21:29 2 Aprile
Ventitreesimo giorno. Ok qualche giorno fa vi ho accennato al problema dei miei capelli, che stanno lentamente degenerando in un massa informe di cuoio capelluto: ebbene oggi mi sono fatto il codino. È la prima volta che mi sono cimentato in questa cosa e, oltre al fatto che sembravo un samurai dato che indossavo una vestaglia simile ad un kimono giapponese, non capisco come le ragazze riescano a farlo tutti i giorni, ceh fa malissimo cazzo. Ecco perché mi ritrovo a scrivere accompagnato dal mal di testa, dato dal codino e probabilmente dalle troppe ore trascorse davanti ad uno schermo, ma questa è la vita e devo resistere, dato che domani ci sarà un nuovo evento che sconvolgerà la mia vita in quarantena. Come i più informati sicuramente sapranno, domani sarà disponibile la quarta stagione della casa di carta, su Netflix, e sinceramente più che un semplice rilascio di una stagione, vedo tutto ciò come un lancio di una succulenta bistecca di intrattenimento nei denti di un leone tenuto a stecchetto dalla noia, o una cosa del genere. Ad ogni modo, verso l'ora di pranzo ho visto, come di routine, il telegiornale e una notizia in particolare mi ha davvero scioccato: mentre scorrevano le varie notizie su come altri paesi stiano affrontando la pandemia, è saltato all'occhio di tutti il presidente delle Filippine se non erro, che ha dato ordine al corpo di polizia di sparare a chiunque non si attenga alle norme di contenimento. Io capisco che tu sia incazzato, che anche tu voglia uscire di casa il prima possibile e che magari alcune persone non rispettano le tue regole, ma non credo sia questo un valido motivo per sparargli. Ho pensato e riflettuto su questa sua scelta, in cui appare evidente il regime di dittatura che opera nel suo stato, ed immaginato ad esempio un uomo, che sta andando a fare la spesa e che viene fermato da degli agenti: lui ha l'auto certificazione e tutto ma gli agenti, vedendo molte persone che cercano di ingannarli, non credono al presunto uomo e così, per mancanza di fede, gli ficcano una pallottola in testa. Spero vivamente che la situazione non sia questa anche perché non vivo nelle Filippine, e magari vi sono degli emendamenti che ordinano di sparare solo in caso estremi e che sono stati generalizzati dal telegiornale italiano. Un'altra notizia di cui oggi si è parlato, riguarda le persone autistiche coinvolte in questa situazione, a cui è necessario uscire per non scombussolare il loro equilibrio di routine dato che questo è responsabile in modo determinante nell'umore e nei comportamenti di queste persone. Ciò mi ha fatto riflettere sulla fortuna che ho io, che posso rendermi conto e posso godere di un punto di vista limpido, trasparente, senza alcun tipo di disturbo, e posso vivere questa situazione in un modo molto più facile rispetto a chi invece ha una visione confusa e oscurata. Anche in questo senso la quarantena può aiutarci a ridare valore a ciò che credevamo scontato. Detto questo ragazzi, per oggi ci salutiamo, se avete prenotato delle vacane nelle Filippine vi consiglio di annullarle a meno che non siate degli aspiranti suicidi. Ci sentiamo domani, bella boys
Fine giorno 23
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Diario di uno in quarantena
Kısa HikayeQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo