~4~Buono o cattivo?~

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Dopo aver riportato Michael in cella, rimasi nella cabina delle guardie a compilare dei documenti, fino a che arrivò l'ora di pranzo.

Dopo che i detenuti ebbro finito di mangiare, si spostarono tutti all'esterno ed io andai con loro.

Iniziai a girare per il cortile e vidi mio fratello parlare con Sucre, ma decisi di non avvicinarmi a loro, non voglio rovinare il piano e perciò mi accontentai di farli un cenno con la testa, al quale lui ricambiò.

Poi girai ancora un po' ed arrivai davanti a delle gradinate, dove c'era Bagwell che parlava con degli altri detenuti ed uno di loro lo chiamò "T-Bag".

-T-Bag?- Chiesi ridendo.

Lui si girò verso di me ed appena mi vide mi sorrise -Ashley e te da dove arrivi?-

-Dalla stessa porta dalla quale tu sei arrivato-

-Mi piace il tuo sarcasmo- Poi si girò verso gli altri detenuti -Andatevene!- E loro obbedirono.

Rimanemmo solo io e lui.

-Prego, siediti- E mi fece cenno di accomodarmi sulle gradinate affianco a lui.

All'inizio ero un po' dubbiosa, però dopo pensai "Cosa potrà mai succedere di male?" E mi accomodai affianco.

-Allora T-Bag?-

-Si sono proprio io-

-Cos'è un soprannome?-

-Possiamo anche dire che lo sia- E mi sorrise.

-E per cosa sta T-Bag?- Gli chiesi ricambiando il sorriso.

-La "T" sta per Theodore e "Bag" per Bagwell-

-Ah in pratica ti hanno mischiato sia il nome che il cognome-

-Si più o meno, invece te Ashley hai un soprannome?-

-In realtà no e non chiamarmi Ashley, ma Scofield, ti ricordo che sono una guardia-

-Vorrei farlo, ma se ti chiamo Scofield mi sembra di parlare con tuo fratello e la cosa non mi emoziona per niente-

Appena sentii quelle sue parole scoppiai a ridere, poggiandomi alla gradinata ed in un attimo senza neanche accorgermene, vidi la sua mano che teneva la mia.

A quel contatto smisi di ridere ed abbassai lo sguardo sulle nostre mani che erano una sopra l'altra e poi lo rialzai verso di lui che mi stava guardando negli occhi.

-Forse non dovremmo...- Dissi ad abbassa voce, ipnotizzata dai suoi occhi.

-Già, forse, sei libera di togliere la mano, se lo vuoi veramente-

A quelle parole riguardai ancora una volta la sua mano sopra la mia e poi alzai lo sguardo ed oltre a notate lui che continuava a fissarmi, studiando ogni mio movimento, notai che pure la maggior parte dei detenuti e delle guardie ci stavano fissando.

Non posso rovinare il piano d'evasione dei miei fratelli per una mano e perciò mi alzai di scatto dalle gradinate e mi allontanai da lui.

-Non mi aspettavo che la togliessi- Disse mantenendo un aria sempre calma.

-Senti T-Bag, va bene se ti chiamo cosi?-

-Certo che mi va bene-

-Ecco, tu mi stai simpatico ed ho notato che andiamo pure d'accordo, ma non dobbiamo fare queste cose, scusa, ma io ora ho rischiato tantissimo, devo mantenere un atteggiamento professionale, non so se capisci?-

A quelle mie parole si fece più serio e si alzò anche lui dalle gradinate -Si che capisco-

-Oh bene grazie- E tirai un sospiro di sollievo.

ESCAPE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora