchia di amicizie, iscrivendosi al laboratorio di teatro, e arrivata al terzo anno, frequentò uno psicoterapeuta per mettere ordine nelle sue mancanze affettive. Migliorò, così, il suo rapporto con se stessa e le sue insicurezze, migliorò il suo rapporto con il cibo, slegandosi finalmente da quel senso di colpa ogni qual volta mangiasse di più, e migliorò persino la sua gelosia possessiva. Continua tuttora ad essere tremendamente gelosa del suo uomo, ma non vive più sensazioni di angoscia pressante, pensieri incontrollabili e il terrore di perderlo. Sapeva che Laurin l'amasse più di qualsiasi altra donna, non doveva temere nulla. Certo, fargliela pagare, però, se qualche ragazza le gira attorno più del dovuto, quella era una cosa che cominciò a fare traendone piacere e non sofferenza. Era diventato il suo modo per comunicare a Laurin che magari la sua socialità, con quella determinata ragazza, stava andando un po' troppo oltre.
Ciò che mi preme raccontarvi, inoltre, sono le innumerevoli soddisfazioni che Laurin ha avuto durante i suoi tre anni di College. La sua squadra si qualificò seconda al campionato del primo anno, vinse quello del secondo, e proprio il mese scorso il nostro ragazzo ha concluso la sua ultima partita del College. Perchè dico ultima? Perchè il nostro campione ha fatto richiesta per i New York Knicks, e la squadra di professionisti della grande mela ha accettato la sua domanda. Avrebbe cominciato a giocare da professionista, partendo come riserva ma a lui poco importa. Sarebbe stato a New York, nella squadra dei suoi paladini di quando era piccolino, e la sua donna l'avrebbe seguito. A giorni Camila avrebbe conseguito la sua laurea triennale in psicologia e Laurin avrebbe lasciato il College per cominciare la sua vera e propria carriera nel basket. Verso gli inizi di Settembre, erano già su un aereo diretto a New York City, con il loro appartamento in affitto, offerto dal manager dei NY Knicks per il loro nuovo acquisto in squadra. Alejandro piantò una grana colossale, quando seppe che la sua bambina si sarebbe trasferita addirittura in un'altra città. Sinu cercò di far ragionare suo marito, ci provò persino Mike, non riuscendoci. Laurin non mise bocca, temendo solo di peggiorare la situazione, lasciando che la sua ragazza fronteggiasse suo padre. Sapeva che Camila sarebbe stata l'unica in grado di calmare suo padre.
STAI LEGGENDO
La figlia del coach || Camren Fanfiction
FanfictionNelle giovani squadre dei licei americani, che siano di basket o di baseball, vige una regola non scritta, una regola infrangibile. Nata così tanti anni fa, da diventare tradizione tramandata fino alle nuove generazioni di giovani atleti. Agli occhi...