22 Marzo 21:21
Dodicesimo giorno. Sapete cosa amo dei nonni, delle persone appena conosciute, del tempo vuoto? Le storie. Io non ero il classico ragazzo che prima di andare a dormire si faceva raccontare la storia dalla mamma, quello per me resta uno stereotipo, io ero più il ragazzo che le raccontava: quando veniva mia cugina a casa (e mia cugina ha 4 anni più di me) prima di andare a dormire ci raccontavamo le storie, e penso che lei le raccontasse giusto perché ero più piccolo e non voleva deludermi (anche se si divertiva), e mi ricordo che una volta è lei che si è addormentata mentre io raccontavo. Insomma sono sempre stato un gran cantastorie. La mia grande fortuna è stata avere sempre una fervida immaginazione, allenata e sviluppata dalle modifiche che apportavo a storie già create, da cui acquisivo poi lessico e cultura per sviluppare le mie storie, uniche e personali. Questa mia caratteristica si può sintetizzare nel mio approccio al disegno: se infatti devo iniziare un disegno da zero, state sicuri che farà cagare, ma se devo ricopiare un disegno potrebbe anche venirmi qualcosa di carino. La modifica di storie create da altri mi ha portato poi ad avere gli strumenti necessari per creare le mie da zero, gli stessi strumenti che mi hanno anche reso abile nel mentire (sia chiaro a me non piace mentire, ma so di essere bravo a farlo). Avvolte io e un mio amico a scuola ci divertiamo a metterci alla prova: entrambi non ascoltiamo durante la lezione quando ad un certo punto uno dei due pronuncia il fatidico ordine di leccare il culo al professore. Da lì parte una vera e propria arte per cui, dalle ultime parole pronunciate dalla prof, bisogna creare e stilizzare un intervento per cui si è sembrati attenti durante tutta la durata della lezione. Io sono il più bravo, e spesso il mio amico scherza con me rinfacciandomi appunto quanto io faccia schifo nell'esserlo. Mi mancano ste stronzate. Le storie però non sono semplice fantasia ma sono un mix di ingegno, studio, lingua, inventiva, dolore, fatica, bellezza, espressione, che le hanno portate ad essere il mezzo per cui l'essere umano narra la sua evoluzione, la sua vita, tutto ciò che lo riguarda, dalle cose più rilevanti a quelle di meno importanza. La cosa che più amo delle storie è la loro moltitudine, la loro varietà di genere, ce n'è sempre una per ogni occasione e per ogni messaggio che volete raggiungere. Immaginate che voi ci stiate provando con una ragazza, a seconda di quello che volete fare sfodererete una storia diversa: se volete farla ridere, racconterete di quella volta che avete spiegato come usare un asciugacapelli ad uomo che quando avete alzato gli occhi avete visto essere pelato (mi è successo davvero, in piscina, ed è un mio grande classico); se volete impressionarla, racconterete di quella volta che sul vostro motorino avete portato una papera (pure questa mi è successa davvero e sì, è difficile da spiegare se non mi conoscete davvero); se volete intenerirla, invece, racconterete di quella volta che avete visto i cuccioli appena partoriti dalla vostra Labrador (questa, che è la cosa più normale, non mi è successa davvero). Insomma c'è sempre una storia, ognuna diversa, unica di per se ma in comune ad altre per il suo genere, ognuna pronta per essere raccontata o tenuta per se come un personale ricordo. Invito tutti voi in questo periodo a raccontare o a farvi raccontare storie, di qualsiasi genere, è un bel modo per passare il tempo. Prima di salutarvi ragazzi, dato che la mia giornata non ha nulla per cui merita di essere narrata, volevo ringraziarvi per l'enorme supporto che ci ha permessi di arrivare primi su tutti i libri che presentano il tag sul coronavirus (primo su 199), grazie tante. Noi ci vediamo domani con una prossima storia, bella boys
P.S: ditemi se vi farebbe piacere la storia della papera, fidatevi che merita
Fine giorno 12
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Diario di uno in quarantena
Short StoryQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo