~44~I soldi di D.B.Cooper~

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Corsi e corsi senza mai fermarmi. Senza mai guardarmi indietro, sperando che nessuno mi veda.

Fortunatamente riuscii a ritornare dagli altri.

-Ragazzi!- Esclamai senza fiato, spaventando tutti i presenti nella stanza.

-Ashley stai bene? E Tweener dov'è?- Mi chiese Michael venendomi incontro.

Scossi la testa -È stato preso-

-Merda!- Esclamò passandosi una mano sulla testa.

T-Bag buttò la pala a terra -Ora quel ragazzino farà la spia-

-Stai zitto pervertito- Gli ordinò C-Note -Ed ora che facciamo Scofield? Io non ritorno dentro. E giuro che se non trovi una soluzione ti faccio passare l'inferno-

-Sì Michelangelo che facciamo, la situazione ci sta sfuggendo di mano, ogni minuto che passa-

Mi guardai intorno notando che mancavano alcuni componenti -Lincoln e Sucre dove sono?-

In quella stanza si stava creando il caos e Michael continuava a non darci risposte, finché alla fine non riuscì a sopportare tutta questa pressione -State tutti zitti!- Urlò e noi ci girammo sorpresi verso di lui.

Andò verso T-Bag, raccogliendo la pala e dandogliela con forza in mano -Te scava e non parlare che di guai ne hai già combinati molti- Si girò verso C-Note -Te invece preoccupati di trovare i soldi- Si girò verso di me, prendendomi per il braccio e portandomi in salotto -Mentre te ora mi dici che è successo-

Presi un lungo respiro e gli raccontai di come, mentre facevamo il pieno all'auto, arrivò la polizia e Tweener si lasciò catturare per farmi scappare.

-Dove sono Lincoln e Sucre?- Chiesi dopo aver finito di raccontarli l'accaduto.

-Lincoln ha sentito alla televisione che LJ è stato rilasciato ed è andato da lui-

Sgranai gli occhi -Ma si farà catturare!-

-Lo so, ma mi ha dato la sua parola che farà molta attenzione-

-Lincoln non riesce a stare fermo neanche un secondo- Dissi ad abbassa voce -Ed invece Sucre?-

-Vieni- E lo seguii davanti all'entrata dove vidi Jeanette ed una poliziotta legate ed imbavagliate ad una sedia.

-Ma che è successo?! E lei chi è?!-

-Questa è sua figlia e fa la poliziotta- Rispose Sucre.

-Ed era necessario tutto questo?-

-Eccome se lo era- Rispose T-Bag, uscendo dal garage.

Mi misi una mano sulla fronte, scuotendo la testa -Fammi indovinare, sei stato te-

-La situazione qua stava degenerando e qualcuno doveva prendere il toro per le corna-

Alzai gli occhi. Una persona così non l'avevo mai vista, ma comunque mi piace per questo.

-Tu torna a scavare- Gli ordinò Michael.

T-Bag indietreggiò e si passò la lingua sulle labbra -Certo che qua non vi hanno insegnato proprio a dire "grazie"-

-Che vuoi fare ora?- Chiesi a Michael, senza togliere gli occhi da T-Bag che ritornava in garage.

Alzò le spalle -Non lo so, ma muoviamoci, prendiamo i soldi e andiamocene-

-Va bene- E tornammo entrambi in garage.

***

Scavammo e scavammo senza mai fermarci e la stanchezza stava cominciando a farsi sentire ed anche l'ansia che la polizia potesse entrare da un momento all'altro.

ESCAPE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora