Passò un giorno da quell'incontro ed ero ancora un po' scossa, continuavo a pensare a quell'uomo ed ancora non riuscivo a credere che era mio padre. Io lui non l'ho mai visto, perché quando se n'è andato, io non ero ancora nata è perciò mi devo fidare delle parole di Lincoln.
Andai a lavoro e dopo aver timbrato il cartellino, aver appoggiato tutte le mie cose e discusso con Bellick, andai al capannone dagli altri componenti del piano che stavano concludendo i lavori.
Aprii la porta ed entrai -Buongiorno ragazzi-
E mi fermai di colpo sorpresa. C'era Michael.-Buongiorno Ashley-
Sorrisi e gli saltai addosso abbracciandolo -Ma quando sei uscito da psichiatria?-
Lui ricambiò l'abbraccio -Ieri sera-
Mi staccai -Ma come?-
Si intromise C-Note -Quello stronzo di Gary ci aveva fregato e si era preso i soldi senza darci la cella-
-Si e per uscire ho mentito a Pope e gli ho detto che era stato Gary a bruciarmi sulla schiena e l'ha licenziato tirandomi fuori da li, giusto in tempo-
Sinceramente non mi dispiaceva affatto di Gary, anzi se l'è meritato -In tempo per cosa?-
Lui tirò fuori un foglio di carta con disegnata l'ala di un angelo e me lo diede.
Guardai quel foglio un po' confusa, girandolo e rigirandolo da entrambi i lati -Che cos'è?-
-È la parte del tatuaggio che è andata bruciata-
Gli ridiedi il foglio -Ma come hai fatto?-
-Avevo un compagno di cella prima di Sucre, il suo nome era Haywire Patoshik ed era cosi ossessionato dal mio tatuaggio che se l'era imparato a memoria e per paura che lo dicesse a qualcuno lo feci mandare in psichiatria con una scusa-
-E quindi era tutto un piano il tuo, ti sei fatto rinchiudere apposta per riuscire a completare il tatuaggio-
Sorrise -Esatto-
Gli diedi uno schiaffo in faccia, lasciando tutti a bocca aperta per quel mio gesto.
Lui si toccò la guancia con la mano -E questo per cos'è?-
-Ti ho visto sdraiato li per terra, sporco del tuo stesso sangue e mi sono preoccupata un sacco per te ed alla fine scopro che è tutto un piano!-
-Mi dispiace-
Ero un sacco arrabbiata con lui, ma vederlo dispiaciuto mi bastava -Lasciamo stare- Ed andai verso la porta aprendola -Vi devo riportare in cella ora-
Loro annuirono e poggiarono gli attrezzi a terra seguendomi.
Mentre li riportavo all'interno del braccio arrivò un pullman.
T-Bag mi si avvicinò -Carne fresca-
Lo guardai confusa -Che cosa?-
-Stanno portando dei nuovi detenuti, questo vuol dire nuovi passatempi-
Alzai gli occhi infastidita -Se ti fa felice-
Lui mi passò davanti fermandomi -Non mi dire che sei gelosa?-
Gli feci un sorriso ironico -Non ho motivo di esserlo-
Lui mi sorrise maliziosamente -Allora non ti dispiacerà se ammiro un po' i nuovi detenuti- E si avvicinò alla recinzione appoggiandosi con le mani.
Dal pullman iniziarono a scendere una decina di nuovi detenuti e vedevo T-Bag che li ammirava sorridendo, come un bambino ammiri i giocattoli da fuori una vetrina, interessato ad averli ad ogni costo.
STAI LEGGENDO
ESCAPE FOR LOVE
Fiksi PenggemarIn questa storia, che si ispira alla serie tv "Prison Break", vivremo il punto di vista di Ashley, una ragazza con un passato abbastanza incasinato ed un futuro peggiore. Suo fratello Lincoln viene condannato alla pena capitale e lei insieme all'alt...