capitolo 26

1.6K 81 13
                                    

Sentimmo un forte trambusto provenire dalla parte posteriore della casa e ci preoccupammo tutti.
<<n-nonna, che succede?>> urlai entrando in casa ma mi raggiunsero Mangle e Lily com il fiato grave <<r-ragazze, dov'è andata la nonna?>> chiesi preoccupata <<lei e tuo nonno... stanno cercando di far smettere a due Thunderbirds di litigare prima... che sia troppo tardi>> disse Mangle cercando di riprendere fiato. 
Cercai di uscire fuori il più velocemente possibile non dando peso al piede che continuava a farmi male.
Il nonno, sottoforma di chimera, cercava di separare i due enormi uccelli mentre la nonna, sottoforma di lince, era accucciata nella fredda neve pronta per attaccare.
Non riuscivamo a capire cosa stesse succedendo, poiché la scena era un misto di urla degli animali e beccate <<che cosa facciamo?>> chiese Mangle quasi strillando <<n-non lo so, non possiamo usare la magia>> dissi appoggiandomi a Lily facendo una smorfia di dolore.
Ingrid svolazzò vicino ad uno dei due uccelli e gli bruciò le piume <<basta litigare>> urlò ma il thunderbird urlò dal dolore, scacciò il suo compagno con un gesto secco e stava per prendersela con Ingrid.
Mi trasformai nella mia forma da animagus e mi appostai davanti ai due sotto lo sguardo stupito di tutti <<non toccarla!>> tuonai <<[t/n]>> urlarono le ragazze ed Ingrid stupite.
Nascosi le ragazze ed Ingrid dentro la mia ala e guardavo i Thunderbirds con odio <<[t/n] calmati, è pericoloso!>> disse il nonno tornando normale  ma... non avevo nessuna intenzione di calmarmi: nessuno fa del male a chi voglio bene, mi dissi.
Il Thunderbird voleva caricare il nonno ma la nonna si attaccò con i denti al suo collo. L'animale cercava di divincolarsi dall'acqua presa. L'altro animale stava per azzannarla ma lo spaventai con una fiammata sulle sue zampe. L'uccello, zampettò impaurito mentre guardava con paura il misto di neve sciolta e erba bruciata <<non toccarli o ti ammazzo!>> urlai ancora una volta. Anche i ragazzi corsero fuori impauriti. Presi l'animale in bocca e lo rimisi nel suo recinto e feci la stessa cosa con l'altro <<[t/n]!>> urlò stupito Remus.
Il piede iniziò di nuovo a farmi male più forte di prima forse a causa della mia stazza.
Non riuscivo a controllarmi, il dolore era troppo forte da essere sopportato ed iniziai a sputare fiamme in cielo mentre il piede pulsava sempre più <<[t/n]>> urlò Remus avvicinandosi teneramente. Dentro di me volevo calmarmi, cercavo di convincermi che il dolore era sopportabile ma... tutto ciò era invano. Continuavo a sputare fiamme nel cielo color nebbia mentre le mie zampate facevano tremare il terreno. <<Moony, è pericoloso torna qui>> urlò Lily tremando <<Lily ha ragione, Remus, vieni qui>> urlò la nonna preoccupata <<lascia che [t/n] si calmi da sola>> disse ma Remus guardò Lily e non le diede ascolto <<[t/n]>> disse ancora una volta camminando lentamente. Feci una smorfia e lo guardai. Remus sorrise e mise una mano sul muso squamoso <<ti prego, calmati>> guardai Hagrid il quale si era avvicinato a Remus e sorrideva soddisfatto <<dovremmo avere paura ma... è impossibile>> disse Remus sospirando con un sorriso <<tutti sappiamo che questa non sei tu, ti prego, calmati, non ti fa bene>> sospirai, chiusi gli occhi e poco a poco tornai normale.
Sorrisi e guardai Remus il quale mi strinse in un silenzioso abbraccio <<adesso va tutto bene?>> chiese preoccupato <<adesso si>> dissi sorridendo e chiudendo gli occhi.
Sciogliemmo l'abbraccio <<scusatemi tutti, n-non so ancora controllarmi>> dissi mentre il mio piede macchiava la neve di rosso. Remus mi aiutò ad avvicinarmi ad  Hagrid <<ti piaccio come animagus, Hagrid?>> chiesi sorridendo. Hagrid mi avvolse in un enorme abbraccio e disse <<ovvio, sei davvero un meraviglioso ungaro spinato, piccola mia>>. La nonna si avvicinò con il suo tipico passo claudicante <<oh tesoro mio, grazie ancora per averci aiutati ma... dovevi riposarti, guarda il tuo povero piedino, il sangue sta uscendo di nuovo!>> disse sfoderando la bacchetta ripulendo la neve e la fascia <<ma nonna, lo faccio solo per voi>> dissi sorridendo <<
...si ma adesso entriamo in casa... >> disse il nonno prendendomi per mano << ...i
ma nonno... >> protestai <<niente "ma", devi riposarti, altrimenti chi lo sente a tuo padre>> <<p-perchè dite così, nonno?>> chiese Lily <<n-non ti conviene saperlo, Lily>> dissi invece <<meglio che non vedi la sua reazione quando si arrabbia>> dissi. <<si ma adesso entriamo, altrimenti ci congeliamo e... devo ancora finire di cucinare anche se... devo ammettere che Xim e Cobly se la cavano alla grande da soli>> disse la nonna con un sorriso ed entrammo di nuovo in casa appoggiandomi ad Hagrid.
<<ma è anche ora di cambiare queste brutte divise, piccole mie>> disse entusiasta la nonna <<nonna!>> urlai diventando rossa dall'imbarazzo <<niente "nonna" tesorino, non voglio più vedere queste divise, devono stare rinchiuse nei vostri bauli fino a che non tornate ad Hogwarts!>> disse, prese la sua bacchetta e ci cambiò le nostre divise con dei vestiti bianchi a fiori tipicamente estivi e i capelli vennero legati con delle trecce e nastrini rossi <<wow!>> dissero le ragazze guardandosi allo specchio mentre i ragazzi ci guardavano con le bocche semiaperte <<ma che belle che siete, delle vere principesse!>> disse la nonna soddisfatta ma poi guardò i ragazzi <<Ei voi tre, se tenete ancora la bocca aperta, entreranno le mosche>> disse con un sorriso accarezzando i capelli di Remus <<sappiamo che sono molto carine ma così le divorate con lo sguardo>> disse la nonna ridendo ancora.
I ragazzi arrossirono mentre noi scoppiavamo a ridere. << ...vado un po' in camera da Spring>> dissi sbadigliando <<ti serve una mano, tesoro?>> chiese preoccupata la nonna <<posso accompagnarti io>> tuonò Hagrid con un sorriso <<no, ce la faccio da sola>> dissi invece salendo a fatica le scale.
Entrai in camera e sorrisi, sembrava una camera vittoriana: alle pareti c'era la carta da parati bianchi a fiori color rosa cipria, un enorme armadio schiacciato contro al muro e ai suoi piedi i nostri bauli.
Girai il capo e vidi l'enorme letto a baldacchino dalle lenzuola di color rosa antico e, ai rispettivi lati, un comodino con un lume a campana.
Di fronte al letto, c'era un vecchio camino barocco di color bianco ed oro e, nell'angolo della stanza, c'era una sedia con cuscini e braccioli di velluto color verde smeraldo ed un semplice scrittoio di legno scuro con due calamai e un porta penne con quattro candide piume di cigno.
Spring svolazzò allegra sulla mia spalla <<scusami piccola, non ti ho pensata minimamente ma anche tu mi sei mancata>> dissi con un sorriso mentre strusciava le piume sulle mie guance.
Mi sedei a fatica sul letto a baldacchino mentre il mio povero piede ferito veniva cullato dalla morbidezza del tappeto a forma di rosa ma, all'improvviso una folata di vento, aprì di scatto l'enorme finestrone.
Mi girai di scatto e anche Spring si girò impaurita e confusa.
Quel vento... non era normale, no, era controllato dalla magia.
Il vento mi adagiò con dolcezza una lettera sulle ginocchia.
La presi in mano e guardai Spring la quale era anche lei confusa quanto me.
La girai e c'era scritto solo: "per [t/n]".
Ruppi il sigillo fatto di ceralacca e aprii piano la busta con le mani che tremavano. Vidi un bigliettino, lo presi in mano e lessi la calligrafia sconosciuta:

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora