~16~La rivolta~

130 5 0
                                    

Mi avvicinai di soppiatto al tombino, facendo attenzione che nessuno mi vedesse.

In questo momento sto rischiando un sacco di cose, la prima è quella di essere beccata ed arrestata, la seconda è che se mi vede qualcuno entrare, può scoprire il piano di Michael e la terza, sto entrando all'interno di una prigione fuori controllo, senza guardie, con detenuti che se solo mi vedono non mi immagino cosa potrebbero farmi.

Presi il coraggio ed aprii il tombino e mi abbassai, guardandomi ancora una volta intorno.

Vidi in lontananza Pope che parlava con Bellick ed un altra guardia e poi vidi entrare nel penitenziario delle auto nere a vetro oscurato molto eleganti e dalla paura richiusi il tombino e mi alzai facendo finta di niente.

Le auto si fermarono e vidi scendere un uomo che mi sembrava di averlo già visto da qualche parte ed in effetti era cosi, era il governatore Tancredi.

Mi guardai intorno e vidi tutti che fissavano quelle auto e capii che in quel momento dovevo agire.

Mi riabbassai e aprii il tombino, entrandoci dentro per poi richiuderlo.

Scesi fin sotto e mi ritrovai in una sorta di galleria con sole due direzioni, o destra o sinistra.

-Merda ed ora dove vado?!- Esclamai guardando entrambe le strade -Ok pensa Ashley, non sei Michael e di certo non hai la piantina del penitenziario tatuata su te stessa e quindi vai a logica- E feci un sospiro.

Mi girai verso destra e inizia a camminare nel lungo tunnel ed arrivai ad un altro bivio -Ok, proseguiamo- Ed andai a destra.

Continuai fino a che arrivai davanti ad un altro bivio, ma questa volta non sapevo dove andare e tornare indietro ormai è tardi -Ed ora dove vado?!- Continuai a guardare entrambe le strade ed ad un certo punto sentii un forte boato a sinistra e delle voci che gridavano "Ce l'abbiamo fatta!".

-A questo punto seguo le voci- Dissi e girai a sinistra.

Camminai fino a che arrivai davanti ad un muro con un grosso buco al centro e mi avvicini vedendo dall'altra parte Sucre e Abruzzi che stavano saltando dalla gioia.

Mi misi a ridere -Hey, ma che ci fate qui?!-

Loro si spaventarono e si girarono di scatto verso di me.

-Ah ma sei te Ashley- Esclamò Sucre venendo verso di me ed allargando il buco nel muro, in modo che io potessi passare.

-Che ci fai qui?- Chiese Abruzzi avvicinandosi pure lui.

Inizia ad aiutare Sucre -Sono uscita a fare un giro e mi sono persa, sapete dirmi dove mi trovo?- Gli risposi ironicamente.

-Pensavo che un paio di giorni furi da qui ti avessero cambiata- Continuò lui.

Alzai un sopracciglio -Cambiata in che modo?-

-Che iniziassi a stare più zitta, ed invece mi sembra che dici cose ancor più senza senso-

Io mi misi a ridere, in effetti fa ridere quello che ha appena detto -Ammetto che mi sei mancato-

-Ok fatto- Disse Sucre porgendomi la mano ed aiutandomi a passare dall'altra parte.

-Michael e Lincoln dove sono?-

-Da qualche parte di sopra nel casino- Mi rispose Sucre.

-E voi che ci fate qui?-

-Non vedi, stiamo scavando- Rispose Abruzzi.

-Ma che è successo di sopra?-

-Fa tutto parte del piano di Michael, ci serve più tempo, ed ha disattivato i vari ventilatori, cosi che iniziasse a fare più caldo qui dentro ed i detenuti si ribellassero- Mi rispose Sucre.

ESCAPE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora