12 Aprile 20:44
Trentatreesimo giorno. Buona Pasqua a tutti ragazzi, spero abbiate scartato tante belle uova di cioccolato. Quest'anno abbiamo vissuto una Pasqua fuori dal comune, senza pranzi in agriturismi, mega grigliate, messa con nonne e zie, ma alcune cose sono rimaste anche in questo periodo: nessuno ci ha infatti privato del consueto uovo di Pasqua e delle famosissime telefonate a tutti i parenti lontani da casa. È proprio grazie ad una di queste telefonate che posso raccontarvi la storia di oggi. Prima di iniziare devo specificare che un mio zio vive ad Edimburgo, nel Regno Unito, e che quindi non lo vediamo molto spesso: dopo le domande formali abbiamo chiesto come fosse la situazione nello stato in cui è residente, e siamo rimasti sorpresi nel sapere che a tutti gli inglesi è concesso uscire una volta al giorno e per di più senza l'utilizzo di mascherine, dato che secondo loro sono inefficaci contro il virus. Ovviamente, come un po' in tutto il mondo, i supermercati sono stati presi d'assalto e, non ho capito perché, più che il cibo è iniziata a scarseggiare la carta igienica. Questo mio zio ha un amico, Jeff, che ha accompagnato me e la mia famiglia in giro per il Regno Unito fino al lago di Loch Ness. Fatto sta che mio zio e Jeff sono grandi amici, e per questo Jeff ha raccontato questa sua bizzarra esperienza a mio zio che l'ha riferita poi a noi: Jeff non è riuscito più a trovare la carta igienica nei supermercati e, per ottenerla, ha barattato un pc usato per otto rotoli. A parte che lo scambio non mi sembra proprio equo, ma questo dimostra come il virus stia danneggiando l'economia mondiale, dato che la gente per sopravvivere ricorre anche all'arte primitiva del baratto. Purtroppo la situazione è ancora abbastanza critica, e le norme che vi ho citato prima fanno capire come in alcuni stati la cosa non venga presa ancora seriamente, aumentando così il rischio di infettività non solo per la nazione stessa ma anche per tutto il mondo. Dobbiamo cominciare ad entrare nell'ottica delle idee che quando si potrà di nuovo uscire, e saranno isolate le persone infette che non riescono a guarire attraverso i comuni medicinali, queste stesse persone saranno infette e potranno infettare fino a che non vi sarà un vaccino, e che quindi non si potrà mai abbassare la guardia completamente. Oltre a questo la Pasqua l'ho trascorsa in famiglia con il tradizionale agnello con patate a pranzo, mentre a cena ci si tiene leggeri mangiando gli avanzi o qualcosa di piccolo. Almeno io ho trascorso una Pasqua noiosa ma sicura, a differenza di tutti i medici negli ospedali e di tutte le forze dell'ordine schierate per i controlli e per impedire il raggiungimento delle seconde case a mare. Anche per questo vi dico di vedere con occhio diverso ciò che abbiamo e di non lamentarci, dato che a noi spetta solamente la parte più facile mentre veri e propri eroi combattano dei corridoi ospedalieri. Detto questo noi ci salutiamo qua, credo abbiate passato una Pasqua all'insegna della famiglia o se l'avete passata in modi alternativi fatemi sapere come con un commento. Noi ci sentiamo domani, bella boys
Fine giorno 32
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Diario di uno in quarantena
ContoQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo