6 Aprile 22:02
Ventisettesimo giorno. E per voi? Cos'è l'essenziale? Cosa è tutto ciò di cui avete bisogno per stare bene, il famoso minimo indispensabile? A caccia di qualcosa di cui parlarvi mi sono posto questa fatidica domanda, e dargli una risposta non è così semplice. Si dia il caso infatti, che non si intende l'essenziale per sopravvivere: ma per vivere. Di cosa mi potrei liberare? E di cosa no? Per trovare una risposta sono partito dall'analisi della mia routine: sveglia, colazione, motorino, scuola, amici, pranzo, play, studio/uscire (a seconda del giorno), palestra, cena, play, videochiamate o chat. In parole molto semplici questa è la mia routine solitamente. Iniziamo ad escludere ciò che non ritengo strettamente necessario, come ad esempio la colazione, dato che la faccio per minor parte delle volte (solo quando non vado a scuola), mentre lasciamo pranzo e cena. In ordine vi è il motorino, al quale potrei rinunciare anche se a malincuore, seguita dalla scuola che per me è essenziale diciamo fino al liceo, il resto si può anche tralasciare. La famiglia ovviamente è essenziale, come una ristretta cerchia di amici che comprende quelli più importanti che ci sono ora e ci sono sempre stati, e privarmi degli altri sarebbe comunque una "botta" pesante per me essendo un tipo molto socievole e che si affeziona subito alle persone. Seguendo la lista si arriva alla la play, a cui rinuncerei a malincuore, dato che sono un video giocatore da quando ero piccolo, e date le mille avventure vissute tramite i videogiochi mi sono affezionato a questo mondo. Abbiamo poi l'uscire, dato che lo studio lo comprendo con la scuola, e questo è un bel dilemma perché, anche se vorrei tantissimo, in questo periodo mi rendo conto che non è del tutto essenziale, ma siccome mi conosco so che dopo un po' esploderei e quindi direi che è essenziale almeno un'uscita al mese. La palestra è un'attività a cui mi sono subito affezionato, e con cui ho avuto modo di interagire con me stesso e con altre persone, ma sono stato bene senza praticarla per tanti anni e quindi non la ritengo una cosa essenziale. La chat, anche se mi tiene in contatto con i miei amici, è un mondo in cui io in realtà non mi sono mai sentito me stesso completamente e quindi non la ritengo essenziale al contrario di videochiamate e chiamate, che permettono un contatto più diretto della chat con le persone a cui voglio bene. Quindi, ricapitolando, le mie cose essenziali sono: pranzo, cena, istruzione fino ad un certo punto, una cerchia ristretta di amici, la famiglia, un'uscita a settimana e chiamate e videochiamate per tenere un contatto anche a distanza con le persone che ritengo importanti. Questo è quanto, ed è tutto ciò di cui ho bisogno. Provate a fare lo stesso anche voi, pensate a che cosa davvero non potreste mai lasciare, e magari poi fatemi sapere il vostro essenziale. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi invito a darmi supporto e noi, come sempre, ci vediamo domani. Bella boys
Fine giorno 27

STAI LEGGENDO
Diario di uno in quarantena
Cerita PendekQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo