~34~Alexander Mahone~

102 4 0
                                    

-Ho fatto qualcosa?- Gli chiesi fingendomi calma e tranquilla.

-Forse, le dispiace seguirmi in centrale per qualche domanda sugli otto evasi?-

-In realtà mi dispiace- Gli risposi iniziando a picchiettare col dito sulla porta.

Mi si avvicinò togliendosi gli occhiali da sole dal viso -Sembra nervosa, ha qualcosa da nascondere?-

-Per niente, sono limpida come l'acqua, senza segreti- E gli feci un sorriso rassicurante.

-Allora non ha problemi a rispondere a qualche domanda se non ha nulla da nascondere-

Lo guardai per un attimo e poi gli sorrisi -Certo vengo subito, prendo solo la borsa-

Si rimise gli occhiali -Ok allora andiamo-

***

Erano ormai passati 20 minuti, da quando entrai all'interno del commissariato di polizia ed ancora nessuna traccia di quell'agente che mi venne, addirittura, a prendere da casa.

-Ora basta- Sbuffai e mi alzai per andarmene, ma la porta della stanza degli interrogatori, dove mi trovavo, si aprì ed entrò quell'agente.

-Se ne sta già andando?- Mi chiese lui con una cartella in mano.

-Pensavo che vi eravate dimenticati di me- Risposi ironicamente.

-È difficile dimenticarsi della sorella dei due uomini più ricercati degli Stati Uniti- E chiuse la porta -Prego si sieda- E mi indicò la sedia dove stetti seduta per 20 minuti.

Mi andai a sedere -Glielo chiederò gentilmente, mi può per favore dire perché sono qui?-

Ignorò la mia domanda -Lei è Ashley Scofield?-

-Si e lei è Alexander Mahone- Commentai.

-Lei è la sorella di Lincoln Burrows e Michael Scofield?-

-Si-

-Quindi le sapeva del loro piano di evasione-
E mi guardò dritto negli occhi.

Il suo sguardo mi mise in soggezione e non riuscii a mantenere il contatto visivo con lui e distolsi i miei occhi verdi dai suoi occhi azzurri come il ghiaccio -No-

Si andò a sedere sulla sedia di fronte a me -Lei mente-

Lo guardai di nuovo -Non è vero-

-Ashley, sono un agente del FBI, riconosco i bugiardi- Appoggiò quella cartella con dei fogli che aveva in mano sul tavolo.

Mi appoggiai al tavolo -Allora credo che questa volta il suo intuito non funzioni-

Mi guardò per un attimo e poi sorrise -Lei lo sa che se non mi dice tutto quello che hanno in mente i suoi fratelli, la dovrò arrestare per favoreggiamento-

Mi passai una mano tra i capelli -Gliel'ho già detto, non so nulla di questo piano, non so cosa stiano facendo e non so neanche dove stiano andando-

-Se i suoi fratelli non le hanno detto dove vanno, mi sorge il dubbio che l'hanno abbandonata-

Scossi la testa -No, loro non lo farebbero mai-

ESCAPE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora