17.

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Ecco il momento più tragico delle partenze.

Logan sta mettendo la sua valigia in macchina, mentre noi aspettiamo tutti il suo saluto.

"James, ci vediamo presto!"Logan abbraccia il fratello "Tieni d'occhio Joyce e non farle fare cazzate!"

Saluta mamma, i suoi amici e suo padre, poi tocca a me.

Penso sia più difficile per me che per lui.

"Non fare cazzate Joyce! Sempre a testa alta!"mi abbraccia e ricambio.

Mi stringe forte.

"Ti aspetto tra un mese Logan! Non mi deludere!"

Logan entra in macchina e va via.

Mi mancheranno i suoi baci, i suoi abbracci, le sue braccia intorno al mio corpo, il fiato caldo sul collo, e quei ricci insopportabili.

"Andiamo a mangiare un pizza?"mi domanda Steve. Annuisco e poi vado via con lui e Reed mentre raggiungiamo Kate.

Prendiamo posto in un tavolo esterno della pizzeria.

Loro scherzano e ridono.

Io sto morendo dentro.

"Perché sei così triste? Logan ha detto che torna!"mi dice Kate.

"Raga, vi posso confessare una cosa? Però non dovete dirlo a nessuno!"dico intromettendomi nelle loro conversazioni.

Tutti promettono.

"Io e Logan stiamo insieme!"dico.

Non sembrano sorpresi.

"Jo, sapevamo tutto! C'è l'ha detto lui un paio di giorni fa! Ci ha raccomandati di non lasciarti mai sola!"dice Kate.

Scoppio a ridere.

E io che pensavo mi potessero giudicare.

"Chi altro lo sa?"domando.

"James!"dice Steve. Annuisco ridendo.

"Sono molto più sollevata ora! Non so perché!"

****

Mancano cinque giorni al mio diciotto anni.

Io e Logan ci siamo sentiti fino ad avanti ieri.

L'ansia che ho questi giorni è il triplo della somma di tutta quella che ho avuto fino ad ora.

E come se non bastasse si è aggiunta mamma che vuole dirmi una cosa.

Stiamo scegliendo l'abito per quella sera. Ho scelto vari abiti, gli ho portati a casa e ora sto decidendo quello definitivo.

La festa è a tema blu e argento, quindi di conseguenza anche il vestito lo deve essere.

"Jo, io non so se dirtelo o meno! Ho paura della tua reazione!"fa lei su e giù per la stanza.

"Me lo dici e basta!"dico.

"Non so come dirtelo!"

"Se sei incinta, puoi dirmelo! Sono contenta per te!"dico sorridendo e contenendo il battito accelerato del cuore.

"Magari Joyce! Si tratta di Henry!"si siede accanto a me.

"Di Henry?"rido sollevata.

Mia madre mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Scusa mamma, ma pensavo fosse qualcosa di più importante! Scusa il termine, ma non me ne può fottere di meno!"rido e mi alzo dal davanzale.

"Jocelyn Garcia, Henry è tuo padre!"esclama mia madre con voce autoritaria.

UN ALTRO TRAMONTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora