Capitolo 28

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JANE'S POV:
Di solito quando si tratta di annunciare una gravidanza si aspetta sempre la fine del primo trimestre, alla fine del quale il rischio di perdere il bambino diminuisce di mese in mese e quindi non si rischia di dare la notizia per poi dover dire a tutti coloro a cui lo si è detto che si è avuto un aborto spontaneo. Però non credo di poter mentire ancora a persone come Laurel ed Alex. Sono alla settima settimana e ogni giorno che passa vedo la pancia crescere lentamente. In una persona così magra come me è un cambiamento evidente, per colpa della malattia non sono mai riuscita a tornare al mio peso normale per cui questa pancetta è qualcosa di strano e impossibile da non notare soprattutto alle persone che mi conoscono.

"Io vado al lavoro, ti chiamo dopo okay?" Harry poggia la fronte sulla mia prima di baciarmi. Mentre continuiamo il nostro bacio, porta una mano sotto la mia canottiera e accarezza il mio ventre ormai non più troppo piatto. Ridacchio per via del solletico che mi provoca quel suo gesto e lentamente mi stacco dalle sue labbra.

"Io credo che mi prenderò una pausa dallo studio e andrò da Alex e Laurel" gli dico mentre gioco con un bottone della sua camicia.

"Glielo vuoi dire?" mi chiede corrugando la fronte.

"Sì, non voglio mentirgli ancora. Tanto stiamo parlando di loro due, non di estranei, ci possiamo fidare" Harry annuisce leggermente alle mie parole mentre si stacca da me e recupera le chiavi di casa dal comò accanto alla porta.

"Ci sentiamo dopo" mi dice accennando un sorriso prima di uscire di casa. Non capisco questa rivalità che c'è tra lui e Alex, c'è sin dalla prima volta che si sono visti e okay, prima era comprensibile perché so che è difficile non farsi strane idee quando si vede che tipo di rapporto stretto abbiamo io e Alex, ma ora che sta con Laurel non vedo che motivo ci sia di essere così ostili l'uno verso l'altro. E comunque è una notizia che prima o poi gli avremmo dato, per cui preferisco dirglielo io prima che lo intuiscano da soli.

Mi dirigo verso lo specchio che è in corridoio e raccolgo i capelli in una coda alta. Non ho un bell'aspetto ma non ho voglia di truccarmi, per cui vado in camera per prendere il maglione che ho lasciato poco fa sul letto. Lo indosso velocemente e mi siedo sul letto per infilarmi gli stivali. Oggi è una giornata abbastanza fredda nonostante sia quasi primavera.

[...]

"E tu che ci fai qui?" mi chiede Laurel sorridendo mentre mi fa cenno di entrare.

"Niente, avevo voglia di vedervi" faccio spallucce entrando in casa e la prima cosa che vedo è Alex in mutande che si stropiccia gli occhi mentre mi viene incontro.

"L'hai sentita? 'avevo voglia di vedervi' " dice Laurel imitandomi mentre ridacchia. "Da quando sei così sdolcinata?"

"Sai per caso se ha un tasto ON/OFF da qualche parte? Di mattina la vorrei spegnere per quanto parla" sbuffa Alex avvolgendomi in un abbraccio. Ridacchio portando la testa nell'incavo del suo collo e allaccio le braccia alla sua vita. Mi è mancato tantissimo nonostante lo abbia visto solo due settimane fa. Indietreggia mentre siamo ancora l'uno attaccato all'altro fino a cadere all'indietro sul divano che si trova in soggiorno. Sento i passi di Laurel dietro di noi e non appena ci vede cadere insieme uno addosso all'altro la sento sbuffare.

"Voi due invece siete troppo appiccicosi quando siete insieme. Potrei essere gelosa" dice facendo finta di mettere il broncio. Ridacchio mentre mi sistemo con la schiena sul divano e con le gambe di lato che si intrecciano con quelle di Alex e vedo lui alzare gli occhi al cielo. Dopodiché le fa cenno di raggiungerci ma lei invece di mettersi accanto a lui, si siede vicino a me e poggia la testa sulla mia spalla.

"Come farei senza di voi" rido al gesto di ripicca di Laurel scuotendo leggermente la testa. Sento Alex ridacchiare guardando la scena e così volto lo sguardo verso di lui.

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