INIZIAMO.

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Valeria tornò a Napoli, ma questa volta in compagnia della sua famiglia. Un evento del genere non poteva assolutamente essere affrontato da sola, aveva bisogno del loro sostegno e della loro forza per reggere tutta quella tensione.
C'erano davvero tutti, Antonio, Ciccio, Angela e tutti i loro amici; c'erano persino i suoi colleghi, le sue amiche... Tutte le persone a lei care e fidate.
Era una giornata grigia e cupa, proprio come il cuore di Valeria.
" È tutta colpa mia." continuava a dire fra sé e sé.
Giunti a casa di Giovanna e Saverio, lui era lì: era elegantissimo come al solito, aveva l'aria di essere in pace e sereno.
A Valeria venne in mente il primo giorno in cui lo vide bene in faccia: com'era bello, aveva una voce rasserenante e un profumo davvero buono.
Giovanna e Saverio l'abbracciarono, l'avevano sempre adorata e trattata come se fosse la figlia femmina che non erano mai riusciti ad avere:
<< Tesoro, facciamoci forza, non è colpa tua... Dobbiamo essere tutti forti e uniti! Ti vogliamo bene! >> disse Giovanna, prendendo il viso di Valeria fra le mani, bagnato per via delle lacrime.

Ma prima di giungere qui, bisogna partire dall'inizio, a quel giorno in cui Valeria arrivò a Napoli per la prima volta...

L'infermiera. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora