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La porta di camera mia si apre rivelando la figura di Kate.

"Ciao!"mi viene in contro correndo e mi abbraccia.

"Ehi Kate!"sorrido.

"Tutto bene?"mi domanda.

"Per niente! Logan non mi risponde e come se non bastasse..."

Distolgo lo sguardo.

Non posso già spifferarlo ai quattro venti.

"Come se non bastasse?"Entra anche James in camera mia, chiudendo la porta.

"Niente. Lasciate stare."

Dopo attimi di silenzio e di testate sul cuscino, Kate si decide a parlare.

"Devi farti un'altra vita. Joyce, non vieni neanche più a scuola. Non buttare tutto all'aria per Logan!"dice Kate.

"Ha ragione Kate..."dice James.

Scuoto la testa.

"Ragazzi, non posso... È impossibile che io torni a scuola... È impossibile che io dimentichi Logan... È impossibile per me cominciare una nuova vita. È mio marito."dico gestiscolando.

"Hai diciotto anni Jo, non quaranta. Per tutti è possibile cominciare una nuova vita... Io ad esempio, ero fidanzata con Steve, e poi guardami, mi sono ritrovata a stare con James!"dice Kate.

Sorrido.

"Kate, per te è tutto così facile. C'è di mezzo Belle, che ormai pensa che noi siamo i suoi genitori e poi..."

"La finisci di parlare a mezzi termini?"urla James.

"James, sono incinta!"alzo la voce "aspetto un bambino da Logan!"

James e Kate si guardano negli occhi senza fiatare.

"Un bambino?"balbetta Kate.

James si prende la testa tra le mani e si strofina gli occhi sospirando.

Annuisco.

"Un bambino, tuo e di...?"Kate balbetta ancora.

"Sì, Kate. Cosa non capisci di 'io e Logan avremo un bambino'"? Sbotta James.

Increspo le sopracciglia.

"Perché reagisci così? Dopotutto non dovrai crescerlo tu!"sbotto.

"Una precauzione no?"dice lui.

"James... ma se sei stato tu a dire a Belle che ora aspettavate solo un fratellino!!"le lacrime rischiano di inondare le mie guance.

"Allora mi stai dicendo che avete procreato perché l'ho detto io?!"James si arrabbia.

Non pensavo avrebbe reagito così male.

"La notte del mio compleanno, Logan mi chiese di avere un bambino con lui, e io gli dissi di si... Non capisco perché ora ti arrabbi così tanto, James! Dopo tutto, è lui che si deve interessare, non tu!"alzo anche io la voce ormai tra i singhiozzi.

James si calma.

"Scusami! Hai ragione. Sono stato uno stupido. Non dovevo arrabbiarmi così con te. È con lui che mi dovrei arrabbiare!"James viene ad abbracciarmi.

Singhiozzo contro la sua spalla. Anche gli occhi di James sono umidi.

Vedo Kate andare su e giù per la stanza nervosa. La vedo asciugarsi gli occhi e sospirare.

"James, io penso che è nostro dovere informarla su ciò che è successo a..."inizia Kate, ma James la blocca.

"Non esiste! Mia cugina non deve sapere niente su ciò che è successo a Joyce!"vedo Kate guardare male James.

UN ALTRO TRAMONTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora