capitolo 34

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Remus' pov

MERAVIGLIOSO , ADESSO MANCAVA SOLO IL FRANCESINO DA STRAPAZZO IN GIRO!.
Quel ragazzo giocava con la mia pazienza come se nulla fosse, perché, non solo trascina Lily e [t/n] ogni dannata volta con sé al tavolo dei Serpeverde ma ha anche il coraggio di venire a dirci che il loro posto è quello! E di certo questo mi mandava in bestia.
Anche James diventava peggio di un belva a causa della gelosia poiché Lily stava passando molto più tempo con Mocciosus e stavano diventando molto più affiatati di prima.
Ma il Serpeverde non era la sua principale paura, no, il suo nemico numero uno era Adri.
Si vedeva lontano un miglio che il francese le faceva la corte spudoratamente. Ed io giustamente non potevo che essere d'accordo con lui perché anche la mia [t/n] passava decisamente troppo tempo con Malfoy e sembrava che stessero diventando a dir poco inseparabili.
Li vedevo mentre parlavano durante le lezioni di pozioni, oppure in biblioteca con quella Bellatrix costantemente alle calcagna la quale ripeteva in continuazione che lei e Lily erano le sue migliori amiche e le ragazze, nonostante tutto, le volevano bene e anche Sirius s'incazzava perché Bellatrix diceva in giro che lui e [t/n] erano fidanzati ma, nonostante tutto, non lasciavano andare i loro nuovi migliori amico.
Purtroppo, il nostro Potter fece notare loro questo attaccamento proprio il giorno prima di San Valentino e, di conseguenza, le ragazze si arrabbiarono con noi e da chi furono consolate? Ma ovviamente dai nostri cari Serpeverde i quali, con stomachevoli parole dolci, le convinsero ad uscire con loro quella sera stessa.
Lily accettò senza esitazione, forse più che altro per fare un dispetto a James non perché volesse stare con loro ma [t/n] non sembrò voler partecipare all'uscita.
Ci sperai fino all'ultimo secondo ma niente da fare; accettò anche lei. Ma venni a sapere che non sarebbe uscita con Lucius, alla fine aveva accettato di fare un giro per negozi con quel Mirko.
Ma sapevo che di lui non dovevo preoccuparmi perché ci aveva rivelato che aveva un'attrazione per i ragazzi; insomma... era gay e, secondo lui, [t/n] era come diventata la sua ancora di salvezza contro i pregiudizi.
Il piano della ragazza di riappacificare le due case andava a gonfie vele ed io ero molto felice... ma allora, perché mi sentivo male?. Perché volevo che quelle sue allegre risate che stava condividendo con le serpi, volevamo che fossero dirette a noi?.
Perché stavamo male quando a noi lanciavano occhiatacce mentre a quei due damerini imbaccuccati lasciavano i loro dolci sorrisi?. Sentivamo tanto la loro mancanza, anche se stavamo nella stessa scuola o alle stesse lezioni: c'era come un muro tra di loro: un muro dorato.
Stavo steso sul letto, era la sera di San Valentino.
Le ragazze erano già scappate dirette dai loro principi delle serpi, solo quello mi faceva male al cuore ma la cosa che peggiorava la situazione è che ci sarebbe stata anche la luna piena e quindi rimasi rintanato in camera tutto il tempo. James e Sirius sembravano dei cani bastonati e se ne andarono dicendo che avevano bisogno di aria fresca. Anche io alla fine decisi di uscire, stando lontano da qualsiasi cosa che potesse mostrarmi la Luna piena, ma era meglio se non l'avessi fatto, perché, non appena voltai l'angolo vidi Lucius che tentava di baciare la mia [t/n]: oltre il danno anche la beffa.
Stavo per andarmene via cercando di far zittire il lupo che avevo dentro il quale urlava disperato ed infatti, dentro di me, sentivo che migliaia di coltelli mi stessero pugnalando il cuore.
Mi accasciai conto il muro e scivolai lentamente per terra nascondendo il viso tra le ginocchia e lasciandomi scappare qualche singhiozzo non curandomi della luna che stava per passare nell'arcata di pietra <<mi dispiace tanto Lucius, ma noi potremmo essere solo buoni amici>> sentii dire all'improvviso ma non mi alzai: non dovevo fasciarmi la testa prima di romperla <<perché?! Perché ami lui?!>> urlò il dannato Serpeverde <<sono troppo piccola per dire di amare una persona>> disse invece la ragazza pacata <<e allora perché non vuoi che ti baci?!>> ci fu silenzio <<avanti, dillo!>> urlò ancora una volta quel dannato <<p-perchè non sei Remus! Va bene?! Ti ho fatto felice?!>> sentii il mio cuore perdere battiti: quindi lei è davvero innamorata di me!? <<COME PUOI PARAGONARSI A QUEL MEZZOSANGUE?!>> tuonò il Malfoy battendo i piedi in terra <<attento a come parli, furetto>> tuonò la ragazza <<NON CHIAMARMI COSÌ, LURIDA SANGUESPORCO>> ringhiò e sentii un singhiozzo. Alla fine sbottai, mi alzai di scattò, un raggio di luna piena mi colpì ma corsi nella loro direzione non appena sentii la  maledizione senza perdono scagliata dal Serpeverde. <<non- lo scaraventai a terra- osare toccarla!>> urlai facendole da scudo e stavo per avventarmi su di lui ma qualcuno mi tratteneva.
Il viso di Lucius cambiò e divenne un ghigno spaventato. Mi voltai di scatto, la ragazza era seduta a terra con le lacrime agli occhi e mi fissava, mentre Eduardo, in un angolo, teneva la mano alzata verso l'alto << ...M-Moony... >> riuscì solo a dire.
Mi specchiai in una pozzanghera e nascosi il mio orrendo viso tra le zampe scheletriche.
No, questo è troppo, sono solo un mostro e lei mi ha visto. Mi guardai intorno, per fortuna non c'era nessuno. Sbiascicai senza sapere cosa stessi facendo ma poi la fissai di nuovo e una fitta mi raggiunse il cuore.
<<Moony, aspetta io... >> urlò la ragazza ma io scappai, diretto verso la Foresta Proibita; l'unico luogo in cui una bestia deve stare, mi dissi. Uscii dal castello sotto i gridolini impauriti di qualche studentessa.
Andai a sbattere contro un albero, mi ressi il braccio ferito ma non diminuivo la mia corsa, anzi, mi addentrai sempre di più nella foresta mentre la luna sembrava volermi sfidare dal suo cielo buio che si stava coprendo di nuvole. 
Dei passi mi seguivano ma non volevo dar loro peso: nessuno correrebbe dietro ad un mostro, mi dissi.
Delle bestie mi attaccarono, non capivo quali fossero poiché ero nella più totale oscurità; scorgevo solo i loro occhi luminosi che mi divoravano vogliosi.
Riuscii a difendermi nonostante il buio pesto e il braccio leggermente dolorante: riuscivo ad avvertire il loro avvicinarsi. Ma una di quelle bestiacce fu più furba di me e mi attaccò.
Credei di averla schivata, credevo di averla fatta franca ma sentii la pelle dell'addome squarciarsi e un consistente fiotto uscire dalla ferita; caddi a terra senza forze e con le lacrime che minacciavano di uscire: ero tornato normale ma solo perché la luna era stata coperta dalle nuvole di tempesta.
Sentivo i gufi tubare nascosti tra i rami e dei ringhi di animali a me sconosciuti che aspettavano solo che spirassi: è arrivata la mia ora; pensai.
I passi che mi seguivano si fermarono di colpo poco distanti da me.
Una ciocca di capelli mi cadde sugli occhi dalla vista sfocata vidi una figura che si avvicinava di più e urlava preoccupata ma non riuscivo a sentirla, il dolore era troppo forte e la vista divenne sempre più flebile e così persi i sensi.

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora