12 Marzo 21:44
- Ma!
- ...
- Ma!
- ...
- Mamma!
- Che c'è?
- Dove sono gli occhiali da sole?
- I cosa?
- Gli occhiali da sole che ho comprato prima di rinchiudermi in casa
- Che ci devi fare?
- Li devo provare
- Come?
- Uscendo
- Ma non puoi mica uscire!
- In balcone siBeh provare non costa nulla e non ci crederete mai ma funzionano,
almeno se morirò scoprirò di non aver buttato 55 euro nel cesso. Secondo giorno. Beh che dire, ogni giorno vale l'altro dato che sono tutti uguali, la differenza sta solo nel numero di giorni che lo separano dall'inizio della storia. Oggi sono stato al contatto col sole come forse avrete capito dal mio test, e non mi ricordavo quanto fosse caldo, sul serio, è incredibile, sembra una cosa così banale quando ci sei al contatto ogni giorno ma dopo un po' la differenza si sente e come. Ho fissato come previsto un orario in cui fare esercizio fisico, o meglio, un momento in cui farli, cioè prima della doccia, mi sembrava la cosa più ragionevole. Avete presente quella sensazione di sporco che vi si fa quando state dentro casa dopo troppo tempo? Ecco, io oggi l'ho sentita, ed è paradossale perché in effetti sei molto più pulito quando stai a casa rispetto a quando esci, ma per il semplice fatto che non cambiamo aria il nostro corpo percepisce una cosa per un'altra. Che poi parlo al plurale ma in realtà magari sta cosa è solo una mia impressione dovuta al fatto che sto impazzendo a furia di stare in casa. Che poi oggi c'era gente in giro, con le mascherine certo, però c'era, quindi questi così citati controlli non sono così fitti come pensavo. La gente è stupida: prima dell'annuncio di Conte faceva come cazzo gli pareva, si tossiva addosso, si abbracciava e si limonava per poi il giorno dopo smettere soltanto perché in televisione è stato detto in edizione straordinaria al TG quello che si stava dicendo da settimane. L'ipocrisia è a livello estremi. Stessa ipocrisia dei parenti che dopo aver disinfettato per 8 volte qualsiasi superficie esistente in casa loro, vogliono salutarti con il bacetto e con l'abbraccio. Ma dico scherziamo? Se devo prendere il COVID-19 sarà per qualcosa di glorioso tipo uscire per andare sotto casa a comprare i Pan di Stelle. Morirò così, non per uno stupido saluto. Come se tutto questo non bastasse domani devo essere io a fare lezione ai compagni, il che andrebbe anche bene se non fosse alle 8 di mattina, quando non so dire nemmeno il mio nome. Ma in qualche modo dovrò fare, come sempre. Durante il proseguimento di questo diario credo si noterà il mio percorso psicologico per cui da coglione diventerò pazzo, più di quanto non lo sia già. Dopo il quarto plank ho scoperto che c'è un altro ragazzo che ha avuto più o meno la mia stessa idea, scrive anche lui per intrattenere il pubblico durante questi giorni, ma lo stile è completamente diverso dato che lui sta scrivendo una vera e propria storia mentre io un semplice diario. Eppure per quanto semplice non è così facile. Domani ci sarà una svolta al nostro percorso, faremo una "spesa di rifornimento" e rivedrò mio padre. Forse. Non lo vedo da mercoledì, la sera della fuga, che poi fuga non fu. Siccome credo che vadano razionati gli argomenti esattamente come le provviste, di questa storia ne parlerò domani, sempre che sia ancora vivo. Detto ciò ragazzi, credo che possiamo salutarci qui per oggi, vi ringrazio per il supporto che state dando alla mia causa e come sempre vi ricordo che se vi va potete lasciare una stellina per darmi supporto, o un commento in cui scrivere un argomento che volete che tratti il giorno successivo. Ci "vediamo" domani, bella boys.
Fine giorno 2
STAI LEGGENDO
Diario di uno in quarantena
Short StoryQuesto non è un libro serio, è un semplice modo per raccontare ciò che sto vivendo per documentare e combattere la noia. Tratto da una storia vera. Instagram: gianangelis_de_carlo