20 Aprile 21:36
Quarantunesimo giorno. Ed eccoci qua, ad una nuova e tradizionale pagina di diario dove a suggerire gli argomenti non siete voi ma la mia testolina. Dopo le numerose domande affrontate ieri nello speciale, un ritorno alle origini non credo possa farci male, in modo da riprendere anche la narrazione della mia vita in quarantena. Durante questi giorni non ci sono state grosse svolte, ma sono successe un paio di cose interessanti: innanzitutto sono due giorni che da me sta piovendo, la cosa mi ha provocato piacere siccome era tanto che non pioveva e la freschezza e l'odore di terra bagnata mi hanno riportato alla mente nuove sensazioni, e lo sapete meglio di me che qualsiasi sensazione nuova in questo periodo è ben accetta. Questo fine settimana durante le prime ore della mattinata che ho deciso di dedicare alla famiglia, dopo aver fatto il mio giretto con il motorino, ho deciso di proporre un'idea originale a mio padre che stava tagliando la siepe:
"Pa"
"Oh"
"Giochiamo a racchettoni?"
"Vuoi giocare a racchettoni?"
"No?"
"Va bene, prendili"
E così ci siamo messi a giocare a racchettoni nella nostra piazzetta per circa un'ora: non per vantarsi ma io e mio padre siamo davvero bravi a racchettoni, dato che spesso facciamo scambi molto lunghi. Tutto ciò mi ha ricordato i tempi in cui facevo tennis, tutti i momenti felici, gli allenamenti, le partite, un bagaglio di emozioni che mi mancava già prima dei tempi della quarantena: infatti io ho fatto tennis per due anni, dopo un periodo di prove avevo trovato finalmente lo sport che faceva davvero per me, ma purtroppo ho dovuto rinunciare per un problema alla spalla destra, che si era sviluppata proprio per il tennis più della sinistra. Un'altra cosa che mi ha ricordato quello scambio è la mia vacanza in Grecia, più precisamente a Creta dove io e mio padre, in una spiaggia nota per le palme che la caratterizzano, giocando in riva al mare, con le nostre serie abbiamo attirato i turisti che si congratulavano con noi. E dopo questo niente ragazzi, gli altri giorni sono trascorsi normalmente e questa settimana mi aspettano ben due verifiche. Vi invito nuovamente a proporre degli argomenti di cui parlare domani, dato che la mia routine salvo cose eccezionali la conoscete a memoria e spero stiate tutti bene. Ci sentiamo domani, bella boys
Fine giorno 41
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Diario di uno in quarantena
Short StoryQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo