10 Maggio 21:41
Sessantunesimo giorno. In questi ultimi due giorni non vi ho parlato di altre due uscite che corrispondono esattamente a venerdì e a sabato (ieri). Venerdì sono uscito nuovamente da solo con il mio migliore amico, abbiamo fatto un giro e siamo andati nella campagna in cui mi ero recato il giorno prima, e lì abbiamo trovato il primo assembramento, formato da alcuni dei maschi della mia classe, che a quanto ho capito si ritrovano lì dato che è un posto non frequentato per poter vedersi senza possibilità di contagiare estranei. Vedendo che il posto era occupato abbiamo fatto marcia indietro, ma proprio in quel momento abbiamo visto un secondo assembramento, formato da nostri amici che si stavano recando anche loro in un'altra strada di campagna per gli stessi motivi di prima. Non potete immaginare la caga quando, mentre li stavamo salutando, è passata una volante della polizia che però ha tirato dritto, indifferente, come se nulla fosse. Ieri invece ho fatto un'uscita a quattro, mantenendo ovviamente sempre tutte le dovute precauzioni (ci tengo a specificarlo), e abbiamo visto che appena il campetto ha riaperto la gente non ha esitato a violare qualsiasi norma per poter tornare a correre con gli amici. La morale che si deduce da tutto questo è che la gente non ha il minimo senso della responsabilità, perché un conto è non rispettare le regole al 100%, rispettando almeno le norme di sicurezza fondamentali, ma un altro conto è quello di fregarsene altamente e fare il cazzo che gli pare. Di questo passo probabilmente la prossima settimana saremmo tutti confinanti nuovamente in casa, e proprio per questo ho cercato di uscire il più possibile durante questa settimana. Voi che ne pensate? Fatemelo sapere. Ci sentiamo domani, bella boys
Fine giorno 61
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Diario di uno in quarantena
Historia CortaQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo