~15~Casa dolce casa~

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Passai l'intera notte a camminare sulle strade e tra i boschi, finché finalmente arrivai a Chicago.

Mannaggia a me che mi sono messa i tacchi ieri per andare a fare una visita in un carcere.

Sentivo i piedi che mi facevano un male cane ed allora mi tolsi le scarpe e le iniziai a portare in mano.

Arrivai in città e mi sembrava di essere una barbona.

-Ed ora dove vado?- Mi chiesi, sicuro Kellerman è a casa mia e perciò li è escluso, l'unico posto che mi viene in mente è da LJ.

Iniziai a camminare tra le strade della città ormai già popolate da un mare di gente, fino a che arrivai davanti a casa di LJ e di Lisa, la mia ex cognata.

Rimasi per un attimo a guardare l'abitazione da fuori, da quando è iniziata questa faccenda dell'evasione, qui non ci sono più stata ed ora in questa mia situazione mi sembra l'unico posto in cui io possa andare.

Bussai alla porta ed ad aprirmi arrivò proprio LJ -Ciao zia come stai?- Mi chiese sorridente, per poi farsi serio dopo aver visto in che condizioni mi trovavo -Zia, ma che ti è successo?!- E mi prese dal braccio facendomi entrare.

-Nulla di cui ti devi preoccupare- E mi fece sedere sul divano -Lisa c'è?-

-No, è uscita poco fa-

-Ok perfetto, ascolta fammi un favore LJ, sai che io ti voglio bene, ma non devi mai dire a tua mamma in che condizioni mi sono appena presentata in casa vostra, chiaro?-

-Ma perché?-

-Perché poi si preoccuperebbe e non voglio che lo faccia-

-Va bene, ma che ti è successo?-

-Nulla, ho fatto dei lavori a casa e perciò devo stare qui da voi per qualche giorno-

Odio mentirli, è il mio unico nipote e lo conosco da quando indossava ancora il pannolino e trattarlo così mi dispiaceva un sacco, ma per la sua sicurezza meglio che non sappia nulla.

-Ascolta hai qualcosa da mangiare?- Gli chiesi alzandomi dal divano.

-Si, ci sono delle uova con bacon, se vuoi mangiale- E si alzò pure lui.

-Certo che le mangio, ho una fame!- Ed andai in cucina.

Presi una forchetta e mi fiondai sulle uova e sul bacon e li iniziai a mangiare direttamente dalla padella.

-Da quanto tempo non mangi?- Mi chiese lui trattenendo una risata.

-Da ieri- Gli risposi a bocca piena.

-Secondo me non ti sei fatta tutto questo solo per dei lavori in casa-

Io lo guardai un attimo e posai la forchetta nella padella -Sai che a me non piace mentire, ed hai ragione, non mi sono conciata così per dei lavori, ma per altro-

-E cosa?-

-Cose che non posso dirti- E ricominciai a mangiare.

-Capisco...- Rispose lui abbassando lo sguardo.

Lo guardai un attimo e poggiai la forchetta
-Ascolta io vorrei dirtelo, ma per la tua sicurezza meglio tenerti fuori da questa storia-

-Si ho capito, ti serve qualcos'altro?-

-No, ora vado a farmi una bella doccia che mi sento sporca-

ESCAPE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora