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Stamattina non ho seguito il consiglio di Kevin. La scuola non è ancora cominciata e voglio godermi questi giorni al massimo.

Il sole filtra nella mia stanza, e da l'impressione di quelle case al mare.

Appena mi alzo dal letto, qualcuno bussa alla porta e mi affretto ad aprire.

"Ciao Jo!"saltella il piccolo nano.

"Ciao Manu!"esclamo dalla gioia prendendo in braccio mio cugino.

Manuel è il figlio di zio Esteban, ha cinque anni, ed ha i capelli scuri e gli occhi chiari, il sogno di ogni ragazza in poche parole.

Gli bacio le guance e poi comincio a fargli il solletico.

Le risate di mio cugino hanno sempre avuto un effetto terapeutico su di me. Posso pure essere la ragazza più depressa e malinconica del mondo, ma solo ascoltando le risate di Manuel, io torno ad essere raggiante.

Non ci poteva essere risveglio migliore!

"Posso giocare al tuo computer?"mi sussurra all'orecchio.

"Dopo facciamo un giochino insieme, ora però il mio computer non lo puoi toccare, perché è rotto!"dico cercando di essere più credibile possibile.

Nel mio computer ci sono troppe cose private, e sapendo che in questa stanza potrebbero entrare da un momento all'altro James e Logan, non mi fa stare proprio serena e tranquilla.

"Uffa però! Il tuo computer è sempre rotto, mai che lo fai aggiustare!"Manuel mette il broncio.

Lo metto giù e man mano che gli riempio la testa di tante sciocchezze, scendiamo giù.

Salto in braccio a mio zio che non vedevo da un paio di mesi. Mio zio mi stringe forte.

"Ciao piccola!"mi stringe.

"Ciao zio!"gli stampo un bacio sulla guancia e poi torno giù.

Faccio un pò di colazione in compagnia di zio e Manuel e poi torno in camera per lavarmi e vestirmi.

Dalla stanza affianco, si sentono rumori frastornali. Sbatto la mano contro il muro in comune con la stanza di Logan, dove suonano a tutto volume i LITFIBA con Regina di cuori, un gruppo numerosissimo di cui fa parte il cantante Piero Pelù.

Per un attimo Logan sembra ascoltarmi, ma dopo neanche un minuto, cambia canzone e alza ancora di più il volume.

Batto più forte la mano sul muro, ma questa volta accompagnato da un mio urlo.

"LOGAAAAN!"

Lui non vuole ascoltarmi e decide di non darmi retta e continuare a fare ciò da lui cominciato, cioè rompere le palle a noi.

Vado a farmi la doccia e poi mi vesto con uno short e una canotta bianca infilata nei pantaloni.

Piastro i capelli anche se sto morendo di caldo e poi mi trucco leggermente.

Quando esco dal bagno, non solo si sente Logan cantare a squarciagola canzoni di cui non capisco niente, ma si è messo anche James con la musica classica.

Preferisco di gran lunga le canzoni che sta sentendo Logan a quelle di James.

Scendo giù.

"Zio, ma mamma e Kevin?!" Domando.

"Sono andati a prenotare tutto per il loro matrimonio!" Dice lui giocando con suo figlio.

Fanno naso naso, mio zio gli fa il solletico. Rimango bloccata a guardare quanta tenerezza emanano e come si sia trasformata la casa in poche ore.

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