Sei nell'anima

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Veronica pov's
Due mesi dopo
Ore 18:00

Stavo leggendo un libro quando sentì il mio cellulare vibrare.
Chiamata da Miralem vidi e
risposi alla chiamata.
"Ciao Veronica come stai? stasera c'è una festa avresti voglia di venire"
"Io non posso devo stare con Jeanette e Christian mi dispiace"
"Dai Veronica vieni,non puoi chiedere a qualcuno se ti può tenere i bambini stasera"
"Chiamo una mia amica vedo se è disponibile a tenermi i bambini e ti richhiamo,a che ora è la festa?"
"Va bene aspetto la tua chiamata,comunque la festa è alle 21:00 e siamo al Pick-up"
"Ok grazie"dissi e terminai la chiamata
Subito dopo chiamai la mia amica Claudia.
"Cla scusa se ti disturbo ma ho bisogno di un favore"
"Ciao Veronica, dimmi"mi disse
"Stasera sono invitata ad una festa e non posso portare Christian e Jeanette quindi mi chiedevo se tu fossi disponibile a tenermi i bambini"
"Ma certo!"mi disse
"Grazie sei un tesoro quindi ci vediamo verso le 20:40" dissi
" Va bene a stasera"disse
"A stasera Cla" dissi e terminai la chiamata.
Richiamai Miralem e gli dissi che venivo alla festa.
Subito dopo dissi a Christian che alla sera avrei portato lui e Jeanette da una mia amica perché dovevo andare ad una festa, il bambino annuì ed andammo in cucina.
Successivamente diedi da mangiare a Jeanette e preparai la cena per me e Christian.
Ore 19:40

Finito di cenare andai a prepararmi,scelsi un vestito non troppo corto con un corpetto nero in pizzo con una scollatura a V sulla schiena,poi scelsi un paio di decolté e la borsa.
Successivamente preparai jeneatte ed aiutai Christian a vestirsi poi uscimmo.
Salimmo in macchina e mi diressi verso la casa di Claudia,una volta arrivata, lasciai i bambini, la ringraziai nuovamente,tornai in macchina e mi diressi verso il locale.
Una volta arrivata al locale parcheggiai la macchina ed entrai.
Entrata nel locale il primo sguardo che vidi neanche a volerlo fu quello di Gonzalo,io abbassai lo sguardo e mi diressi verso il tavolo dove stavano gli altri compagni di squadra.
Iniziai a parlare del più è del meno,quando decisi di bere qualcosa mi alzai è mi diressi verso il bancone.
"Ciao Carmine"salutai il barista.
"Ciao signorina vuoi il solito?"
"Si grazie"poco dopo notai una persona accanto a me sapevo benissimo chi fosse.
"Ciao Veronica"
"Ciao Gonzalo"
"Ah Carmine tutto quello che prende la signorina mettilo sul mio conto ci penso io a lei stasera"
Il barista annuì.
"Gonzalo posso pagarmi da bere anche da sola, non ho bisogno della tua carità"dissi
"Non è carità,ma è educazione e galanteria"mi disse facendomi l'occhiolino e tornandosene al suo tavolo.
Aspettai il mio drink, una volta consegnato lo bevvi e tornai al tavolo con agli altri.
Ritornai a parlare con Miralem e gli altri.
Passò un po'di tempo quando decisi di uscire a prendere una boccata d'aria.
"Io esco a prendere un po'd'aria ho troppo caldo"dissi
"Sicura di stare bene?"mi chiese Daniele.
"Si, tranquillo"dissi ed uscì.
Una volta uscita non passarono neanche due minuti che senti due mani posarsi sui miei fianchi sapevo perfettamente a chi appartenessero quelle mani le avrei riconosciute tra mille.
"Che ci fai qui tutta sola"mi chiese
"Come vedi Gonzalo sto prendendo una boccata d'aria"
"Come stanno Jeanette e Christian?
"Bene stanno bene"
"Se hai bisogno di compagnia"
"No Gonzalo non ho bisogno della compagnia di nessuno tanto meno della tua"dissi.
Subito dopo mi prese per un braccio e mi fece girare verso di lui.
"Anche se sei diventata così scontrosa con me sei sempre bellissima"mi disse
"Gonzalo ti prego non peggiorare le cose torna dentro,questa frase dovresti dirla alla tua fidanzata non a me che sono la tua ex"dissi
"Ma tu sei la madre di mia figlia"
Subito dopo con le dita mi prese il mento e fece incrociare i nostri occhi ma io mantenni lo sguardo fisso sul pavimento.
"Ehi guardami lo so che i tuoi occhi sono ancora pieni di me" mi disse
A sentire quella frase iniziai a piangere e appoggiai la testa sul suo petto.
"Ssh ehi non piangere ci sono io"mi disse
"Io ti amo se fosse stato per me non ti avrei mai lasciato.
È stata lei è stata lei"gli dissi
"È stata Alice a dirti di lasciarmi vero?"mi chiese
"Si" risposi
"Perché tu hai accettato? "Mi chiese
"Perché un giorno è venuta a casa e mi ha minacciato dicendomi che se non ti avessi lasciato avresti perso il posto da titolare in squadra ed io ho pensato a quanto è importante il calcio per te quindi ho accettato"gli dissi tra le lacrime.
"Tu sei dentro di me tu sei nella parte più profonda della mia anima e come faccio a scappare da una cosa che ho dentro di me? Non posso e non voglio potrò fingere di scappare ma farei del male a me stessa"aggiunsi
Appoggiai la mia fronte contro la sua potevo percepire il suo respiro.
Subito dopo sentii le sue labbra sulle mie, da un bacio dolce divenne più passionale,sentì la sua mano accarezzarmi la schiena provocandomi intense emozioni.
Poco dopo ci staccammo.
"Vieni andiamo via di qua,torniamo a casa"mi disse.
Non potevo chiedere di più.
Ci incamminammo verso la macchina.
Salimmo e partimmo dirigendoci verso casa.
Una volta arrivati a casa ricominciammo a baciarci.
Successivamente mi prese in braccio,io allacciai le mie gambe intorno al suo bacino e lo vidi andare verso la camera mentre non smettevamo di baciarci.
"Sei bellissima"mi disse mentre lasciava dei piccoli baci su ogni parte del mio corpo scendendo dal collo fino al ventre.
Subito dopo ci concedemmo all'amore e alla passione.
"Devo dirti una cosa? "Mi sussurò nell'orecchio.
Io annuì e iniziai a respirare regolarmente.
"Non ho mai voluto nessuna come voglio te adesso... nessuna" mi disse
Per me quella frase fu tutto sorrisi e lo attirai a me ricondecendomi a lui.
Poco dopo mi addormentai tra le braccia dell'uomo che amavo,tra le braccia di colui che mi stava mostrando il Paradiso senza nemmeno esserci entrata.

il sapore delle tue labbra || Gonzalo Higuain Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora