Capitolo 26

206 7 0
                                    

JANE'S POV:
"Jane" sento dire mentre apro lentamente gli occhi. "Porca puttana Jane, tutto okay? Ti porto in ospedale?" dopo pochi secondi metto a fuoco il volto di Harry. E' bianco cadaverico e mi sta tenendo il volto tra le mani.

"Nono, tranquillo, dev'essere stato un calo di pressione" dico cercando di sedermi con la schiena contro la parete. "Prendimi del sale"

"Cosa?" mi guarda con sguardo interrogativo.

"Tu fallo e basta" gli ordino accennando un piccolo sorriso. Si alza da terra e lo vedo prendere il barattolino del sale, inclinandolo per rovesciare sulla mano un po' di contenuto. Dopodiché si avvicina di nuovo a me con il palmo aperto e coperto di sale.
"Ne bastava un pizzico" ridacchio leggermente mentre ne prendo un po' dal suo palmo per poi metterlo sotto la lingua.

"Non capisco" ridacchia anche lui sedendosi accanto a me.

"Serve per alzare la pressione" rido vedendolo ancora confuso. Scrolla le spalle scuotendo la testa e si porta le ginocchia al petto.

"Non si può mai stare tranquilli con te" dice appoggiando la testa al muro e rivolgendo lo sguardo verso di me.

"Lo so" sospiro continuando a guardare davanti a me. "Comunque non ce l'ho con te" dico facendo riferimento all'affermazione che ha fatto prima del mio mancamento. "Ce l'ho con me stessa perché non riesco a farmene una ragione. Lo so che con gli altri mi vedi diversa rispetto a quando siamo da soli, ed è perché con gli altri fingo, ma con te non ci riesco" affermo girando la testa verso di lui. "E so anche di essere stata molto egoista perché in tutto ciò non so nemmeno quale sia il tuo pensiero riguardo la gravidanza" i nostri sguardi si connettono e rimaniamo persi l'uno nell'altro per un tempo che sembra infinito.

"Sono confuso almeno quanto te. Se fosse successo con un'altra, banalmente anche con una Samantha, probabilmente avrei dato di matto. Un figlio è un impegno importante e non può essere fatto con spensieratezza. Però ci sei tu qui con me e quindi è tutto diverso" mette una mano sulla mia guancia accarezzandola lentamente e mi viene spontaneo chiudere gli occhi a quel contatto. Non appena ricomincia a parlare li riapro "Però se avere un bambino significa mettere in pericolo la tua salute, allora forse non è il caso. E con questo non dico che non mi piacerebbe, perché sinceramente avere una mini te che corre per casa sarebbe bellissimo, ma se è pericoloso per la tua salute non voglio correre questo rischio."

"Ti amo tanto lo sai vero?" dico sorridendo e portando anche io una mano sulla sua guancia. "Ed è per questo che la tua gelosia mi sembra estremamente ridicola. Io non voglio nessun altro se non te. Un'altra persona sarebbe scappata a gambe levate da un bel pezzo" ridacchio accarezzandogli la guancia con il pollice. Entrambi avviciniamo i nostri visi fino a che le nostre labbra si sfiorano.

"E comunque ti amo tanto anche io" sussurra prima di baciarmi.
"Sai di sale" afferma tra un bacio e l'altro. Rido sulle sue labbra e mi sporgo su di lui facendolo sdraiare sul pavimento. Porto le ginocchia ai lati del suo bacino e mi sfilo velocemente la maglietta e vedo lui fare lo stesso.

"Sei sicura sia una buona idea dopo quello che è appena successo?" mi chiede con il fiato corto riferendosi al piccolo svenimento di poco fa.

"Shh" sussurro tornando sulle sue labbra e slacciandogli i jeans.

HARRY'S POV:
"Comunque sta meglio a te" le dico coprendo la padella con un coperchio prima di girarmi verso di lei. Fa una piroetta su se stessa ridendo e la camicia svolazza per i suoi movimenti.

"Lo so" ammicca appena finisce la piroetta. "E tu stai meglio senza" afferma avvicinandosi a me per poi cominciare a disegnare delle linee immaginarie sui miei pettorali.

My medicineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora