Capitolo 29

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Sto ripassando l'ultimo argomento che mi rimane prima dell'esame di domani quando vengo interrotta dal rumore del cellulare. Lo prendo dalla scrivania e vedo sopra il nome di Lily.

"Ehi Lil, dimmi tutto" rispondo mentre poggio un segnalibro tra le pagine.

"Janey, io e Robin andiamo alla casa in campagna questo weekend e ci stavamo chiedendo se a te ed Harry andasse di venire" chiede e in sottofondo sento una porta chiudersi, probabilmente sarà appena tornata a casa dal lavoro.

"Io domani mattina ho un esame e Harry lavora fino a tardi, ma possiamo venire la sera appena lui torna a casa. In ogni caso glielo chiedo appena lo vedo e ti faccio sapere, okay?" dico mentre prendo dalla busta che ho in grembo una galletta di riso.

"Perfetto, non ti scordare di chiederglielo eh" dice ridacchiando. Alzo gli occhi al cielo e le rispondo un "Sì" prima di attaccare il telefono. E' sempre la solita, non si fida mai di me. Okay, non sono sempre stata una persona troppo affidabile, ma ormai sono cambiata per cui mi dà fastidio che ancora non lo abbia capito. Anche se forse ora come ora sono io il problema visto che la gravidanza mi sta rendendo molto irritabile e anche solo una parola sbagliata mi fa andare su tutte le furie. Al solo pensiero della scenata senza senso che ho fatto ad Harry una settimana fa, mi prenderei a schiaffi da sola. Sono stata veramente ridicola.

Riprendo a studiare e in men che non si dica si fanno le nove di sera. Finalmente ho finito l'ultimo capitolo e credo di essere pronta per l'esame di domani. Ho una fame assurda, perciò mi alzo dalla scrivania e mi dirigo in cucina. Vedo in lontananza un biglietto attaccato al microonde e mi ci avvicino per leggerlo.

'In microonde c'è la cena che ti ho preparato, così so che mangerai qualcosa'

Sorrido leggendo quel messaggio, ha ragione, probabilmente avrei preso un pacchetto di crackers e avrei cenato con quelli. Non mi piace per niente cucinare e se non fosse per lui mangerei solo crackers, pasta e ogni tanto della carne, quest'ultima solo in occasioni eccezionali in cui la voglia di cucinare è più alta del normale. Per cui apro il microonde e mi trovo davanti un piatto con della pasta e del petto di pollo, quelli che per me, visto la quantità di cibo, sarebbero pranzo e cena messi insieme. Richiudo il microonde e lo imposto per riscaldare il piatto. Prendo una tovaglietta dal cassetto sottostante e la stendo sul tavolo. Dopo pochi minuti sento il bip del timer, così prendo il canovaccio per evitare di scottarmi e tiro fuori il piatto. Prendo una forchetta dal cassetto e porto tutto a tavola. Comincio a mangiare e nell'arco di nemmeno dieci minuti ho già finito tutto il piatto. Non ho mai avuto così tanta fame in vita mia, probabilmente sarà per via della gravidanza. Ultimamente non mi riconosco più, sono una persona diversa. Irritabile, con più fame del solito e sempre super stanca. Infatti, a proposito di stanchezza, sono distrutta. Mi alzo, poggio il piatto e la forchetta nel lavello ed esco dalla cucina in direzione del divano del soggiorno. Non appena lo raggiungo mi ci fiondo sopra mettendomi a pancia in su.

HARRY'S POV:
La prima cosa che mi trovo davanti appena entro in casa è Jane che dorme profondamente sul divano coperta da un plaid. Mi affretto a togliermi le scarpe, appendo la giacca sull'appendiabiti e mi insinuo lentamente nel piccolo spazio tra il corpo di Jane e lo schienale del divano. La abbraccio da dietro e le lascio un bacio sulla nuca. Infilo entrambe le mani sotto la canottiera e comincio ad accarezzarle la pancia. Sta crescendo a vista d'occhio ed è diventata la mia ossessione. Amo accarezzarla, è come se fossi più vicino al bambino e gli facessi capire che io ci sono.

"Questa cosa della pancia ti sta sfuggendo di mano" farfuglia Jane mentre si gira verso di me.

"Io sopporto i tuoi scleri 24 ore su 24 per cui il compromesso è questo" ridacchio lasciandole un bacio a stampo. Sorride prima di avvinghiarsi al mio corpo, agganciandosi con le gambe al mio bacino. Nasconde il viso nell'incavo del mio collo e io la stringo a me cingendole la vita.

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