~28~Le mutandine~

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Appena la cella si chiuse e Pope se ne andò con mio fratello, mi avvicinai a Sucre.

-Perché non lo farmi?!- Mi chiese arrabbiato.

-Perché sarebbe troppo rischioso, già per via di quello che è successo con T-Bag, Pope non si fida di me e se ora mi metto a difendere Michael, penserà che non sono adatta a lavorare qui e questa volta mi licenzierà veramente-

Sucre si appoggiò alle sbarre passandosi nervosamente una mano sulla testa.

Mentre lo guardavo fare quel movimento capii che qualcosa lo stava tormentando e mi avvicinai a lui. E gli dissi ad abbassa voce -Sucre che succede?-

Lui si fermò e mi guardò, allontanandosi
-Nulla, lascia stare-

Poggiai le mani sulle sbarre -Da quando sono arrivata qui, non ti ho mai visto nervoso una sola volta, ed ora lo sei, si vede che qualcosa ti tormenta e se c'entra mio fratello voglio saperlo-

Lui mi guardò ancora una volta e poi sbuffò avvicinandosi anche lui alle sbarre -Vogliono mettere la moquette nella nuova sala delle guardie-

Sollevai un sopracciglio perplessa -E quindi?-

-Ma non capisci?!- Esclamò lui stringendo la presa sulle sbarre -Abbiamo scavato lì, c'è un enorme buco all'interno della stanza e se domani mattina verranno gli operai a mettere la moquette, vedranno il buco e addio evasioni-

Mi passai una mano tra i capelli -Ed ora che vuoi fare?-

-Michael doveva uscire questa notte ed andare a coprire il buco, con del cemento, possibile da rompere con un solo colpo-

Mi allontanai dalle sbarre e capii tutto -Cosi il giorno della fuga riuscireste a romperlo e gli operai non lo troveranno-

-Esatto!- Esclamò lui -Ora però Michael è in isolamento e tocca a me usare il condotto dietro il lavandino per andare a coprire il buco-

-Credi di farcela?-

-Non lo so, ma devo farlo per il piano- E si allontanò pure lui dalle sbarre.

Mi guardai intorno -Ora devo andare, se mi vedono parlare così tanto con te si insospettirà qualcuno-

-Ok va bene- Concluse lui e ritornò a sedersi sulla branda.

-Sucre un ultima cosa- Lui si girò -Buona fortuna-

Lui mi sorrise ed io ricambiai il sorriso, per poi girarmi e andarmene.

Non ero totalmente convinta su questo piano, anzi avevo ancora qualche dubbio. E se Sucre viene scoperto che succede? E se trovano il buco invece? Troppe domande mi passavano per la testa, mettendomi pressione.

Andai a sedermi nella cabina delle guardie, iniziando a giocare con un pezzo di stoffa della mia maglia. C'era qualcosa che ancora non mi convinceva in quel piano, ma in fondo Sucre ha ragione, questo è l'unico modo per coprire quel buco. Che la fortuna sia dalla parte di Sucre.

***

Erano le 15 ed io non uscii a controllare i detenuti in cortile, ma bensì rimasi a controllare quelli dentro il braccio.

Stavo nella cabina a guardare i detenuti di sotto come parlavano tra loro, ma la mia attenzione fu attirata da un detenuto in particolare. Era un uomo sui 50, tutto truccato sulla faccia, con i la maglietta legata in un nodo, in modo da scoprire la pancia ed aveva i soliti pantaloni di tutti i detenuti, che però mostravano l'elastico delle mutande rose.

ESCAPE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora