01. That thing down there

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Analizzando da spettatore, una tipica giornata nella Miami High, si può notare il parcheggio, posto dinanzi al grande edificio a forma di ferro di cavallo, pieno di macchine di professori e di qualche senior che preferisce raggiungere la scuola con la sua auto.

Tra i senior che frenano adesso nel parcheggio sotto il sole cocente di Miami, sulla sua moto italiana, c'è Laurin Jauregui. Lei, o forse dire lui, viene ogni giorno in sella della sua moto Guzzi non per rimorchiare ragazze, come molti dei senior fanno, perchè a lei delle ragazze interessa ben poco. Vive lontano dal liceo, perciò di prendere mezzi ogni mattina non se la sente minimamente, così con l'aiuto di suo padre comprarono una Guzzi v12, direttamente da un convegno in Italia, al quale suo padre Mike doveva partecipare grazie alla sua azienda e al suo impegno per il quale era stato scelto come miglior dipendente dell'anno, meritandosi un viaggio di lavoro in territorio italiano. La moto era nuova di zecca e non appena compì sedici anni, se ne impossessò con tutto il suo amore, essendo grande appassionata di motori, proprio come suo padre. Laurin si reputa una persona particolarmente solare, piena di energie, animata dalla sua passione per il basket e per la scrittura. Ha investito la sua intera vita sul migliorare la sua persona sia caratterialmente che fisicamente; ha trascorso anni in psicoterapia per riuscire a superare il grave lutto di sua madre, che morì di malattia ai suoi dodici anni, si premurava di essere presente per la sua sorella Taylor e il suo fratellino Chris, entrambi più piccoli di 5 anni, la prima, e il secondo di ben 9 anni.

Laurin, un metro e novanta quasi di muscoli ed energie, si slaccia il casco proprio adesso e si passa una mano tra i capelli più neri delle lavagne appena bagnate. I suoi occhi verde-celesti si stringono, feriti dalla forte luce delle otto di mattina. Spegne il rombo della sua Guzzi nera con il sedile e qualche dettaglio sulla carrozzeria, rosso sangue, restando poggiata a terra solo con la sua gamba sinistra.

Chiunque la veda, effettivamente non penserebbe mai al fatto che sia intersex; è visibilmente un maschio adesso, ma io che so qualche segreto di più, posso darvi questa anticipazione giusto per non mandarvi in confusione con i "lei" e i "lui". Come Laurin preferisce farsi chiamare, ancora non lo so, perciò per adesso le daró del femminile.

Il vocio animato della scuola, stagnante ancora nel cortine, ha sempre fatto sentire Laurin a casa, le piaceva stare in mezzo alla gente. Non le piace però primeggiare, non è proprio una tipa sbruffona che pretende la scena tutta per sè. Anzi, Laurin Jauregui è davvero pacata, una bella compagnia, divertente e brillante, ama ascoltare e ha qualche problema con il consolare gli altri, ma sa essere empatica e un silenzioso conforto. Nonostante la sua posizione di capitano e playmaker dei Miami Roar, non è per niente presuntuosa, anzi, alle volte si trova addirittura in un docile imbarazzo quando qualcuno sottolinea con grande ammirazione la sua bravura nel basket.

Ora un ragazzo snello e pallido con dei capelli mossi castani e alto almeno 1.80, raggiunge la motociclista, posandole una mano sulla spalla, facendo girare il volto di Laurin già con un sorriso solare sul volto. È Shawn Mendes, il suo fidato 'ala piccola', che nel basket costruisce lo schema di gioco insieme al playmaker ed è il tiratore a canestro più frequente.

"Hey Brownie!", gracchia Laurin con la sua voce bassa e graffiata, rivolgendo un caldo sorriso al ragazzo. La diverte chiamare il suo migliore amico Brownie invece di Shawnie. Dice sempre che la sua dolcezza e i suoi capelli di un marrone acceso, ricordano un biscotto. La docilità di Shawn è tanta da accettare questo dolce nomignolo dal suo playmaker e amica di infanzia.

"Capitano...", dice Shawn educato, con un saluto vecchio stampo, con una mossa della testa simile ad un piccolo inchino.

Laurin mette il cavalletto alla moto, facendola spostare indietro, con entrambi i suoi piedi piantati per terra. Shawn non si stupisce dell'abbigliamento prettamente nero e sicuramente caldo di Laurin. Conosce il suo capitano dalle elementari, e sa quanto ami il nero, essendo capace di indossarlo persino con 45 gradi all'ombra.

La figlia del coach || Camren FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora