Oggi finalmente il mio periodo di sospensione è finito e posso ritornare a lavoro.
Qualsiasi essere umano non sarebbe felice di ritornarci, ma per me quello ora è il posto più vicino ad una casa che io abbia.
Dopo quasi una settimana, nella quale mi sono nascosta in ogni luogo possibile, ho dormito per strada nel freddo, ho rubato dai negozi cibo e acqua per sopravvivere e dopo essere stata perseguitata da Kellerman, finalmente arrivo in un luogo dove mi sento al sicuro, anche se è un carcere penitenziario maschile.
Prima di tornare a lavoro, rubai un deodorante ed un profumo da un supermercato, così almeno da non puzzare ed insospettire chiunque.
Entrai all'interno del penitenziario e feci un lungo sospiro. Mi era proprio mancata quell'aria. Poi andai a timbrare il solito cartellino ed andai direttamente nell'ufficio di Pope che mi stava aspettando con un sorriso sulla faccia.
-Bentornata Signorina Scofield, sono felice di vederla- E mi tese la mano.
Io la presi -Anche io sono felice di vederlo- E non sto scherzando, sono veramente felice di rivederlo.
-Prego si accomodi- E mi fece cenno di sedermi sulla sedia davanti alla sua cattedra -Mi dica, come sta?-
-Alla grande, ho passato due settimane fantastiche- Gli risposi ironicamente, ma lui non colse questa mia ironia e si fece più serio.
-Spero che oltre ad essersi divertita, abbia riflettuto su quello che ha fatto-
-Si che ci ho riflettuto-
-E quindi a che conclusione è giunta?- E si sporse verso di me.
-Che il mio non è stato un atteggiamento professionale e che non succederà più-
Lui sorrise -Perfetto era proprio quello che volevo sentirmi dire e quindi sono più che felice di riammetterla a lavoro- E tirò fuori dal cassetto dei fogli -Deve solo mettere delle firme su questi fogli e poi le posso ridare la divisa-
Presi la penna in mano ed iniziai a firmare.
-Le posso fare una domanda?- Mi chiese lui mentre continuavo a firmare e gli feci cenno di si -Perché fra tutti i detenuti ha baciato proprio Theodore Bagwell?-
Io mi fermai di colpo e sollevai la testa guardandolo -Perché questa domanda?-
-Mi sembra solo strano che si è proprio innamorata di un individuo simile, lui è un pedofilo se non lo sa-
Deglutii e mi sforzai di sorriderli -Lo so, come le ho detto è stato solo uno sbaglio- E ritornai a firmare i fogli -Ok ecco fatto- E glieli diedi.
Lui li presi e li iniziò a sistemare -Ok perfetto, può trovare la sua divisa nella stanza delle guardie-
-Ok grazie mille- E me ne andai.
Entrai nella stanza e vidi la divisa poggiata sul tavolo e la presi ammirandola e me la misi.
Andai davanti allo specchio e mi squadrai tutta, sia davanti che dietro -Certo che con la divisa sono proprio uno schianto, ecco perché i detenuti mi fischiano dietro!- Esclamai, ma una voce dietro di me mi spaventò.
-Si esatto lo sei e loro ti fischiano dietro, perché non vedono una donna da anni-
Mi girai e mi ritrovai davanti Bellick che si avvicinava sorridendo maliziosamente. Devo ammetterlo, Bellick mi è mancato, mi sono mancate le liti quotidiane con lui, ma non mi devo scomporre ora, ricordo che lui è Bellick lo stronzo.
-Non ho chiesto il tuo parere- Gli risposi con aria da dura.
-Però io volevo dirlo- E si andò a sedere sulla sedia -Che hai fatto in questi giorni? Da quanto mi risulta non sei più venuta a trovare i tuoi fratelli-
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ESCAPE FOR LOVE
FanfictionIn questa storia, che si ispira alla serie tv "Prison Break", vivremo il punto di vista di Ashley, una ragazza con un passato abbastanza incasinato ed un futuro peggiore. Suo fratello Lincoln viene condannato alla pena capitale e lei insieme all'alt...