Siamo tornati a casa.
Logan non mi ha baciata come io mi aspettavo. Sono stata io a baciarlo.
Come si dice? Se Maometto non va dalla montagna, è la montagna che va da Maometto.
Logan non ha ricambiato il bacio.
Per l'ennesima volta, il mio cuore si è frantumato.
Il due di picche è arrivato.
E cosa ho fatto? Gli ho chiesto scusa e poi siamo tornati a casa in silenzio. Nessuno dei due ha più parlato da quel momento.
Quando siamo tornati a casa, ci siamo resi conto che James non era ancora rientrato.
Mi sono chiusa in bagno, mi sono struccata, ho messo il pigiama e sono tornata in camera mia rimurgindando su quanto io possa essere stata una stupida al solo pensiero di poter piacere a Logan.
Una come me, con Logan?
Come se non bastasse, durante il tragitto, mi sono dovuta sorbire gli struduli di Ilary che parlava al cellulare con Logan.
Sono le tre di notte, e ancora non sono riuscita a chiudere occhio.
Mi giro e mi rigiro nelle coperte con la speranza che i miei pensieri riescano a trovare la pace.
Guardo fuori dalla finestra.
Il cielo è pieno di stelle luminose.
Mi alzo dal letto e mi siedo sul davanzale con una coperta addosso per tenermi calda.
Chissà se almeno il desiderio delle stelle si è avverato.
Mamma mi ha raccontato sin da piccola, che le stelle prima di diventarne una, esprimevano un desiderio, e quando questo si avverava, lasciavano il mondo terreno per diventare stelle grandi e luminose.
A dir la verità, non ci ho mai creduto. Però pur di tenerla contenta, le facevo credere di essere stupita.
"Possiamo parlare?"giro la testa di scatto e trovo Logan sulla soglia della porta.
Abbasso lo sguardo e annuisco.
Lui entra, chiude la porta alle sue spalle e accende la bajour sul comodino.
"Scusa per prima!"dice sedendosi difronte a me.
"Te le ho già fatte io le scuse. Non c'era bisogno che me le facessi tu, visto che ho sbagliato io..." dico convincendomi di aver fatto un errore. Anche se è quello più bello della mia vita.
"Prima, Ilary, mi ha chiesto perché io ho preferito te a lei... ma io non le ho risposto."dice lui strofinando le mani sui pantaloni.
"Tu non ti preoccupare, che la so io la risposta!"dico innervosendomi.
"È quale è questa famosa risposta?" Mi scimmiotta.
Lo fulmino con lo sguardo.
"Uno come te, le può solo illudere le ragazze. Una come me, può solo sognare di stare al tuo fianco..." parto agguerrita, ma poi mi placo "guardati e guardami! Un ragazzo bello come te, non potrà mai scegliere di amare e stare al fianco di una ragazza brutta, bassa e acida come me!"conto sulle dita della mano.
Logan alza lo sguardo su di me e scoppia a ridere.
"Jo, ma che stai dicendo?" Sì alza e va su e giù per la stanza "quello che illude le persone sarei io?"
Annuisco.
"Mi giri intorno tutti i giorni in mutande, o con i miei vestiti, e poi sarei io quello che illude le ragazze??"Ride.
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UN ALTRO TRAMONTO
RomanceJocelyn, 17 enne con un forte passato alle spalle. L'abbandono del padre quando la mamma era incinta, la mamma non molto grande. Infatti quando rimase incinta di Joyce aveva solo quindici anni. Logan, 23 enne menefreghista che usa le ragazze solo p...