Era la sesta partita di torneo. I Miami Roar si erano aggiudicati cinque vittorie di fila con un'ultima sconfitta di quest'oggi. Non era una grande perdita, tutto sommato, dato che comunque erano la squadra prima in classifica e avevano tutte le possibilità per vincere le ultime tre partite, vincendo così il torneo in modo schiacciante. Ad ogni partita ci sono degli scrutatori per dei college, Laurin non ne aveva la certezza, ma ad ogni modo ha sempre giocato come ha sempre fatto, indipendentemente dalla vincita o dalla sconfitta. Ovviamente il ragazzo era tornato a vivere a casa sua, stette dal coach per poco più di una settimana. Con suo padre c'era ancora un filo di astio, quello sbaglio di Mike faceva fatica a scendere in gola al capitano, che spese tutti i pomeriggi con sua sorella, chiedendo scusa a Camila della sua assenza. Camila capì, con amore e fierezza, che il suo ragazzo volesse essere presente per sua sorella dopo aver rischiato di perderla, così qualche sera era lei a venire a casa del ragazzo e passare tempo con loro.
Alejandro sembra aver placato la sua furia omicida, aveva fatto cosí tanta pratica in questi ultimi due mesi, da riuscire a fingere di non interessarsi, perché risultare geloso era l'ultima cosa che voleva.
La scuola era tutta nuovamente in palestra, la partita era appena finita e i MR avevano perso la loro prima partita, nonostante ciò i tifosi non perdevano il loro spirito; i giocatori avevano comunque giocato bene ed era stata una bella partita, perciò comunque c'era motivo per festeggiare. I ragazzi, ancora sudati e sfiatati in campo salutano i degni avversari, per poi avvicinarsi alla panchina del coach. Il gruppo di amiche era, come sempre, sui primi spalti vicino alla panchina, separate dalla barriera scorrimano che delineava il campo dagli spalti. Il coach abbracció tutti i ragazzi dicendo loro qualche parola di conforto, per non farli scoraggiare, e quando ebbe finito, i ragazzi si girarono per andare verso gli spogliatoi. Una figura femminile castana, alta quasi quanto Camila, di costituzione snella, scavalcó lo scorrimano, dal lato sinistro degli spalti e corse come una furia verso i ragazzi. Laurin la notó e si aprí in un sorriso smagliante. La ragazza saltó addosso al capitano in un abbraccio a koala, e Camila fece una risata sdegnata, attirando l'attenzione delle sue amiche."Gesú come sei gelosa, Camila!! Sei impossibile!", dice Normani.
"Cosa? Io? Oh no, non sono gelosa."
"Ah no? Allora scolla gli occhi da quei due, se ce la fai.", la sfida Halsey. Camila resta con lo sguardo incollato al suo ragazzo che interagiva con la sconosciuta, non riuscendo a distogliere lo sguardo, temendo di perdersi qualcosa di compromettente.
"Sì, ok sono gelosa.", taglia corto la cubana facendo ridere tutte. Le ragazze sapevano chi fosse quella ragazza, ma restarono in silenzio, sapendo che sarebbe presto arrivata la domanda della loro amica.
"La conoscete? Io non la conosco. Non conosco nessuno in questa cazzo di scuola, questa cosa mi fa incazzare, Cristo! La gente conosce me e io conosco si e no solo voi.", dice con tono alterato e concitato come se stesse per avereuna crisi di nervi.
"Ma che ti cambia conoscere o meno la gente?", chiede Ally.
"Mmmh, sveglia! Se conosco la gente posso regolarmi di conseguenza!", risponde lei come fosse una cosa ovvia.
"E certo, così poi fa stare Laurin a distanza di minimo 3 metri da tutti.", dice Dinah facendo scoppiare tutte a ridere. Camila é troppo presa dall'analizzare la coppia in campo.
"CRISTO mi fa uscire di testa! Chi cazzo è?! Perché quel cretino ci ride insieme cosí tranquillamente?! Perché non ce la presenta! Ha qualcosa da nascondere?! Gli faccio salire i testicoli in gola se ha qualcosa da nascondere."
"Heeeei, metti la prima, tesoro! Cristo, sei sadica!", ride Dinah.
"Sí, me lo dice anche lui.", risponde Camila tranquilla.
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La figlia del coach || Camren Fanfiction
FanfictionNelle giovani squadre dei licei americani, che siano di basket o di baseball, vige una regola non scritta, una regola infrangibile. Nata così tanti anni fa, da diventare tradizione tramandata fino alle nuove generazioni di giovani atleti. Agli occhi...